Playtime di Jacques Tati, Pina di Wim Wenders, Mister Chocolat con Omar Sy e James Thierre’e, An evening of Dance Construction di Simone Forti: sono alcuni titoli del ciclo di film, relativi non solo alla danza, ma anche al movimento, al ritmo, al corpo, in programma al 12/o Festival Internazionale di Danza Contemporanea, in scena dal 22 giugno al Primo luglio della Biennale di Venezia. Scelti dalla direttrice Marie Chouinard, i film – che si potranno vedere ogni pomeriggio nel Giardino della Marceglia all’Arsenale – colgono l’arte della coreografia in ogni espressione umana e offrono sguardi diversi sulla danza e sul mondo artistico, affiancando gli spettacoli in programma. C’è Playtime, capolavoro di Jacques Tati, ovvero Monsieur Hulot catapultato in una Parigi avveniristica, travolto dalla frenesia dei tempi moderni. Sempre focalizzato sul linguaggio universale del corpo è anche Le Porteur di Dimitri, il grande clown formato al magistero di Etienne Decroux e di Marcel Marceau di cui ha continuato l’illustre tradizione con una propria scuola e una propria compagnia, nonché’ con il Museo Comico fondato con Harald Szeemann nel Canton Ticino. Nel solco delle comiche del cinema muto, lungo la linea che da Buster Keaton, Max Linder, Charlie Chaplin arriva a ...
Read More »Redattori
La danza fisica e visionaria di Peeping Tom in “32 rue Vandenbranden”
Il 25 e 26 maggio 2018, il Teatro Arena del sole di Bologna vede in scena la celebre compagnia belga di teatro-danza Peeping Tom, con 32 rue Vandenbranden, concept e regia Gabriela Carrizo e Franck Chartier, creazione e performance Jos Baker, Eurudike De Beul, Marie Gyselbrecht, Hun-Mok Jung, Maria Carolina Vieira e Seoljin Kim, drammaturgia Hildegard De Vuyst e Nico Leunen, composizione sonora Juan Carlos Tolosa e Glenn Vervliet, coproduzione KVS Brussel, Künstlerhaus Mousonturm Frankfurt am Main, Le Rive Gauche Saint-Etienne-du-Rouvray, La Rose des vents – scène nationale Lille Métropole – Villeneuve d’Ascq, Theaterfestival Boulevard’s-Hertogenbosch, Theaterhaus Gessnerallee Zürich, Cankarjev Dom Ljubljana, Charleroi/Danses, Centre chorégraphique de la Communauté française de Belgique, con il supporto di Flemish Government. Fondata nel 2000 da Carrizo e Chartier, Peeping Tom esplora e racconta il comportamento relazionale e personale spesso connotato da antipatia e rifiuto nei confronti dell’altro, rendendo il pubblico un voyeur che osserva il mondo onirico e al tempo stesso realistico ricreato sulla scena. Ispirato a La Ballata di Narayama del regista e sceneggiatore giapponese Shohei Imamura e vincitore del Premio Olivier 2015 come migliore produzione di danza, 32 rue Vandenbranden è ambientato in una piccola comunità montana isolata dal resto del mondo, i ...
Read More »“Betroffenheit” inaugura l’edizione 2018 di Torinodanza
L’edizione 2018 di Torinodanza si apre alle Fonderie Limone di Moncalieri con il debutto, in prima nazionale e unica data italiana, di Betroffenheit creato dalla coreografa Crystal Pite e dall’attore drammaturgo Jonathon Young, entrambi canadesi. Questa “anteprima” realizzata in collaborazione con il Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale costituisce il biglietto da visita del Festival e prelude all’abituale programmazione autunnale di Torinodanza (10 settembre – 1 dicembre) che inaugurerà definitivamente nel mese di settembre. Betroffenheit è una di quelle magiche parole tedesche che oscillano il proprio significato tra vuoto, sbigottimento, costernazione. Tradotto letteralmente, Betroffenheit significa shock, perplessità o trauma. La radice della parola treffen vuol dire “incontrare” e betroffen “essere attento”, per cui Betroffenheit è lo stato di essere stato travolto, scioccato o stordito da un particolare evento… uno spazio e un tempo che la lingua non può descrivere. Resta solo la consapevolezza dei limiti della parola e di quello che può assorbire, rappresentare. In questo vuoto semantico le definizioni si annullano e tutte le certezze svaniscono. Tutto diviene possibile, qualsiasi reazione, azione, non-azione. Un uomo ha subito un trauma assoluto, uno shock esistenziale. I ricordi della lotta contro la morte sembrano soffocarlo, bloccarlo. Si rifugia in un mondo ...
