RICEVIAMO e PUBBLICHIAMO: Circa tre anni fa, dopo le due serate di spettacolo, il Gala dei Premiati del Premio Positano e il “Pas des Dieux” del giorno dopo, con i miei collaboratori mi incontrai con il Sindaco Domenico Marrone e gli prospettai l’utilità di effettuare sulla Spiaggia Grande di Positano una sorta di “Festival della Danza”, strettamente collegato al Premio in quanto emblema della città. Non c’è bisogno di ricordare che Positano per tradizione è la Città della Danza. Oggi purtroppo passa come la città del Mith Festival. Da fare orrore a Massine ed a Nureyev ai quali noi ci richiamiamo. Come “brillante” risposta alla nostra richiesta, lo scorso anno fu ideato, in concorrenza e nello stesso periodo, appunto, il Myth Festival che non aveva la danza per vocazione ma un “pastiche” di eventi. Lo “sgarbo” alla danza è stato perpetrato nuovamente quest’anno. Stesso luogo, stessa scena, stesso periodo. Quarant’anni ed uno staff di prim’ordine, a sentire il Sindaco del tempo, sarebbero stati incapaci di promuove l’evento. E allora ci si rivolse a Ravello, molti più soldi ed uno staff ben pagato contro la gratuità riservata al nostro. Protestai allora e “J’accuse!” oggi. Si vuole fare un Festival di arte ...
Read More »Attualità
Il ‘700: la rivoluzione nel costume
Il secolo dei Lumi costituisce nella storia del costume un periodo di completa rivoluzione e segna un enorme distacco dai secoli precedenti. Con l’avvento dell’Illuminismo la danza comincia ad espandersi un po’ dovunque,spostandosi dalle corti nei luoghi di ritrovo pubblici. Al di là di questo radicale cambiamento, che pure rappresenta un’evoluzione di notevole importanza, ciò che per noi è interessante sottolineare è la “rivoluzione” nell’ambito del costume. Nel ‘600 e in parte ancora nel ‘700 i ballerini,uomini e donne che fossero,indossavano maschere,parrucche,scarpe col tacco e vesti poco pratiche e del tutto inadatte alla libertà di movimento. Le donne in particolare erano vincolate da bustini con stecche,corpetti, gonne lunghe e sopragonne,sorrette da pesanti paniers; gli uomini erano poco più liberi, costretti in rendigotes,appesantiti da passamanerie e ricami, con falde ai fianchi, irrobustiti da stecche di balena. La dimensione notevole dei costumi, oltre ad ostacolare la naturale movenza del ballerino, non consentiva di danzare insieme e, pertanto, il balletto si svolgeva a distanza obbligata. Il teorico per antonomasia di un’impellente necessità di rendere più comodi e adatti i costumi è Jean George Noverre, il quale, non solo asserisce che il balletto deve ritrarre le passioni, i costumi e gli usi del popolo, ...
Read More »La protagonista di Dirty Dancing torna alla ribalta col programma tv Dancing With The Stars
Ha fatto sognare milioni di persone con la sua dolcezza che diventava sensualità quando si lasciava andare ai suoi “balli proibiti”, Jennifer Grey alias Baby, torna al suo primo amore, la danza, partecipando al programma Dancing With The Stars. La Grey è reduce da un periodo molto difficile dovuto alla scoperta di un tumore, malattia che peraltro ha colpito anche l’attore Patrick Swayze, suo partner nel film, che però oggi è riuscita a sconfiggere, tanto da potersi permettere di calcare nuovamente le scene di un palcoscenico. L’attrice, racconta di aver scoperto il tumore al collo dopo un controllo medico fatto per problemi alla colonna vertebrale. “Il collo mi stava uccidendo e così ho detto a quelli dello show che sarei andata da un medico per capire se ero in grado di partecipare alla trasmissione”. Queste le dichiarazioni rilasciate dalla Grey che aggiunge inoltre di essersi resa conto di quanto la vita sia breve e quindi, pur avendo molta paura di salire nuovamente su un palcoscenico, ha voluto accettare comunque la sfida di rimettersi in gioco e danzare ancora una volta. Il Video www.youtube.com/watch?v=WpmILPAcRQo Alessandro Di Giacomo
Read More »Prima mondiale di Salves della CCN de Rillieux-la-Pape Compagnie Maguy Marin
Maguy Marin presenterà la sua nuova creazione Salves, alla Biennale de la Danse de Lyon. In collaborazione con Denis Mariotte e i sette interpreti, la pasionaria della danza, porterà in scena “des dangers aux promesses des grandes mutations”. Il nuovo cantiere di creazione ha trasformato i danzatori in guardiani e contrabbandieri del tempo per dimostrare che senza passato nè memoria non si potrebbe considerare possibile un futuro. Tutta l’opera di Maguy Marin nasce da una pulsione vitale e anche qui incontriamo la necessità di “faire surgir ces forces diagonales résistantes, sources de moments inestimables qui survivent à l’oubli, ces voix qui, du fond des temps, nous font signe”. La nuova creazione esplora le paure contemporanee che ci rendono impotenti, tristi e esausti cercando un modo per fuggire il pessimismo e l’ambiente che le genera. Maguy Marin porterà la sua profonda e poetica visione ripensando a ciò che l’ha entusiasmata in Turba (creazione del 2007) ispirata al De rerum natura del filosofo e poeta latino Tito Lucrezio Caro. Turba, che in latino significa “moltitudine disordinata di gente”, riflette sulla Natura non come somma infinita di elementi, ma piuttosto come una potenza legata alla diversità di ogni sua parte: “L’insieme delle cose ...
