Trovare le punte perfette è un’attività molto difficile, anche per le ballerine più esperte. In questo video Ako Kondo, Principal dell’Australian Ballet, ci racconta i suoi segreti. www.giornaledelladanza.com
Read More »Redattori
Tempo, spazio e confini a Torinodanza con Louise Vanneste
L’11 e 12 settembre 2015 presso Fonderie Limone Moncalieri di Torino, Torinodanza Festival ospita la giovane coreografa belga Louise Vanneste con la prima italiana di Gone in the heartbeat, opera innovativa e coinvolgente, in cui suono e musica si trasformano in danza, attraverso un linguaggio raffinato, originale e intenso. Considerata da molti la vera rivelazione della danza belga degli ultimi anni, nel 2013 Vanneste si aggiudica il Premio della Critica Teatro e Danza, destinato ogni anno ai migliori lavori degli artisti della comunità francese in Belgio. Con le sue creazioni, la coreografa esplora con originalità i vari elementi della composizione coreografica, corpo, movimento, luci, suono e spazio, dando vita ad una danza fatta di tensioni e sospensioni, di de-personalizzazione e desiderio di unità, in cui il movimento cerca di rendersi indipendente da chi l’ha creato e nello stesso tempo vi rimane connesso. Tutto ciò è anche in Gone in the heartbeat, opera in cui quattro danzatrici condividono lo stesso spazio, mantenendo ognuna la propria singolarità e autonomia di movimento, senza tuttavia restare indifferente all’altra. Al contrario, le gestualità si contaminano e si fondono creando relazioni che obbligano ad uscire da se stessi per incontrare l’altro, in un corpo unico, con ...
Read More »Tempo di contemporaneo a Prato: dal 25 settembre Contemporanea Festival
Progetto del Teatro Metastasio Stabile della Toscana organizzato con il contributo di Regione Toscana, Comune e Provincia di Prato, Contemporanea Festival, diretta da Edoardo Donatini, si svolgerà a Prato dal 25 settembre al 4 ottobre aprendo ufficialmente le attività del Teatro Metastasio Stabile della Toscana nella stagione 2015/2016. Tantissimi gli artisti e le compagnie italiane e straniere, tra cui, in apertura di festival, il 26 settembre alle 21.30 una serata che riunisce alcune compagnie del panorama italiano: Compagnia Virgilio Sieni, Letizia Renzini & Marina Giovannini, Kinkaleri, Silvia Costa, Jacopo Jenna, Claudia Catarzi, MK. Al Teatro Fabbricone il giorno successivo in scena la coreografia per Cedric Andrieux di Jerome Bel, un solo creato come una sorta di nostalgico flashback alla carriera di un danzatore, inserito in un progetto di omaggi a interpreti e, di riflesso, spettatori. Un cognome dal suono italiano, ma una coreografia dal debutto francese quella in scena il 30 settembre: I Feel 2, firmato Marco Berrettini, che traduce in forma di battaglia danzata una sorta di disputa filosofica; mentre inaugurano il mese di ottobre l’assolo definito ‘concerto per corpo’ in cui Yasmine Hugonnet associa lo spettacolo coreografico con i processi della scultura (Le récital des postures, in scena ...
Read More »“Rock Rose Wow”: mi sento perfetto!
Su concept e coreografia di Daniele Ninarello, con la straordinaria performance di Annamaria Ajmone, Marta Ciàppina e Daniele Ninarello, all’Auditorium Cavallerizza di Reggio Emilia va in scena Rock Rose WoW, pièce che tenta di scolpire il profilo di tre distinti corpi che “eccedono” verso il proprio ego facendo tutto ciò che possono. In mostra silenziose rivoluzioni volontariamente spogliate di pathos romantico e dietro le quali si celano, come sostegno invisibile, le pieghe grottesche dell’animo umano. Il gioco è leggero e candido. Analizzando da diverse prospettive il tema della corsa alla realizzazione del sé, si riflette sulle molteplici personalità che si possono formare, tutte differenti, e sulle infinite potenzialità sigillate e perse nel tempo. Il tentativo è di indagare questo territorio per tradurre nel corpo e sulla scena il “tutto ciò che posso”, dove il corpo si duplica, triplica per raccontare la fragile bellezza e le tracce di una caduta innocenza, celate dietro la necessità di essere importanti, riconosciuti qui ed ora, lasciando affiorare il timore di non esistere negli occhi di chi osserva. Rock Rose è un fiore che in natura tende ad aprire e chiudere la sua corolla molto velocemente evocando sensazioni di instabilità e perdita di controllo tipiche degli ...
