In una Parigi scossa dalla Seconda Guerra Mondiale, una bambina dai capelli raccolti entra in una sala di danza dell’Opéra con lo sguardo fisso sullo specchio e i piedi pronti a imparare il linguaggio del silenzio: quello del corpo. Aveva solo dieci anni quando Claude Bessy viene ammessa alla scuola di danza più prestigiosa di Francia. Ma non era solo un’ammissione: era un destino che prendeva forma. In un mondo in frantumi, lei costruiva il proprio universo fatto di disciplina, rigore e sogni senza rumore. Nel 1956, la nomina a étoile non arriva come un colpo di fortuna, ma come il naturale riconoscimento di una presenza scenica già diventata leggenda. Claude Bessy non era solo una ballerina tecnicamente impeccabile: era un corpo che raccontava storie. Il leggendario coreografo Serge Lifar parlava di lei come della danseuse à la ligne d’or, la ballerina dalla linea d’oro. Non per la brillantezza, ma per quella verticalità interiore che sapeva tenere insieme classe e carattere. Non interpretava ruoli: li abitava. Con la stessa intensità con cui si abita la vita. Ma il vero capolavoro di Claude Bessy non è stato danzare. È stato insegnare a danzare. Nel 1972, assume la direzione della scuola di ...
Read More »Buon Compleanno a…
Buon compleanno a Brigitte Bardot, che sognava la danza
Oggi Brigitte Bardot compie gli anni (Parigi, 28 settembre 1934), e il mondo torna a omaggiare non solo la diva che ha segnato un’epoca, ma anche la donna che, prima di diventare simbolo del cinema francese, sognava di vivere tra le quinte di un teatro, sulle punte di una scarpetta da danza. Pochi ricordano che Bardot – nata Brigitte Anne-Marie Bardot – iniziò il suo percorso artistico come ballerina classica. Entrò giovanissima al Conservatoire de Paris, dove studiò danza con rigore e passione. Era destinata forse a una carriera da étoile, prima che la macchina del cinema la scoprisse e la trasformasse in mito. Fu proprio durante quegli anni di formazione, tra esercizi alla sbarra e audizioni, che Brigitte imparò la disciplina del corpo e il controllo del gesto, qualità che avrebbe poi portato sul grande schermo. La grazia, la postura e la spontaneità che l’hanno resa celebre nascevano lì, tra le ombre delle sale prova, molto prima del clamore mediatico. Il debutto nel cinema arrivò nel 1952, ma fu con Et Dieu… créa la femme (1956) di Roger Vadim che Bardot esplose come fenomeno globale, incarnando un ideale di libertà femminile e sensualità rivoluzionaria per l’epoca. Eppure, nonostante la ...
Read More »Una vita in punta di piedi: buon compleanno, Marie‑Agnès Gillot!
Oggi, 7 settembre, Marie-Agnès Gillot compie 50 anni. Nata a Caen nel 1975, è diventata una delle figure più libere e potenti della danza francese. Prima étoile del Balletto dell’Opéra di Parigi nominata per un ruolo contemporaneo (Signes, 2004), ha unito la grazia del classico alla forza dell’arte moderna, lasciando il segno nei lavori di grandi maestri della coreografia internazionale. Dietro la sua eleganza, una forza rara: che la trasforma in étoile, coreografa, musa della moda, e simbolo di emancipazione artistica. Oggi, vicina all’arte in tutte le sue forme, Marie-Agnès continua ad ispirare con la sua visione senza compromessi. Il percorso di Marie‑Agnès Gillot è un inno alla resilienza, alla passione e all’innovazione. Nei suoi ventotto anni come ballerina del balletto dell’Opéra di Parigi ha danzato molti dei maggiori ruoli femminili del grande repertorio classico e si è avvicinata all’opera di coreografi moderni e contemporanei come Jiri Kylian, Anne Teresa de Keersmaeker, Crystal Pite, Mats Ek, William Forsythe e numerosi altri. Nel 2005 ha vinto il Prix Benois de la Danse, mentre nel 2018 ha dato il suo addio alle scene danzando nell’Orfeo ed Euridice di Pina Bausch. Da tutta la redazione del Giornale della danza i migliori auguri! Michele Olivieri ...
