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Redattori

Aterballetto, danza e genialità senza confini, in scena al Teatro Ristori

Torna la danza, arriva Aterballetto: i prossimi 6 e 7 febbraio al Teatro Ristori di Verona arriva la genialità e la particolarità di una delle compagnie italiane più importanti e soprattutto apprezzate sul panorama nazionale e internazionale. La stagione dedicata al balletto e alla danza contemporanea procede, quindi, sulla via già ampiamente tracciata dai precedenti due anni dell’ente lirico scaligero, in grado di presentare all’audience veronese lavori dei grandi coreografi di oggi e del Novecento, interpretati dalle migliori compagnie. Una scommessa che, anno dopo anno, stagione dopo stagione, si sta rivelando vincente, dati i numeri e soprattutto l’alto livello di gradimento delle platee sempre presenti agli spettacoli. Le scelte artistiche di Aterballetto, che per ben due serate si esibirà sul palco del teatro veronese, sono sempre state motivate dall’esigenza e curiosità di esplorare le diverse espressioni del linguaggio coreografico contemporaneo. Lo spettacolo si apre con l’incontro di due talenti veramente eccezionali, il coreografo William Forsythe e il compositore Luciano Berio, fra i massimi autori degli ultimi cinquant’anni: in workwithinwork, del 1998, purezza, astrazione e lirismo si innervano sui Duetti per due violini. Velocità e virtuosismo, tecnica e movimento perpetuo: ecco le caratteristiche di un lavoro nel quale si intrecciano soli, passi ...

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Alla Lavanderia a Vapore con la coreografia di Claude Brumachon

Coreografia di Claude Mrumachon, musiche di Christophe Zurfluh, appuntamento il 1 febbraio alle 21 alla Lavanderia a Vapore con lo spettacolo D’Indicibles Violences. Un balletto creato per otto danzatori alla continua ricerca di uno stato d’animo, del linguaggio del corpo, andando a scavare in uno stato primitivo che porta la ricerca fino alle origini dell’uomo. Ciascun movimento esprime qualcosa d’indicibile, dove i corpi manifestano le loro emozioni, la loro violenza, in un linguaggio, quello del corpo, delle pulsioni e degli slanci per riscoprire la natura animale che è in noi. Con D’Indicibles Violences, Brumachon fa emergere ciò che ribolle in ciascuno di noi e ci ricorda ciò che siamo : esseri vivi in questo istante, amati e amanti, desiderati e desideranti. La programmazione dello spettacolo è stata fortemente voluta da Alliance française di Torino con lo scopo di favorire scambi culturali tra la Francia e l’Italia. A precedere la messa in scena dello spettacolo un incontro tra il coreografo Brumachon, Laurent Van Kote delegato per la danza al Ministero francese della Cultura e della Comunicazione, Loredana Furno direttrice del Balletto Teatro di Torino e il pubblico.   ORARI&INFO 1 Febbraio  ore 21.00 Lavanderia a Vapore Corso Pastrengo, Collegno www.lavanderiaavapore.it   ...

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“Rhapsody”, “Tetractys” e “Gloria”: l’omaggio del Royal Ballet ai suoi tre grandi coreografi

Dal 7 al 15 febbraio il palcoscenico della Royal Opera House presenterà tre opere ideate dai grandi coreografi Frederick Ashton, Kenneth MacMillan e Wayne McGregor: uno spettacolo in omaggio ad illustri personalità della danza, complici del clamoroso successo delle produzioni londinesi. Creata nel 1980 per celebrare l’ineguagliabile tecnica di Mikhail Baryshnikov e Lesley Collier, Rhapsody è uno degli ultimi lavori di Frederick Ashton: una conclusione virtuosa alla sua serie di balletti non-narrativi. La musica di Sergej Rachmaninov, Rhapsody on a Theme of Paganini, racchiude ogni passo, completa la coreografia incentrandola sulle linee morbide ed i movimenti decisi dei due protagonisti, evolvendosi da burrascosi passaggi in motivi armoniosi. Con Tetractys-The Art of Fugue, Wayne McGregor continua ad esplorare sulle musiche di J.S. Bach la connessione che esiste fra le diverse arti, avvalendosi dell’aiuto della scenografa Tauba Auerbach e del disegno luci di Lucy Carter. La prima mondiale andrà in scena il 7 febbraio come parte dello spettacolo celebrativo. L’evento si concluderò con Gloria, omaggio toccante di MacMillan ai caduti della prima guerra mondiale, sulle sublimi musiche corali di Francis Poulenc. Come soldati barcollanti attraverso un paesaggio arido, i danzatori incontrano figure spettrali vestite di grigio, angeli che li confortano ma che ...