Read More »Gd Web TV: Carmina Burana
Spellbound Contemporary Ballet presenta “Carmina Burana”, produzione realizzata con il Contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali Dipartimento dello Spettacolo e dell’Azienda Autonoma Soggiorno e Turismo di Maiori nell’ambito dei Grandi Eventi della Regione Campania. www.giornaledelladanza.com Foto di Cristiano Castaldi
Read More »A Rovereto il trasgressivo e sorprendente “BiT” di Maguy Marin
Il 5 settembre 2015, all’interno di Festival Oriente Occidente – Incontro di Culture 2015, il Teatro Zandonai di Rovereto (TN) ospita la coreografa francese Maguy Marin con l’attesissimo BiT, su musiche originali di Charlie Aubry. Ultimo lavoro di Marin, realizzato per Biennale de la Danse di Lione 2014, BiT segna il ritorno al movimento, ad un rapporto quasi ossessivo con la musica e con il ritmo di ognuno di noi, che si articola con quello di tutti gli altri. In una scenografia essenziale, in cui sono presenti solo sei pedane inclinate, i performers (Ulises Alvarez, Kaïs Chouibi, Laura Frigato, Daphné Koutsafti, Cathy Polo, Ennio Sammarco) si arrampicano, saltano, scivolano e intrecciano passi di danza, in una commistione di danza contemporanea, balli tradizionali e riti tribali. All’apparenza leggero, lo spettacolo si trasforma presto in una sorta di lotta, di resistenza al cambiamento e alla morte, diventando via via più inquietante e a tratti trasgressivo, come avviene nelle spesso creazioni della Marin, fino all’inaspettato finale, in cui i danzatori si lasciano cadere dalle pedane nel vuoto, a rappresentare l’unica via d’uscita dell’essere umano dai condizionamenti della società: la fuga. BiT rispecchia perfettamente il credo artistico della coreografa e la sua capacità di ...
Read More »“Roméo et Juliette” chiude il Festival Areniano
Il corpo di ballo diretto dal Maestro Renato Zanella anima la pièce Roméo et Juliette all’Arena di Verona, in scena questa sera per l’ultima volta. L’opera in cinque atti, su libretto di Jules Barbier e Michel Carré, che narra della tragica quanto appassionante vicenda degli amanti di Verona più famosi del mondo, è in scena nell’allestimento dal sapore medievale e dallo stile rock ideato da Francesco Micheli, con la scenografia di Edoardo Sanchi, i costumi di Silvia Aymonino, la coreografia di Nikos Lagousakos e le luci di Paolo Mazzon. Dirige dal podio areniano l’esperta bacchetta del M° Daniel Oren, mentre i due celebri innamorati sono interpretati da Irina Lungu nel ruolo di Juliette e Giorgio Berrugi in Roméo; Nino Surguladze èStéphano, il paggio di Roméo, mentre Michael Bachtadze l’amico Mercutio, Leonardo Cortellazzi l’avversario Tybalt, mentre sposerà i due giovani innamorati Giorgio Giuseppini come Frère Laurent. Nei panni della nutrice Gertrude troviamo Alice Marini, in Benvolio Francesco Pittari, in Pâris Nicolò Ceriani, come Grégorio Marcello Rosiello, nel padre di Juliette Capulet Enrico Marrucci e nel ruolo dell’imparziale Duc de Vérone Deyan Vatchkov. Tutti gli interpreti sono affiancati dai complessi artistici Orchestra, Coro, Corpo di ballo, mimi, comparse e Tecnici dell’Arena di Verona. Il Coro è diretto da Salvo Sgrò. ORARI & INFO 3 settembre ore 20.45 Arena di Verona Piazza Bra, 1 Verona www.arena.it www.giornaledelladanza.com Foto ...