Read More »La compagnia del Nederlands Dans Theater II apre la rassegna “Tersicore” all’Auditorium Conciliazione
Mercoledì 29 settembre 2010, alle ore 20.30, l’Auditorium Conciliazione ospita le giovani e brillanti promesse della danza internazionale della compagnia Nederlands Dans Theater II, presentando quattro coreografie, di cui due in prima italiana. Lo spettacolo di alta qualità tecnica e scenica inaugura la quinta edizione di “Tersicore. Nuovi spazi per la danza”, la rassegna realizzata dall’Associazione Amici dell’Auditorium Conciliazione. Il cartellone della serata all’insegna della pura arte della danza e del balletto, vista l’interpretazione di ballerini che si sono formati con un metodo improntato sul sacrificio e l’arduo impegno, rispettando sempre i canoni del balletto classico, presenta quattro coreografie: Sleepless di Jiří Kyliánriguarda, una riflessione sul rapporto tra il movimento nello spazio, gli oggetti, ed i moti dell’anima, un’indagine sui sentimenti reali. Déjà vu di Hans van Manen, in prima italiana, un delizioso e originalissimo passo a due danzato sulla musica di Fratres (1980), di Arvo Pärt, che lascia molto spazio all’improvvisazione. Solo, sempre in prima italiana, un assolo esplosivo, impetuoso e coinvolgente, interpretato da tre ballerini, che rappresenta la perfetta immagine di un uomo in un confronto continuo con il mondo esterno. Minus 16 di Ohad Naharin, una sorta di patchwork che mette in scena un’entusiasmante compilation musicale di ...
Read More »“Don Chisciotte” all’Het Nationale Ballet di Amsterdam
Dall’11 al 22 settembre l’Het Nationale Ballet di Amsterdam metterà in scena Don Chisciotte, dall’originale di Marius Petipa ed Alexandre Gorsky con adattamenti di Alexei Ratmansky, su musiche di Ludwig Minkus eseguite dalla Holland Symphonia Orchestra diretta da Kevin Rhodes. Il balletto, basato sul famoso romanzo di Miguel de Cervantes, Don Quijote de la Mancha, narra del tentativo infruttuoso di un uomo molto ricco, Gamache, di sposare la bella Kitri, che invece si innamora di Basilio, un giovanotto del villaggio. La storia fu adattata al balletto per la prima volta nel 1740 da Franz Hilverding a Vienna. Un’altra versione fu montata all’Opéra di Parigi nel 1743 con il titolo di Don Quichotte chez la Duchesse, su musiche di Joseph Boismortier. Nel 1768 Jean Georges Noverre ne montò un’altra versione su musica di Joseph Starzrin, molto simile a quella di Hilverding. Ci fu anche un adattamento di Angelo Tarchi er La Scala di Milano 1783 e un’altra versione in due atti creata da Charles Didelot a San Pietroburgo nel 1808. L’anno successivo James Harvey d’Egville montò una diversa versione per l’Her Majesty’s Theatre di Londra e successivamente Paolo Taglioni ne creò un’ulteriore versione per l’Opera di Stato di Berlino nel 1839, ...
Read More »Ammutinamenti – Festival di Danza Urbana e d’Autore
È iniziata il giorno 4 settembre a Ravenna, e proseguirà fino al 19 dello stesso mese, la dodicesima edizione di Ammutinamenti– Festival di Danza Urbana e d’Autore, un evento a cura dell’Associazione Cantieri sotto la direzione artistica di Monica Francia e Selina Bassini. Nonostante siano già trascorsi 12 anni dalla prima edizione di Ammutinamenti, gli organizzatori sentono ancora forte la voglia di rappresentare la contemporaneità della danza d’autore, rivolgendosi a quanti praticano questa preziosa ricerca espressiva sul corpo, sul ritmo, sul movimento e sulla scrittura scenica del gesto. Vastissimo il programma di questo festival che ha avuto inizio con la sezione Darsena Dance Raids. Rivolgendo uno sguardo alla danza internazionale, ci saranno ancora Assaggi di danza d’autore a scuola, ovvero la danza che si introduce nelle scuole di Ravenna con saggi di danza d’autore offerti da importanti compagnie nazionali, oppure Danza in vetrina, in cui le vetrine del centro di Ravenna ospitano strani articoli in movimento. Ci sarà inoltre l’Extradance, che consiste nella presentazione di spettacoli e libri sulla danza che si terranno in vari luoghi della città, e poi ancora la Video Dance una sezione in cui alcuni tra i più interessanti autori della scena internazionale sperimentano in video ...
