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Redattori

Luogo di incontro e memoria con “L.A.N.D.” di Daniele Ninarello

Il 27 settembre 2015, presso Teatro Auditorium Cavallerizza di Reggio Emilia, assisteremo a L.A.N.D. Where is my love, performance di danza contemporanea e di ricerca, ideazione e coreografia di Daniele Ninarello, musiche Adriano De Micco e Stefano Risso, in coproduzione con Torinodanza festival – Fondazione del Teatro Stabile di Torino, con il sostegno di MosaicoDanza – Festival Interplay, Le Pacifique | CDC – Grenoble. Progetto vincitore del premio CollaborAction 2014 assegnato da Rete Anticorpi XL, L.A.N.D. parte dal presupposto che le nostre memorie fisiche generano pensieri, i quali a loro volta generano azioni, nati dalle relazioni tra performers (Daniele Ninarello, Annamaria Ajmone, Marta Capaccioli, Pieradolfo Ciulli, Cinzia Sità), i quali abitano e contemporaneamente creano una rete di contatti, un luogo in cui il corpo in movimento diventa parte integrante del paesaggio, in un’influenza reciproca tra uomo, movimento e luogo. L’opera del giovane coreografo e danzatore torinese ci porta quindi ad immergerci nell’ascolto del nostro corpo, per ridefinirne ed espanderne limiti e margini e misurare e ridurre, attraverso la danza, lo spazio fra noi e gli altri. ORARI & INFO 27 settembre 2015 – Ore 21.00 Teatro della Cavallerizza – Cesare Zavattini Viale Allegri, 8 42121 Reggio Emilia Telefono: +39 0522 ...

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Ravenna a settembre è la Vetrina della giovane danza d’autore

Venus Nicola Galli

Network Anticorpi XL è la rete italiana dedicata alla giovane danza d’autore, che coinvolge 32 operatori di 15 Regioni e da dieci anni rappresenta un esempio di promozione della nuova generazione di coreografi italiani. Un percorso collettivo che si arricchisce di nuove sfide culturali, mentre i partner del Network XL svolgono un importante ruolo di scouting e sottoscrivono delle linee guida condivise per diverse modalità di supporto agli artisti. Il Network propone diversi tipi di azioni, per rispondere alle necessità dei giovani autori nelle differenti fasi del loro percorso, e promuove, oltre alla Vetrina della giovane danza d’autore, anche Prove d’autore XL, CollaborAction XL, Nuove Traiettorie XL, CorpoGiochi XL, ResiDance XL, Botteghe d’arte e Danza Urbana XL. All’interno del Festival Ammutinamenti, dal 18 al 20 settembre, in scena dunque alcuni degli artisti coinvolti nel network, ai quali viene data una visibilità che li porti sempre più vicini a un pubblico via via più ampio, per potersi imporre sulle scene contemporanee, ma anche per arricchire sempre di più il proprio percorso. Questo dunque il programma: il 18 settembre, alle 16 e alle 17, alla Biblioteca classense, in scena Rimembranze di Annalisa Privati, un lavoro sulle immagini scolpite nella memoria, e M ...

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GD WEB TV: Roberto Bolle “regista”

Roberto Bolle non smette mai di stupire. L’étoile internazionale, infatti, è sbarcato alla 72ma edizione della Mostra del Cinema di Venezia per presentare “La Fabbrica dei sogni”, un cortometraggio inserito all’interno del progetto “Milano 2015”, film dedicato proprio alla città che quest’anno ospita l’EXPO. Roberto Bolle ha raccontato e descritto il Teatro alla Scala, eccellenza della città ma soprattutto luogo che l’ha visto crescere e diventare uno dei ballerini più importanti al mondo.   www.giornaledelladanza.com

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“Chut”: la danza si muove dentro la scenografia

Muoversi all’interno di una scenografia: è questo il vulnus di Chut, spettacolo in scena al Torino Danza Festival il prossimo 29 settembre. Un autentico gioco fiabesco e a tratti ambigui Chut significa caduta: in effetti sembra impossibile restare in piedi su quella sorta di tappeto persiano – increspato in piccole montagne e stretti canaloni – che costituisce la scenografia. La danza sembra un gioco per bambini, all’interno del quale ci si annaspa e ci si butta in discese vorticose di pochi centimetri, o ci si aggrappa su appigli che ci sospendono su precipizi inesistenti. Grégoire Monsaingeon, l’interprete, gioca come un bimbo intorno alla paura di cadere o forse addirittura su un sogno ricorrente: perderci dove sembra impossibile ci possa accadere qualcosa di simile. Come nelle favole, l’aspetto visionario domina e annulla la realtà, e all’eroe impacciato riesce ciò che pare impossibile, poco prima di inciampare sul nulla. In Chut tutto diventa ancora più ingannevole e ambiguo, grazie ad una interpretazione davvero straordinaria, che ha in Buster Keaton e Charlie Chaplin i suoi padri nobili. Lo spettacolo si inserisce nell’ambito della collaborazione con Espace Malraux – Scène nationale de Chambéry et de la Savoie e con La Francia in Scena. ORARI ...