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“7th Sense”: la ricerca sull’enigma umano sul palco del Teatro Fondamenta Nuove

  Uno spettacolo alla soglia della sua 50ma replica, prima coproduzione teatrale italo-armena fra la Compagnia Small Theatre/ National Centre of Aesthetics e Versiliadanza, nonché una contemplazione autentica del corpo, una meditazione dei sensi, una meditazione sensibile, formato da sette quadri principali ispirati al “Book of Lamentations/ Libro della Lamentazione” di G.Nareghatsi o Gregorio di Narek, famoso poeta, musicista e filosofo armeno del X secolo. Tutto questo è 7th Sense, in scena al Teatro Fondamenta Nuove il prossimo 31 gennaio. Gregorio di Narek (951-1003) è una figura fondamentale della cristianità armena, il suo “libro di Preghiera” occupa un posto unico nella scrittura religiosa della Chiesa armena e universale. È stato comparato ai Salmi di Davide e alle Confessioni di Sant’Agostino. Come i Salmi è un lavoro di culto universale e come le Confessioni è uno sforzo personale del cuore alla ricerca della riconciliazione con Dio. Lo spettacolo è una ricerca sull’enigma umano e sul senso di colpa. Attraverso un dialogo musicale e ritmico, la simbologia del gesto, visioni video e il linguaggio contemporaneo di danza, gli interpreti invitano lo spettatore a diventare testimone d’intense ed espressive situazioni che sfidano la comunicazione attraverso emozioni e sensazioni. Si narra che al momento del terribile genocidio, ...

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Il ballo polacco adottato dagli italiani: la Mazurka

Viaggio con la Danza

La Mazurka è una delle danze di coppia più conosciute al mondo. Le ipotesi sulle origini di questo ballo sono quasi tutte riconducibili alla Polonia e si attesterebbero intorno ai primi anni del XVI secolo. La diffusione straordinaria della Mazurka avviene nell’800 grazie soprattutto alla riscrittura colta e perlopiù pianistica di Chopin che ne motivò, sul piano intellettuale, anche l’aspetto coreutico troppo popolare fino ad allora. Il compositore polacco scrisse più di cinquanta mazurche nell’arco di tutta la sua vita: alcune vivaci, altre introspettive, tutte ugualmente dotate di grande intensità espressiva che si aprivano con una melodia popolare per poi svilupparne il tema principale con grande delicatezza. Danza a volteggi su tempo ternario, la sua peculiarità musicale si trova nella caduta dell’accento ritmico sul secondo tempo della misura. Una sonorità che sembra richiamare il trotto dei cavalli. A farci caso, infatti, il secondo battito degli zoccoli è più accentuato rispetto al primo, proprio come nella Mazurka. Henry Cellarius, nel manuale La danse des salons del 1847, sosteneva l’assoluta libertà del cavaliere di personalizzare la Mazurka laddove la dama aveva il privilegio di potersi scegliere l’uomo ed abbandonarsi a lui. In Italia la Mazurka si è diffusa soprattutto al Nord, particolarmente ...

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Dentro la Danza: POLEMICA GUILLEM – NELL’OCCHIO DEL CICLONE – THE WINNER IS … – IL PASSO FALSO!!!

La rubrica del giornaledelladanza.com, Dentro la Danza, è un mix di notizie a volte importanti altre piccanti, divertenti, raccontate con ironia e leggerezza per svelare cosa avviene dietro le quinte del mondo della danza e del balletto. Anche i nostri lettori possono diventare protagonisti delle news del giornale scrivendoci all’indirizzo mailto:redazione@giornaledelladanza.com specificando nell’oggetto Dentro la Danza e raccontandoci in anteprima le indiscrezioni di cui sono a conoscenza.   POLEMICA GUILLEM       Ha preso una posizione molto ben definita nella querelle Ventriglia-Sindacati, l’étoile Sylvie Guillem. La splendida danzatrice si trova in perfetta sintonia con Francesco Ventriglia riconoscendo l’eccessivo ruolo giocato dai sindacati all’interno degli enti lirici. “Francesco Ventriglia ha ragione: i sindacati bloccano i teatri, il Maggio e non solo. Difendono diritti acquisiti e privilegi mentre la danza e lo spettacolo di qualità appaiono condannati a morte. Serve un cambiamento, una presa di coscienza che parta dai giovani: torniamo al merito, all’etica della generosità, al rispetto della danza e del pubblico”. Più chiaro di così! NELL’OCCHIO DEL CICLONE  Continuano le polemiche legate al commissariamento del Teatro San Carlo, vicenda che ha visto scendere in campo anche il sindaco De Magistris. A soffiare sul fuoco c’ha pensato il Ministro Massimo Bray secondo ...