Read More »Esplorazione del mondo interiore ed esteriore con “Il labirinto del corpo” di Francesca Vasta
Il 19 e 20 maggio 2018, al Teatro Tor Bella Monaca di Roma sarà in scena la Compagnia Hanami con Il labirinto del corpo, ideazione e coreografia Francesca Vasta, musiche Abel Korzeniowski, Ezio Bosso e Arnalds Olafur, interpreti Vasta, Marzia Turnaturi e Giorgia Spissu, in collaborazione con Roma City Ballet. Nata nel 2014 sotto la direzione artistica di Francesca Vasta, la Compagnia Hanami, (dal giapponese ‘osservare i fiori’), propone nuovi codici e tecniche alternative al balletto classico, aggiungendo modalità creative più pertinenti a una società profondamente trasformata in cui la danza si apre alla comunità in cui vive attraverso nuovi linguaggi coreutiche, di movimento e di performance maggiormente coinvolgenti e vicine al pubblico. Il labirinto del corpo è una ricerca personale che coinvolge la storia, le esperienze e le memorie dell’individuo che, attraverso il suo corpo, studia e unisce la dimensione fisica a quella spirituale ed emotiva. Esplorando se stesso, nella convinzione che ciò che è fuori di noi è la rappresentazione di ciò che abbiamo dentro e che ciò che abbiamo dentro è a sua volta proiezione del mondo esterno, penetriamo in un labirinto interiore ed esteriore, esperienza totalizzante e talvolta pericolosa. ORARI & INFO 19 maggio, ore 21.00 ...
Read More »“Le Bal – l’Italia balla dal 1940 al 2001” in scena al Teatro Sala Umberto
La storia del nostro Paese raccontata attraverso la danza e il ballo, accompagnati dalla musica che ha segnato un’epoca. Un fortunato format francese di Penchenat con il quale si racconta la storia del nostro paese dall’inizio della seconda guerra mondiale al crollo delle torri gemelle. Due momenti drammatici che segnano l’inizio e la fine di un lungo periodo, narrato abilmente attraverso le più belle canzoni italiane che hanno caratterizzato la vita e il costume della società. Le Bal è anche questo, in scena al Teatro Umberto di Roma da domani. Tutto si svolge in una balera. Un caleidoscopio di accadimenti e curiosità che viviamo attraverso sedici attori, i quali ci accompagnano in un appassionante viaggio nel tempo, scandito dalla musica che si fa drammaturgia. Un racconto senza parole, affidato alla musica e agli attori, alla forza comunicativa delle azioni, dei gesti e dei suoni. Uno spettacolo elegante, poetico, divertente. Accompagnato da canzoni importanti e significative, dalla Tremarella di Edoardo Vianello, ai Ragazzi dello shake di Gianni Morandi, da L’uomo per me di Mina a I will survive di Gloria Gaynor, da The wall dei Pink Floyd e Sister Morfine dei Rolling Stones, fino a Che cosa resta di Franco Battiato. ...
Read More »Rapporto tra natura e tecnologia, elemento fisico e visuale con “Twin” di Luna Cenere
Il 14 maggio 2018, Festival FOG Triennale Milano Performing Arts, in collaborazione con Ariella Vidach AiEP e DiDstudio, presenta una trilogia dedicata al lavoro di sei giovani coreografe, promesse del panorama nazionale. Tra queste Luna Cenere che apre la serata con Twin, lavoro nato dalla collaborazione con l’artista visivo Gilles Dubroca. Danzatrice e coreografa napoletana, Cenere inizia il suo percorso di formazione con Gabriella Stazio, per poi proseguire gli studi alla Salzburg Experimental Academy of Dance. Collabora con Anton Lacky e Josef Frucek, con la Compagnia spagnola Agitart e con Virgilio Sieni. Twin è la prima fase di un progetto più ampio fondato sul binomio Natura, la sfera reale e fisica dell’essere umano e dell’universo che lo circonda, e Tecnologia, ossia tutto ciò che l’uomo è stato in grado di comprendere nel corso della sua evoluzione. Una relazione tra corpo e macchina dunque, tra elemento fisico e visuale, le cui tracce emergono sul corpo e nella mente influenzando la percezione della realtà. Lo spazio non è più solo luogo fisico, ma una dimensione immaginifica, dove riproduzione e ripetizione del movimento ne creano uno specifico vocabolario, attraverso la meticolosa attenzione rivolta alla ritmicità dell’azione, attraverso la quale la danzatrice sorprende lo ...
