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C’è “Aria” di bel canto al Municipale di Piacenza!

C’è “Aria” di bel canto al Municipale di Piacenza!

  La fusione delle arti è ormai “il fiore all’occhiello” della scena performativa contemporanea, non soltanto in termini di contaminazione, ma anche di accostamento di due o più universi artistici (apparentemente) paralleli e inalterabili. È questo il caso di ARIA. Arie barocche nell’aria, ultimo spettacolo firmato Nogravity Dance Company, in scena il prossimo 26 febbraio alle ore 16 presso il Teatro Municipale di Piacenza. A mixarsi in palcoscenico, dunque, alle virtuosistiche evoluzioni della famosa compagnia di danza e acrobatica il Roma Barocca Ensemble, diretto da Lorenzo Tozzi e composto da Prisca Amori e Corrado Stocchi (violini), Matteo Scarpelli (violoncello), Carolina Pace (flauto e oboe), Stefano Maiorana (tiorba e chitarrina), nonché lo stesso Tozzi al clavicembalo. Alle loro note, eseguite rigorosamente dal vivo, si avvicendano in scena la soprano Susanne Bungaard e il sopranista Angelo Bonazzoli, interpreti – insieme all’Ensemble – di ben 14 composizioni che attraversano musicalmente lo stile Barocco: dall’Orfeo di Monteverdi alla Farfalletta  di Vivaldi, dalla Pulcinella di Pergolesi alla Follia di Corelli, solo per citarne alcuni. Il barocco italiano è un periodo fecondo e famoso nel mondo che può offrire immagini straordinarie che le tecniche della compagnia Emiliano Pellisari studio sono in grado di esaltare. L’Italia all’epoca ...

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Lorella Cuccarini torna al Brancaccio con il musical “La Regina di Ghiaccio”

Dopo il successo di Rapunzel il musical, dal 2 marzo 2017 torna al Teatro Brancaccio Lorella Cuccarini in La Regina di Ghiaccio il musical, ideato e diretto da Maurizio Colombi, ispirato alla fiaba persiana da cui nacque la Turandot di Giacomo Puccini. Lorella Cuccarini interpreta il ruolo di una crudele e malefica regina, vittima di un incantesimo, nel cui regno gli uomini sono costretti ad indossare una maschera per non incrociare il suo sguardo. Solo colui che sarà in grado di risolvere tre enigmi potrà averla in sposa. Riuscirà il Principe Calaf, interpretato da Pietro Pignatelli, a sciogliere il cuore di ghiaccio della regina con il calore e il fuoco del suo amore? L’Opera lirica Turandot, incompiuta per la prematura scomparsa di Puccini, ebbe nelle varie edizioni dei finali distinti. Il moderno adattamento in Musical di Maurizio Colombi, geniale regista che si conferma una delle menti più creative del genere Musical (suoi Rapunzel, Peter Pan), dà una nuova chiave di lettura fantastica, più vicina alla sensibilità dei bambini, grazie all’inserimento di personaggi inediti: le tre streghe Tormenta, Gelida e Nebbia, fautrici dell’incantesimo, in contrasto con i consiglieri dell’imperatore Ping, Pong e Pang; un albero parlante, la Dea della Luna Changé, ...

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Dall’estate all’autunno con Arearea al Teatro Artegna

Uomo-natura, danza-musica sono i centri d’ispirazione della Compagnia Arearea, da sempre, e la sua missione è quella di mostrare attraverso la danza una lotta per la bellezza e l’armonia; nasce così, dall’esperienza urbana della stagione estiva 2016, la versione teatrale de Le Quattro Stagioni: From summer to autumn, che va in scena il 25 febbraio alle 20.45 al Teatro di Artegna (UD). Le quattro stagioni nascono con spontaneità, per stimolare lo spettatore a una qualità dello sguardo, quasi all’insaputa di chi le guarda, come papaveri spontanei tra le rovine o sul ciglio di una strada. Così narrano la nascita di quest’opera i coreografi di Arearea. I primi quattro concerti grossi sono stati composti nel 1727, e riscritti da Max Richter, compositore tedesco cresciuto in Inghilterra e da quattro anni in pianta stabile a Berlino, in un Cd per la Deutsche Grammophon (Recomposed by Max Richter-Vivaldi, The Four Seasons), nel 2015. Far convivere ambient music ed elettronica con il più popolare concerto della storia della musica, sembra un sacrilegio. E proprio a questo, e da questa composizione di protesta di Richter (“Sono sempre stato innamorato delle Quattro Stagioni, fin da piccolo. Poi crescendo ho incominciato a sentirle ovunque, nei centri commerciali e negli ascensori, nelle segreterie telefoniche e in ...