Read More »Martina Arduino: un compleanno tra sogno e palcoscenico
Oggi, 4 settembre, Martina Arduino spegne le candeline danzando, come ha sempre fatto da quando – bambina di tre anni – entrò per la prima volta in una sala prove e ne uscì con un destino cucito addosso. Nata a Moncalieri nel 1996, oggi è una delle punte di diamante del Teatro alla Scala, prima ballerina amata e riconosciuta a livello internazionale per la sua eleganza magnetica e il rigore classico. Dalla Scuola di Ballo dell’Accademia della Scala al debutto nei grandi ruoli – Giulietta, Odette, Aurora, Tat’jana – Martina ha calcato il palco con una speciale grazia e la forza di chi ha scelto la danza come unica lingua possibile. Premi, tournée, galà, debutti memorabili e un amore che danza al suo fianco: Marco Agostino, compagno nella vita e partner artistico. Nel giorno della sua festa, il sipario si alza su un nuovo anno di passi, emozioni e successi. Buon compleanno Martina, da tutta la redazione del Giornale della danza! Michele Olivieri Foto di Brescia e Amisano www.giornaledelladanza.com
Read More »Michael Jackson: un ricordo nel giorno della sua nascita
Nel giorno in cui il mondo celebra la nascita di Michael Jackson (29 agosto 1958 – 25 giugno 2009) è impossibile non volgere lo sguardo verso ciò che ha reso quest’uomo molto più di una popstar: la danza. Se la musica era il suo cuore, la danza era la sua anima — una forza invisibile che lo trascinava sul palco con una grazia quasi ultraterrena. Michael Jackson non ha solo danzato. Ha rivoluzionato il modo stesso di concepire il movimento nel mondo dello spettacolo. Prima di lui, pochi artisti avevano saputo fondere così profondamente coreografia e narrazione. I suoi passi erano più di semplici gesti ritmati: erano storie che parlavano con il corpo, incantavano gli occhi e scuotevano le emozioni. Sin da giovanissimo, Michael mostrava un’inquietudine creativa che lo portava a perfezionare ogni gesto, ogni rotazione, ogni scatto del busto. Ma fu negli anni ’80 che la danza diventò per lui un’estensione della voce. “Billie Jean”, “Beat It”, “Smooth Criminal” — ogni videoclip era un’opera d’arte danzata. Il Moonwalk, oggi emblema stesso del suo nome, fu solo la punta dell’iceberg. Dietro quel passo scivolato all’indietro si celava uno studio maniacale del movimento, della leggerezza, dell’illusione. Michael non si è mai limitato ...
Read More »Buon compleanno, Nicoletta Manni
Oggi si festeggia una delle figure più rilevanti della danza italiana attuale, Nicoletta Manni, nata a Galatina il 28 agosto 1991. Étoile del Teatro alla Scala, ha costruito con costanza e determinazione un percorso che parla da sé: tecnica solida, presenza scenica forte, e una visione chiara del proprio ruolo artistico. Non si è mai fermata davanti a nessuna sfida, portando sul palco interpretazioni che uniscono rigore e personalità. Il suo contributo alla scena coreutica italiana è evidente, ma ciò che colpisce è la coerenza con cui ha saputo evolversi, rimanendo fedele alla sua identità. Un compleanno è solo una data, ma è anche un’occasione per riconoscere il valore di un percorso serio, vissuto con intensità e intelligenza. Auguri da tutta la redazione del Giornale della Danza. Michele Olivieri Foto di Brescia-Amisano www.giornaledelladanza.com ©️ Riproduzione riservata
Read More »Gene Kelly: anniversario della nascita di una leggenda
Il 23 agosto del 1912 nasceva a Pittsburgh, in Pennsylvania, Eugene Curran Kelly, destinato a diventare semplicemente Gene Kelly: danzatore, attore, coreografo, regista e produttore, ma soprattutto un innovatore che avrebbe cambiato per sempre il modo in cui il cinema si muove. Nel celebrare il suo anniversario, non rendiamo omaggio solo a un artista del passato, ma a una figura che ha rivoluzionato l’immaginario collettivo della danza sullo schermo, trasformandola in qualcosa di più che un momento di spettacolo: in un linguaggio narrativo, in pura emozione visiva. Quando si parla di Gene Kelly, l’immagine che viene immediata alla mente è quella del suo iconico numero sotto la pioggia, cappello e ombrello in mano, in Singin’ in the Rain. Gene Kelly ha portato nel cinema un tipo di danza maschile nuova: atletica, virile, popolare. Non l’eleganza aristocratica di Fred Astaire, ma un’energia muscolare, terra-terra, capace di parlare anche alla classe operaia da cui proveniva. Le sue coreografie erano dinamiche, spesso fuse con lo spazio urbano – scale, marciapiedi, palazzi – e anticipavano una concezione moderna e cinematografica della danza. Dietro l’apparente leggerezza dei suoi movimenti si nascondeva un rigore tecnico quasi scientifico. Kelly era perfezionista, pignolo fino all’ossessione. Ma era anche ...
