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Il 60° Festival di Spoleto debutta in danza con “Omaggio a Maria Callas”

Il 60° Festival di Spoleto debutta in danza con un “Omaggio a Maria Callas”

 

Il Festival di Spoleto, sotto la direzione artistica di Giorgio Ferrara, giunge alla 60a edizione (30 giugno-16 luglio) e inaugura la sezione dedicata agli spettacoli di danza l’1-2 luglio con Omaggio a Maria Callas, spettacolo che unisce le coreografie di Eleonora Abbagnato, protagonista della serata, a quelle di Julien Lestel, Benjamin Pech e Angelin Preljocaj, in scena al Teatro Romano di Spoleto (PG) alle ore 21:30.

L’Omaggio, prodotto da Daniele Cipriani Entertainment, vede la presenza in scena della stessa Abbagnato, affiancata – naturalmente nei ruoli principali – da Audric Bezard, Rebecca Bianchi, Giorgia Calenda, Federica Maine e lo stesso Pech.

Oltre a loro, una sequela di professionisti della “bella danza” di tutto rispetto: Elena Bidini, Virginia Giovanetti, Flavia Morgante, Flavia Stocchi, Arianna Tiberi, Giovanni Castelli, Giacomo Castellana, Claudio Cocino, Giacomo Luci, Marco Marangio, Alessio Rezza, Michele Satriano e Alessandro Vinci.

Eleonora Abbagnato, étoile dell’Opéra di Parigi e direttrice del Corpo di Ballo dell’Opera di Roma, fa ritorno al Festival di Spoleto ed è la protagonista di uno spettacolo di danza dedicato alla divina Maria Callas, primadonna assoluta del ventesimo secolo, di cui ricorre il 40° anniversario della morte. Ancora oggi, come mostrano le immagini e i video disponibili, la Callas induce il volto e il corpo al sentire profondo dell’azione, costruisce un proprio lessico, vocale e gestuale, che risolve ragioni e peculiarità della parte in una cognizione senza pari. Nel programma presentato brilla infatti Tosca (un lavoro del coreografo francese Julien Lestel) in cui Eleonora Abbagnato, nei panni della passionale attrice che fu uno dei cavalli di battaglia del grande soprano, rende omaggio all’arte sublime della Callas e al carisma della sua voce, una presenza sempre viva nell’ascolto, nel magistero, nella memoria che annulla il Tempo. Potrebbe sembrare un binomio strano, quello tra la cantante lirica greca-americana e la ballerina italo-francese, bruna e dai tratti drammatici la prima, bionda ed eterea la seconda; eppure un filo sottile unisce le due stelle. Sul piano personale: le origini mediterranee, l’appartenenza a più culture (con un posto speciale per quella italiana, terra che ha dato i natali sia alla lirica che al balletto) e l’aver scelto Parigi come città di vita; sul piano artistico: la venerazione per l’Arte, vista come dea a cui dedicare, quasi religiosamente, la propria esistenza. Francese di formazione, ma orgogliosamente palermitana di nascita, Eleonora Abbagnato danza con intensità il personaggio e la cantante di cui cerca di cogliere le “recondite armonie”, dedicando la “sua” Tosca anche a quella meravigliosa grecità della Callas che scorre nelle vene anche di ogni figlio e figlia di Sicilia. Non a caso sia ballerini francesi che italiani partecipano a questa serata dedicato a Maria Callas: dall’Opéra di Parigi, l’étoile Benjamin Pech e il primo ballerino Audric Bézard, oltre che da un cast di sedici ballerini italiani tra cui i primi ballerini del Teatro dell’Opera di Roma, Rebecca Bianchi e Claudio Cocino e Federica Maine. (festivaldispoleto.com).

Il programma della serata presenta, nel dettaglio, cinque coreografie inneggianti i masterpiece della carriera della “diva senza tempo”, Maria Callas: Stabat Mater, sulle musiche di Antonio Vivaldi, la coreografia di Pech, le luci di Alessandro Caso; Madama Butterfly Un bel dì vedremo (presentata in prima assoluta), musiche di Giacomo Puccini, coreografia di Abbagnato; Tosca (in prima italiana), musiche di Puccini, coreografia di Lestel, costumi di Patrick Murru, luci di Lo Ammy Vaimatapako; Annonciation, musiche di Stéphane Roy (Crystal Music) e Vivaldi (Magnificat), coreografia e scene di Preljocaj, costumi di Nathalie Sanson, luci di Jacques Chatelet; infine, Le Parc, musiche di Wolfgang Amadeus Mozart, creazione sonora di Goran Vejvoda, coreografia di Preljocaj, costumi di Hervé Pierre, luci di Chatelet.

Perdersi un’occasione simile di gustare la migliore danza italiana è assolutamente ingiustificabile!

ORARI & INFO

1-2 luglio ore 21:30

Teatro Romano

Via delle Terme, 2 – Spoleto (PG)

Tel: +39 0743 221689

www.festivaldispoleto.com

Marco Argentina

www.giornaledelladanza.com

Eleonora Abbagnato © Fabio Lovino

60° Festival di Spoleto © Foto archivio

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