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“La bellezza dell’uomo in movimento” di Ivan Putrov

    Il coreografo e ballerino Ivan Putrov, ex principal dancer del Royal Ballet, , presenta una serata di opere che esplorano la bellezza della forma maschile in movimento: Men in motion. Lo spettacolo, che ha debuttato al Sadler’s Wells, andrà in scena al London Coliseum di Londra dal 30 al 31 gennaio.  Di temperamento solitario e riflessivo, fin dai suoi primi spettacoli Putrov ha avuto l’ opportunità di sviluppare le sue idee e le sue ricerche; nel suo repertorio mette in scena opere rese memorabili e pezzi affascinanti che evidenziano il virtuosismo e la potenza del ballerino prendendo spunto dal grande Nižjinskij ad altre coreografie d’autore più recenti. Il danzatore maschio diviene così il fulcro assoluto della scena, abbandonando ogni ruolo accessorio rispetto alla ballerina.   Con le musiche di Mozart, Debussy , Tchaikovsky , Stravinsky e Faure suonato dal vivo con orchestra e coro sotto la guida del Maestro Richard Bernas; Men in motion vedrà Putrov  affiancato dai ballerini come Edward Watson , Vadim Muntagirov , Marian Walter , Daniel Proietto , Marijn Rademaker e Yonah Acosta. La celebrazione dei 100 anni del ruolo maschile nella danza inizierà con due opere iconiche: L’ Après midi d’ un faune e Le Spectre de la Rose, il programma prevede inoltre una nuova ...

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La “Carmen” di Amedeo Amodio al Teatro Massimo di Palermo

Dal 19 al 25 marzo al Teatro Massimo di Palermo andrà in scena Carmen, balletto tratto dal racconto di Prosper Mérimée e ispirato alla celebre opera lirica di George Bizet. Amedeo Amodio firma le coreografie di questo lavoro innovativo, trascendendo dall’originale impostazione di Roland Petit per approdare ad una visione introspettiva dell’opera stessa e dei suoi personaggi. La trama si ribalta: la danza inizia sulle note finali dell’opera, nel momento in cui il sipario si chiude. In palcoscenico inizia lo smontaggio delle scene e, a poco a poco, tutti coloro che hanno partecipato allo spettacolo (dai coristi alle sarte, fino ai macchinisti) vengono catturati dai fantasmi del dramma appena concluso. Un gesto, uno sguardo, un oggetto posto lì per puro caso, li porta ad immedesimarsi in ognuno dei personaggi. E sarà proprio per puro caso che Don José incontra Carmen, per lui unico momento di vita autentica, intensa, ma anche preludio della sua morte. Vittima della stessa sorte, anche per Carmen il destino è scritto nelle carte: la storia della bella sigaraia riprende vita, tutto è stabilito tranne il labirinto dei due destini ormai indissolubilmente legati. Così la scenografia creerà di volta in volta ambienti imprevedibili e surreali seguendo lo ...

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La Compagnia Aterballetto debutta al Teatro Comunale di Bolzano con Don Q.

Un debutto assoluto per la Compagnia Aterballetto che il 29 gennaio porterà sul palcoscenico del Teatro Comunale di Bolzano una creazione del coreografo Eugenio Scigliano: Don Q. – Don Quixote de la Mancha. Una piece in cui Scigliano proietta sé stesso nel suo personaggio interpretandone lo spaesamento umano ed il bisogno di non scendere a compromessi con i propri ideali. In una Spagna che stava mutando rapidamente, che stava abbandonando le sue regole e i suoi valori, il Don combatte l’angoscia e l’incertezza di tempi rozzi e confusi restando fedele ai suoi  sogni e al suo codice morale e regalandone i segreti al suo amico Sancho. Allo stesso modo, in un periodo altrettanto disorientante e dettato da mutamenti repentini e francamente oscuri, il Cavaliere di Scigliano viene a incarnare l’essenza dell’ essere artista. Non è il caso di aspettarsi un Don Quixote referenziale in questa creazione in cui il protagonista assume connotazioni contemporanee tra visioni oniriche e percezione di un contesto d’azione reale. Emerge, da un impianto scenico sospeso fra il concettuale e il “puro visivo”, un uomo che da un lato sopravvive alla decadenza del suo tempo grazie alla sua stessa follia e dall’altro vive in virtù dei sentimenti ...

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