The Guardian l’ha definita “una delle più brillanti ballerine della nostra generazione”, e a condividere tale opinione non si fa grande fatica se solo si pensa alla sua eccellente e straordinaria carriera: ammessa a 16 anni nel corpo di ballo dell’Opéra di Parigi, ne diventa la più giovane ètoile nella storia a soli 19, quando Nureyev la vuole nel suo Lago dei cigni; una serie di importanti riconoscimenti la spinge a lasciare l’Opéra nel 1989 e a consacrarsi ad una carriera internazionale durante la quale si fa conoscere al mondo intero, dal Royal Ballet di Londra al Kirov di San Pietroburgo, passando per l’American Ballet Theatre di New York e la Scala di Milano. La sue grandezza e, soprattutto, la sue forza espressiva sono associate ai nomi dei più grandi coreografi della danza moderna dei nostri tempi, alcuni dei quali sono tornati a lavorare con lei per un programma inedito che sarà presentato in prima mondiale nelle serate del 5, 6, 8 e 9 luglio al Sadler’sWells Theatre di Londra. Dopo il successo della collaborazione della Guillem con il coreografo svedese Mats Ek (Smoke, Wet Woman), la coppia tornerà a stupire con un nuovo solo creato appositamente per la danzatrice; ...
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