Read More »Claudio Malangone: “la danza attraverso il controllo del movimento nel tempo e nello spazio genera armonia”
Claudio Malangone, direttore della compagnia Borderline Danza, il significato di questo nome… Borderline come tentativo di modificare continuamente quella linea di confine tra il teatro, la danza, le arti visive. Il concetto borderline è alla base della mia continua ricerca artistica. Tu sei uno psichiatra, secondo te la danza è anch’essa un confine sottile fra vari stati della coscienza? La danza attraverso il controllo del movimento nel tempo e nello spazio genera armonia (non so se così ho risposto, ma è quanto sento quando danzo). Hai lavorato con Carolyn Carlson, Beatrice Libonati, Matilde Monnier, Birgit Cullberg, Nina Watt, Doris Rudko, Alice Condodina, Simona Bucci, Andrè Peck, Roberta Garrison e soprattutto con Susanne Linke, credi di averne assimilato lo stile? Più che averne assimilato lo stile (che è qualcosa di personale e difficilmente riproducibile da altri), ho imparato un metodo più analitico di pensare al e con il corpo. La mia linea di pensiero mi piace (in maniera ardua) considerarla in sintonia con questi autori, grandi, da te citati. Per l’appunto Susanne Linke (con la quale ho lavorato come danzatore per un certo periodo di tempo), la cui influenza ha senza dubbio cambiato il mio modo di pensare e praticare la ...
Read More »Al Museo di Arte Contemporanea di Lyon la TBDCompany omaggia Trisha Brown
Trisha Brown ha iniziato la sua carriera nel fermento della danza postmoderna degli anni Sessanta. È arrivata a essere conosciuta anche come prolifica visual artist e le sue opere sono state esposte in gallerie e musei di tutto il mondo. Il Museo di Arte Contemporanea di Lyon offrirà una mappa di più di tre decadi di opere e video a partire dalle sue prime performance. Qui, infatti, il 9 e l’11 settembre, la TBDCompany presenterà alcuni Early Works. Il primo e più importante lavoro sarà Planes, del 1968, che include un video di Jud Yalkut e la soundtrack di Simone Forti, seguiranno poi Leaning Duets, Falling Duets, Figure Eight, Spanish Dance e Accumulation all’interno del museo e Spiral e Raft Piece negli spazi esterni. L’exhibition acts nasce in accordo con la Biennale de la Danse (9/9-3/10) che ospiterà inoltre la Trisha Brown Nights il 14 e il 15 di settembre (Transbordeur, ore 20.30). Il progetto è organizzato in cooperazione con il Walker Art Center of Minneapolis che già nel 2008 ha promosso The Year of Trisha, una fusione senza soluzione di continuità fra la sua dimensione di artista visuale e di coreografa, un anno di eventi che ha portato il ...
Read More »Il Vancouver City Dance Theatre presenta “Dali Universe”
Un artista non é colui che è ispirato, ma colui che ispira gli altri. (Salvador Domingo Felipe Jacinto Dalì) Il 16 settembre al Vancouver Playhouse Theatre la nuova compagnia Vancouver City Dance Theatre diretta da Roberta Baseggio ed Enrico Sorrentino inaugurerà la sua prima stagione artistica con Dali Universe, una produzione originalissima di ambientazione surrealista ispirata all’opera di Salvador Dalì. La compagnia è formata dai principal dancers del National Ballet of Canada Sonia Rodriguez e Piotr Stanczyk e da un cast di attori e danzatori provenienti da ogni parte del mondo. Roberta Baseggio, direttore artistico della compagnia, ha una vasta formazione e, prima di trasferirsi in Canada, ha danzato con molte compagnie in Italia, fra cui la e Filarmonica di Verona, il Teatro dell’Opera di Roma ed il Comunale di Firenze. Vancouver, secondo le sue stesse parole, ha un grande potenziale ed è un luogo ideale per una compagnia che unisce balletto di repertorio e danza contemporanea in una struttura artistica completamente innovativa basata sull’ausilio della nuova tecnologia digitale. Lo spettacolo infatti include anche strumenti multimediali di allestimento scenico. I costumi e le scenografie sono firmati rispettivamente da Carmela Lacerrenza e Italo Grassi, il disegno luci da Itai Erdal. Si ...
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