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Dialogo poetico, intenso e immaginario in “Attends, attends, attends…(pour mon père)” di Jan Fabre

  Dal 3 al 5 marzo 2017, il Teatro dell’Arte di Milano ospita l’artista visivo, coreografo, regista e scrittore Jan Fabre con il suo Attends, attends, attends…(pour mon père), interpretato da Cédric Charron, su musiche di Tom Tiest. Considerato uno dei nomi più rilevanti dell’arte contemporanea internazionale, Fabre porta avanti da quarant’anni una ricerca visionaria e dirompente, oltrepassando i confini dell’arte, dando vita a un linguaggio interdisciplinare e di forte impatto scenico. Attends, attends, attends…è un assolo intenso, tenebroso e perturbante, in bilico tra danza e poesia, il racconto del trascorrere del tempo e dell’avvicinarsi della morte, attraverso il dialogo immaginario tra un uomo, Charron (storico performer di Fabre a cui l’artista belga si è ispirato per questo lavoro) e suo padre, in un toccante e appassionato confronto con la paura della perdita e dell’abbandono. ORARI & INFO 3 e 4 marzo, ore 20.00 5 marzo, ore 16.00 Teatro dell’Arte via Emilio Alemagna, 6 20100 Milano (MI) Tel: +39 02 72434258 E-mail: biglietteria.teatro@triennale.org Stefania Napoli www.giornaledelladanza.com      

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Un’idea di José Perez per un progetto vincente

La collaborazione è la più sincera forma di apprezzamento. È proprio a partire da questa considerazione che l’étoile internazionale José Perez si è affidata a due dei più prestigiosi brand legati alla danza, Coppelia e Paoul, per sviluppare un innovativo prodotto che integra le rispettive competenze, un know how decennale e un’esperienza costruita calcando i più rinomati palchi di tutto il mondo. Uno stivaletto scaldapiedi ideato e realizzato congiuntamente dai due brand italiani che hanno saputo dare vita all’idea del ballerino cubano, allo scopo di “prendersi cura” di uno dei più importanti mezzi espressivi di chi danza: realizzato infatti per tenere al riparo i piedi durante le prove, tra una lezione e l’altra o prima di un’esibizione, l’originale stivaletto scaldapiedi evita lo sbalzo termico garantendo la migliore salvaguardia possibile, comfort e, non di meno, perfetta stabilità e mobilità. Lo storico marchio di Brescia Coppelia – eccellenza nella produzione di abbigliamento, scarpe e accessori per la danza interamente realizzati in Italia – ha da tempo intrapreso con José Perez una proficua collaborazione che ha portato in pochi mesi alla nascita di una vera e propria linea di abbigliamento tecnico dedicato ai ballerini in cui, ideale completamento, è appunto il nuovo scaldapiedi. ...

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La scuola di danza dell’Opera di Roma apre le sue “porte”

La Scuola di Danza del Teatro dell’Opera di Roma, mercoledì 1 e giovedì 2 marzo al Teatro Nazionale, apre le sue porte con una lezione-dimostrazione aperta al pubblico che presenta le sequenze degli esercizi più rappresentativi del livello di studio di ogni corso. Come a lezione, gli allievi sono seguiti dal loro insegnante e accompagnati dai maestri al pianoforte sul palcoscenico. La Lezione Aperta si compone della lezione di Tecnica Accademica edi Repertorio, di quella di Pas de deux, della lezione di Contemporaneo, Fisiotecnica e Propedeutica alla Danza. Ogni lezione è una sintesi di quella che giornalmente gli allievi affrontano. Gli insegnanti di Tecnica Accademica sono Anna Maria Garagozzo, Ofelia Gonzalez, Carla Rossi, Gaia Straccamore (repertorio), Alessandro Molin, Pablo Moret (Pas de deux) e Gerardo Porcelluzzi. L’insegnante del corso di Contemporaneo è Mauro Astolfi, l’insegnante del corso di Fisiotecnica e Propedeutica alla Danza Valentina Canuti. I maestri accompagnatori al pianoforte sono Sergio Di Giacomo, Emanuele Lucchisani e Samuel Tanca. ORARI & INFO 1 e 2 marzo Teatro Nazionale Via del Viminale, 51 Roma Tel. 06.48160312-523-533 promozione.pubblico@operaroma.it dipartimento.didattica@operaroma.it   www.giornaledelladanza.com Foto di Yasuko Kageyama

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Spellbound presenta Rossini… come non si era mai visto!

Spellbound presenta Rossini… come non si era mai visto!