Read More »Torna, dal 3 al 13 settembre, il festival Short Theatre di Roma
Ritorna, per la decima edizione, dal 3 al 13 settembre il festival multidisciplinare Short Theatre, che ogni anno accoglie spettatori, operatori e artisti negli spazi de la Pelanda – e, domenica 13 settembre, anche al Teatro India e alla Biblioteca Vallicelliana. Quest’anno, per il decennale un sottotitolo che celebra una prima parte di cammino già compiuto, e rispecchia le questioni poste dal festival sul futuro dell’arte: Nostalgia di Futuro. “Il sottotitolo dell’edizione 2015 di Short Theatre è NOSTALGIA DI FUTURO, una condizione e una sensazione per descrivere un paesaggio, e raccontare un orizzonte impossibile. Questa è l’era geologica in cui l’uomo sembra essere primo e unico motore di ogni cosa, tranne, forse, che del proprio futuro. Dieci anni fa abbiamo provato a immaginare come ci sarebbe piaciuto essere oggi. Adesso continuiamo a immaginare come ci piacerebbe essere, oggi” afferma il direttore artistico Fabrizio Arcuri. Tanti gli appuntamenti, di ogni tipo, compresi quelli di danza, protagonista fin dal primo anno. Quest’anno ospita il debutto del nuovo lavoro di Roberto Castello – il 5 e 6 settembre – in girum imus nocte et consumimur igni(andiamo in giro la notte e siamo consumati dal fuoco) una creazione che percorre il confine tra danza ...
Read More »Gd Web TV: Kiss & Cry
Michèle Anne De Mey e Jaco Van Dormael con il loro poetico Kiss & Cry inaugurano mercoledì 9 settembre 2015, alle Fonderie Limone di Moncalieri, l’edizione 2015 di Torinodanza Festival (repliche fino al 13 settembre). Cinema, danza, nanodanza, performance, bricolage di linguaggi e contaminazioni. www.giornaledelladanza.com
Read More »Emarginazione e seduzione in “Drakula” di Massimiliano Volpini
Il 4 e il 5 settembre 2015, presso Scuderie di Villa Pallavicino di Busseto (PR), Jas Art Ballet porta in scena Drakula, regia di Laurent Gerber, coreografie di Massimiliano Volpini, su musica dal vivo di Nicola Urru e Beppe Cacciolla, interprete principale Andrea Volpintesta, già ballerino di Aterballetto. Jas Art Ballet nasce nel 2012, quando Volpini e Sabrina Brazzo, entrambi primi ballerini del Teatro alla Scala di Milano, si uniscono in sodalizio artistico che li porterà a dare vita ad una compagnia eclettica e tecnicamente di alto livello, i cuoi componenti sono giovani ballerini provenienti da Accademie di altissimo (Accademia del Teatro alla Scala, London Contemporary Dance School, Biennale Danza di Venezia, ecc.). Caratteristiche principali della compagnia sono la voglia e la capacità di affrontare esperienze insolite, di andare al di fuori dal repertorio tradizionale, ispirandosi a drammaturgie, piene di emozione, energia e passione. Uno stile originale, quindi, che ritroviamo in Drakula, presentato a Busseto in prima nazionale, storia di un gruppo di ragazzi dei sobborghi metropolitani, che mossi dalla noia e dall’emarginazione in cui vivono, arrivano a celebrare Drakula, che incarna perfettamente inquietudine, avidità, seduzione e morte, elementi centrali dell’opera. Giocando con rituali primitivi, i ballerini richiamano e ricreano ...
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