Read More »Liliana Cosi: un compleanno tra grazia e grandezza
Oggi la ribalta del tempo si illumina per una stella che continua a brillare con forza e grazia: Liliana Cosi, étoile, maestra e icona di stile, celebra il suo compleanno. Danzatrice dal talento straordinario, capace di unire tecnica impeccabile e profonda spiritualità, Liliana ha trasformato ogni esibizione in una verità in movimento, ogni passo in un atto d’amore verso l’arte e verso la vita. Il suo nome è legato a pagine indimenticabili del balletto classico, ma anche ad una visione più alta: quella di una danza che parla al cuore, che eleva, che ispira. Fondatrice della Compagnia e della Scuola Liliana Cosi – Marinel Stefanescu, ha formato generazioni di giovani danzatori, trasmettendo non solo la disciplina e la perfezione del gesto, ma anche un senso profondo di missione artistica e umana. Oggi, mentre festeggiamo il suo compleanno, celebriamo anche tutto ciò che Liliana Cosi ha donato al mondo: la bellezza, la dedizione, il rigore, la disciplina, la perseveranza, la fede e quella luce rara che appartiene solo alle grandi étoile. Buon compleanno a Liliana Cosi da tutti noi del Giornale della danza: la sua impeccabile arte continua, senza tempo, nel cuore di chi ha avuto il privilegio di ammirarla sui ...
Read More »Auguri di buon compleanno al principal Friedemann Vogel
Nato a Stoccarda (1 agosto 1979), Vogel ha studiato alla John Cranko Schule e presso l’Académie de danse Princesse Grace di Monte Carlo. Nel settembre 1998, dopo aver vinto il Prix de Lausanne, ha fatto il suo debutto al Balletto di Stoccarda di cui è diventato primo ballerino nel 2002. Nel corso della sua carriera ha danzato come étoile-ospite con alcune della maggiori compagnie al mondo, tra cui il Teatro alla Scala, English National Ballet, Balletto Mariinskij, Balletto Bolshoi, National Ballet of China, Tokyo Ballet, Hong Kong Ballet, Ballets de Santiago del Cile, Finnish National Ballet, Staatsballett Berlin, Bayerisches Staatsballett, Teatro dell’Opera di Roma, Royal Swedish Ballet, Mikhailovsky Ballet, Wiener Staatesballett, Korea National Ballet e Béjart Ballet Lausanne. Ha danzato molti dei grandi ruoli maschili del repertorio, tra cui il fauno ne Il pomeriggio di un fauno di Jerome Robbins, Apollo nell’Apollon musagète e Diamanti in Jewels di George Balanchine, Albrecht nella Giselle di Patrice Bart e Yvette Chauvir, Solor ne La bayadère di Natalija Makarova, Colas ne La fille mal gardée di Frederick Ashton, James ne La Sylphide di Erik Bruhn e il poeta in quella di Michel Fokine, Rudolf nel Mayerling e Romeo nel Romeo e Giulietta di ...
Read More »Auguri di buon compleanno al talentuoso António Casalinho
Oggi compie gli anni António Casalinho, l’acclamato principal del Bayerisches Staatsballett, noto per la perfezione esecutiva, interpretativa e alla tecnica inappuntabile. Nato in Portogallo (Leiria, 14 giugno 2003), all’età di otto anni António Casalinho ha iniziato a studiare danza classica presso l’Annarella Sanchez International Conservatory of Ballet and Dance. Nella stagione 2021-2022, all’età di diciotto anni, entra a far parte del Bayerisches Staatsballett di Monaco di Baviera, dove debutta nel ruolo di Mercuzio in Romeo e Giulietta di John Cranko. Nel dicembre 2022 ha interpretato il ruolo di Ariel nella creazione di Alexei Ratmansky, Tchaikovsky Overtures. Il 1° gennaio 2023, il Direttore Laurent Hilaire lo ha promosso a Solista e il 29 novembre 2024, la sera del suo debutto nel ruolo di James ne La Sylphide di Pierre Lacotte da Filippo Taglioni lo ha elevato a “primo ballerino” della compagnia tedesca. Il repertorio del talentuoso António Casalinho comprende Franz nella produzione di Roland Petit di “Coppélia”, Demetrio e Puck in “Sogno di una notte di mezza estate” di John Neumeier, il Pas de Trois di “Emeralds” in “Jewels” di George Balanchine, Benjamin in “Cinderella” di Christopher Wheeldon, il passo a due dei contadini in “Giselle”, Benno nel “Lago dei cigni”, ...
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