  Le arti della musica e della danza, spesso indissolubilmente legate, sono capaci di regalare emozioni profonde e indimenticabili. Se, invece, la danza diviene l’escamotage per celebrare e, in qualche modo, emulare il sublime della musica, allora l’esperienza dei sensi è unica e insostituibile. Con questo obiettivo il coreografo Mauro Astolfi ha certamente firmato la sua ultima creazione per lo Spellbound Contemporary Ballet, Rossini Ouvertures, in scena in prima assoluta mondiale al Teatro Rossini di Pesaro il 25 febbraio alle ore 21. Come si evince chiaramente sia dal titolo sia dalla location, lo spettacolo è ispirato al celeberrimo compositore Gioachino Rossini e inserito in un’intensa settimana di eventi artistici denominata Una grazia, un certo incanto. Pesaro per i 200 anni della Cenerentola e il non compleanno di Rossini (21-28 febbraio). A partire da quest’occasione, per Rossini Ouvertures, realizzato con il contributo del MIBACT in collaborazione con il Comune di Pesaro & AMAT, ha inizio una tournée tutta italiana – partendo da un’anteprima in forma di studio al Teatro Biblioteca Quarticciolo di Roma il 22 febbraio – che si protrarrà fino alla fine del 2017, calcando rispettivamente i palcoscenici de: il Teatro Guglielmi di Massa il 18 marzo; il Teatro Signorelli ...

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Andreea Monalisa e Harpreet Saini: la danza unisce popoli e continenti

Andreea Monalisa e Harpreet Saini: la danza unisce popoli e continenti

  Maestri di danza indiana, ballerini e coreografi del gruppo di ballo Akshara, Andreea Monalisa e Harpreet Saini insegnano da anni in Italia diverse discipline di danza. Reduce da un viaggio in India per seguire corsi di danza, Andreea si è esibita al Concorso Nazionale di Danza Orientale Ishtar a Roma, al Festival dell’Oriente con conferenza sulla danza indiana dal titolo “il Kathak nel Bollywood”, con il gruppo di danza Akshara all’interno dello spettacolo “Indialucia”. Harpreet Saini, insegnante e ballerino, ha partecipato alla Festa dei Popoli di Bari, al Ya Salam Apulia Festival dove si esibisce insieme a Sunny Singh, coreografo e ballerino Bollywood, al Teatro Margherita. Attualmente insegnano a Bari e propongono seminari in tutta Italia.   Qual è stato il vostro primo approccio alla danza in generale? Andreea: Devo dire che da piccola mi sono approcciata prima alla musica, studiando il pianoforte per sette anni presso il Collegio di Belle Arti “Octav Bancila” di Iasi (Romania), l’arte è sempre stata un’importante parte di me in tutte le sue forme. In seguito mi sono allontanata per un po’ da lei (l’arte) ma come un vero amore, l’ho ritrovata qualche anno dopo nella danza, prima come “coreografo” per mia sorella ...

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Danzando con la Storia: intervista a Marigia Maggipinto

Marigia Maggipinto, danzatrice, membro della compagnia del “Tanztheater Pina Bausch” dal 1989 al 1999. Inizia la sua carriera professionale con il balletto nella compagnia della Fondazione Niccolò Piccinni (J. De Min/Roberto Fascilla). Nel 1985 partecipa al tour internazionale con la compagnia di danza contemporanea dei “Danzatori Scalzi” di Roma, partecipa al film “Il Giovane Toscanini” di Franco Zeffirelli. Studia a Roma con Viola Faber, Libby Ney (tecnica Limon) André Peck, Roberta Garrison (tecnica Cunningham), Richard Haisma (Nikolais) Mudra (Bejart), Matt Mattox (Jazz) e Martha Graham. Partecipa alla creazione dello spettacolo di Giorgio Rossi (Sosta Palmizi/Carolin Carlson) per il Festival di Polverigi. Studia con le tecniche di Jean Cebron (composizione/improvvisazione), Hans Zullig (tecnica Joss) alla Folkwang Hochschule di Essen (diretto da Pina Bausch). Danza con Pina Bausch in quattordici differenti coreografie e partecipa alle nuove creazioni della coreografa tedesca: “Tanzabend II” (1992), “Schiff” (1993), “Trauerspiel” (1994), “Danzon” (1995), “Fensterputzer” (1997). Lascia la Compagnia nel 1999 ma ritorna come ospite successivamente partecipando ai festival del Tanzteather (2000, 2001, 2002). Negli Stati Uniti partecipa alla creazione di un pezzo di teatro con la compagnia “Mutation Theater Projet”, e insegna nella facoltà dell’“American Dance Festival” alla Duke University (2003, 2004, 2005). Lavora con “Emilia ...

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