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A MilanOltre la danza irriverente e poetica di Virginie Brunelle

Il 21 e 22 settembre 2015  nell’ambito della 29° edizione di MilanOltre Festival, il Teatro Elfo Puccini di Milano ospita la compagnia della danzatrice e coreografa canadese Virginie Brunelle con lo spettacolo Complexe des genres, su musiche di Wolfgang Amadeus Mozart, Franz Schubert, Frédéric Chopin, Ludwig van Beethoven, Max Richter, Philip Glass, Peter Broderick Brunelle arriva tardi nel mondo della danza, a 20 anni e a 25 si laurea all’Università del Québec di Montréal nel settore danza, iniziando a collaborare con coreografi affermati che la riconoscono da subito come una delle voci più interessanti del panorama coreutico internazionale. Nel 2009 la coreografa fonda la sua compagnia e crea opere di forte impatto, pluripremiate e apprezzate in tutto il mondo, caratterizzate da uno stile fisico e rigoroso, con forti richiami cinematografici e da ritmi e movenze irregolari e primitivi. Complexe des genres racconta in modo ironico e spesso addirittura irriverente ma sempre divertente, l’incontro/scontro tra l’universo maschile e quello femminile, prendendo in prestito i codici della danza classica, ma rielaborandoli in un nuovo linguaggio, dando vita ad una danza acrobatica, energetica, fortemente fisica e sensuale, ma anche straordinariamente poetica. In scena tre uomini e tre donne (i danzatori Isabelle Arcand, Claudine ...

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Al MAXXI una “great night” argentina

Ultimo appuntamento al MAXXI con Great Nights il progetto composto da quattro serate con spettacoli di danza, canto e cibo tradizionale dedicate alla cultura di Cina, Africa, India e Argentina. Sabato 12 settembre a partire dalle 20.00 sarà la volta dell’Argentina con la serata dal titolo Tango e milonga sotto le stelle con i Maestri Pablo Garcia e Romina Godoy. García e Godoy, artisti di fama internazionale, che da anni promuovono in Italia la cultura e il tango argentino, patrimonio dell’umanità, si esibiranno in uno spettacolo di tango salon. La passione per il tango, l’inconfondibile talento e l’eleganza, l’improvvisazione intesa come pura creatività, lo stile di García e Godoy sono la garanzia di una performance unica, un’occasione da non perdere per vedere dal vivo due artisti considerati tra le massime espressioni del tango argentino nel mondo. Subito dopo lo spettacolo, la piazza del MAXXI si trasformerà in una milonga pronta ad accogliere non solo i tangueri più esperti che vogliono cimentarsi in un tango appassionato, ma anche i neofiti e gli spettatori più curiosi. Anche in questa occasione, saranno preparati piatti tipici argentini, serviti in “cestini da pic-nic” realizzati in collaborazione con lo IED e in vendita al MAXXI 21. Le quattro serate GREAT NIGHTS realizzate ...

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TOP TEN: 10 spettacoli di settembre, consigliati da GiornaledellaDanza.com!

Ritorna con la nuova stagione Top Ten, ormai consueta rubrica del Giornale della Danza, che vi segnala ogni mese i dieci spettacoli da non perdere (con buona pace della gerarchia dei numeri…sono tutti consigliatissimi!). E allora, calendario, taccuino e penna alla mano…pronti a trovare il vostro spettacolo del mese? Letter to a man, di B.Wilson, con M. Baryshnikov, dall’11 al 20 settembre al Teatro dell’Arte di Milano. Uno spettacolo di cui vi abbiamo già parlato, e che dal debutto di Spoleto, in molti aspettano con trepidazione, e molte curiosità… triennale.org  La bella addormentata, di A. Ratmansky, con Massimo Murru (in un ruolo che non vi aspettate!), Svetlana Zakharova e David Hallberg, dal 26 settembre al 23 ottobre al Teatro alla Scala di Milano. Il ritorno di un coreografo che ha fatto della rielaborazione dei classici la sua firma. teatroallascala.org  En avant, marche!, di A. Platel, che mette in scena insieme agli interpreti anche la fanfara dell’Unione Musicale Condovese, 25 e 26 settembre, alle Fonderie Limoni Moncalieri per Torino Danza. E il 26 settembre dalle 10 presso la Sala Gioco del Circolo dei Lettori Alain Platel incontra il pubblico… torinodanzafestival.it  SUB / FALLING ANGELS / HERMAN SCHMERMAN /MINUS 16 di Compañía ...

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Gd Web TV: Le punte perfette

Trovare le punte perfette è un’attività molto difficile, anche per le ballerine più esperte. In questo video Ako Kondo, Principal dell’Australian Ballet, ci racconta i suoi segreti. www.giornaledelladanza.com  

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Tempo, spazio e confini a Torinodanza con Louise Vanneste

L’11 e 12 settembre 2015 presso Fonderie Limone Moncalieri di Torino, Torinodanza Festival ospita la giovane coreografa belga Louise Vanneste con la prima italiana di Gone in the heartbeat, opera innovativa e coinvolgente, in cui suono e musica si trasformano in danza, attraverso un linguaggio raffinato, originale e intenso. Considerata da molti la vera rivelazione della danza belga degli ultimi anni, nel 2013 Vanneste si aggiudica il Premio della Critica Teatro e Danza, destinato ogni anno ai migliori lavori degli artisti della comunità francese in Belgio. Con le sue creazioni, la coreografa esplora con originalità i vari elementi della composizione coreografica, corpo, movimento, luci, suono e spazio, dando vita ad una danza fatta di tensioni e sospensioni, di de-personalizzazione e desiderio di unità, in cui il movimento cerca di rendersi indipendente da chi l’ha creato e nello stesso tempo vi rimane connesso. Tutto ciò è anche in Gone in the heartbeat, opera in cui quattro danzatrici condividono lo stesso spazio, mantenendo ognuna la propria singolarità e autonomia di movimento, senza tuttavia restare indifferente all’altra. Al contrario, le gestualità si contaminano e si fondono creando relazioni che obbligano ad uscire da se stessi per incontrare l’altro, in un corpo unico, con ...

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