Read More »Memorie del corpo in “My body of coming forth by day” del talentuoso Olivier Dubois
Il 10 maggio 2018, all’interno di Festival FOG Triennale Milano Performing Arts, Triennale di Milano ospita la prima europea di My body of coming forth by day, ideazione, coreografia e performance di Olivier Dubois, con il sostegno di Fondazione Nuovi Mercenati, fondazione franco-italiana per la creazione contemporanea. Danzatore e coreografo francese, interprete per numerose creazioni di famosi coreografi e registi, nominato dalla rivista Dance Europe uno dei venticinque migliori danzatori al mondo, Dubois presenta il solo My body of coming forth by day che ha debuttato con grande successo al Cairo lo scorso settembre all’interno della prima edizione del Breaking Walls Festival. L’opera si incentra sugli aspetti storici e artistici del corpo di Dubois danzatore, interrogandosi sulla capacità del corpo stesso di modificarsi, annullandosi per e nella danza, un corpo che conserva migliaia di ricordi fisici e gestuali, di posizioni, cicatrici, gioie e dolori. Una performance ironica, all’insegna del gioco, un’occasione per assaporare il talento e la dedizione di uno straordinario artista al lavoro. ORARI & INFO 10 maggio, ore 21.00 Triennale di Milano – CUBO C Via Emilio Alemagna, 6 20100 Milano (MI) Tel: +39 02 72434258 E-mail: info@triennale.org Stefania Napoli Fotografia: Frédéric Iovino e Julien Benhamou www.giornaledelladanza.com
Read More »Dentro la Danza: #ELEONORABBAGNATO – #VALENTINAVERDECCHI – #OPERADIPARIGI – #STEFANODEMARTINO
La rubrica del giornaledelladanza.com, Dentro la Danza, è un mix di notizie a volte importanti altre piccanti, divertenti, raccontate con ironia e leggerezza per svelare cosa avviene dietro le quinte del mondo della danza e del balletto. Anche i nostri lettori possono diventare protagonisti delle news del giornale scrivendoci all’indirizzo mailto:redazione@giornaledelladanza.com specificando nell’oggetto Dentro la Danza e raccontandoci in anteprima le indiscrezioni di cui sono a conoscenza. #ELEONORABBAGNATO Sembra proprio che la direttora del Corpo di Ballo dell’Opera di Roma, Eleonora Abbagnato, abbia cambiato le proprie abitudini alimentari. In una recente intervista ha dichiarato di seguire un regime alimentare sano e vario, pasta e carne, senza farsi mancare il suo piatto preferito: la parmigiana. Come la parmigiana? Poco tempo fa ci aveva raccontato che il suo piatto preferito fosse la pasta con i broccoli e lo zafferano! Eleonora avrà cambiato idea oppure è un po’ scordarella? #VALENTINAVERDECCHI E’ appena stata eliminata dal talent show Amici, Valentina Verdecchi, la ballerina più criticata dell’ultima edizione del programma tv. Scarsa tecnica e poco controllo della coreografia le critiche più ricevute. Lei si è sempre opposta alle accuse ricevute non riconoscendosi nel profilo disegnato principalmente dall’insegnante Celentano, e spera invece di sfondare addirittura ...
Read More »“Animula”: Daria Menichetti danza e apre lo spazio al corpo
Daria Menichetti, danzatrice e coreografa classe 1988, porta in scena a Barletta Animula, una pièce che trae ispirazione dalla poesia Memorie di Adriano di Marguerite Yourcenar. Con questo spettacolo, l’autrice cerca di uscire il più possibile da un meccanismo di ricerca del senso narrativo del testo. La scelta è togliere presenza fisica alle parole per aprire lo spazio al corpo. Usando le parole dell’autrice: “Cicatrici nere su di un pavimento bianco, misurano distanze da percorrere, indicano le direzioni, tracciano un destino già scritto e forse già percorso. Oggetti cavi sono come uteri pronti a crescere nuovi semi, o contenitori predisposti ad accogliere frutti ormai maturi, nel ciclo continuo delle esistenze. Un ventilatore sempre acceso indica che il tempo si è fermato. Un battito e un respiro regolari rivelano che qualcosa di meccanico ancora è in funzione. Bagliori restituiscono ombre. Una figura composta e contenuta, ben truccata, filo di perle al collo, come una statuetta di cera, si aggira esposta in questo luogo, quasi fosse sotto osservazione ma contemporaneamente invisibile. Una piccola anima smarrita, intrappolata ancora in questa terra, in fuga dal corpo. Visibile forse solo a chi la vuol vedere. Attraversa e anima questo luogo incolore, arduo e spoglio, quasi ...
Read More »Collage di danza e stili in “From Bach to Bowie” di Complexions Contemporary Ballet
L’8 maggio 2018, il Teatro Politeama Rossetti di Trieste ospita la compagnia statunitense Complexions Contemporary Ballet con lo spettacolo in due atti From Bach to Bowie, coreografie Dwight Rhoden, musiche Johann Sebastian Bach, Odetta, Amazing Grace, David Rozenblatt, Ave Maria e David Bowie. Fondata nel 1994 da Rhoden e Desmond Richardson, già danzatori di Alvin Ailey Dance Company, Complexions rappresenta una potente innovazione nel panorama della danza contemporanea, grazie alla commistione di metodi e stili diversi, che ha creato un approccio artistico al movimento completamente nuovo. Ne nasce una danza senza frontiere, in continua evoluzione, che esprime e rappresenta tutte le culture che la compongono. Ne è perfetto esempio From Bach to Bowie, straordinario collage di sei intense coreografie: Ballad Unto, presentato per la prima volta dal Tulsa Ballet nel 2015; One, il cui debutto è avvenuto a New York nel 2000, che tratta i temi della fratellanza e della sopravvivenza; Testament, debutto alla Dallas/ Winspear Opera House nel 2011; il solo Mprint/Maya, presentato a New York nel 2015, performer l’eccezionale Desmond Richardson; Ave Maria, estratto da The Grapes of Wrath, che ha esordito a New York nel 1995; infine Star Dust, del 2016, vibrante tributo a David Bowie, icona ...
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