Oggi pomeriggio, appena entrata nel foyer del Teatro San Carlo di Napoli gremito per l’occasione del suo incontro aperto con il pubblico, Alicia Alonso è stata accolta da un lunghissimo, interminabile applauso. Per più di un’ora la grande madre della danza contemporanea, ospite del festival della danza curato da Alessandra Panzavolta, si è raccontata al pubblico senza filtri, mentre scorrevano le immagini della sua straordinaria parabola artistica. Punta di commozione nel momento in cui Alicia dona al Museo del Teatro di San Carlo le scarpette da punta utilizzate per danzare nel ruolo di Giselle nel 1953.
La soprintendente Rosanna Purchia le ha accolte su un cuscino di velluto rosso, insieme a manifesti e libri, che “Alicia la tigre”, come la chiamava affettuosamente Nureyev, vuole “siano conservati in un tempio, in cui anche io ho avuto il privilegio di potermi esprimere”. A sorpresa tra il pubblico, a rendere omaggio alla leggenda, anche Carla Fracci, negli anni ’80 interprete, proprio al San Carlo, della Giselle coreografata dalla Alonso. Ovazione quando la Fracci si inginocchia ad Alicia: “Tutti lo dobbiamo fare davanti a lei”.
Lorena Coppola