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Michail Baryšnikov e il suo rapporto con il cinema

Michail Baryšnikov non è soltanto uno dei più grandi ballerini della storia; è un artista che ha saputo portare la grazia e la disciplina della danza classica oltre i confini del teatro, trasformandola in linguaggio cinematografico. Con una carriera che spazia dal palcoscenico al grande schermo, dalla televisione alle installazioni contemporanee, Baryšnikov ha lasciato un’impronta indelebile anche nella settima arte. Due vite, una svolta (The Turning Point – 1977): Nel suo primo ruolo cinematografico, Baryšnikov interpreta Yuri, un giovane ballerino dalla tecnica impeccabile e dal fascino indiscutibile. Il film, diretto da Herbert Ross, ruota attorno alle vite parallele di due donne divise tra carriera e famiglia. La sua performance gli vale una candidatura all’Oscar come miglior attore non protagonista: un risultato eccezionale per un esordiente e per un artista che non proviene dal cinema. Il sole a mezzanotte (White Nights – 1985): In questo thriller a sfondo politico ambientato durante la Guerra Fredda, Baryšnikov interpreta un ballerino russo in esilio che si ritrova intrappolato di nuovo nell’URSS. Accanto a lui, il grande Gregory Hines. I due creano una sinergia coreografica che fonde danza classica e tip tap, rendendo le sequenze visive potenti e cariche di significato. La danza qui diventa ...

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OnDance 2025 dal 3 al 7 settembre 2025, Milano si trasforma in un palcoscenico a cielo aperto

Dal 3 al 7 settembre 2025, Milano si trasforma di nuovo in un immenso palcoscenico a cielo aperto per OnDance, l’ottava edizione della grande festa della danza ideata e diretta da Roberto Bolle. Per una settimana la città sarà animata, dal mattino fino a notte, da appuntamenti imperdibili dedicati a tutte le forme di danza, in un clima gioioso e coinvolgente che, come sempre, promette di regalare al pubblico un’esperienza indimenticabile. Dopo il successo delle edizioni precedenti, OnDance è ormai un appuntamento cult, atteso da migliaia di appassionati che ogni anno si riversano nelle strade di Milano per celebrare insieme l’arte del ballo. Tema di OnDance 2025 – inserita nel palinsesto dell’Olimpiade Culturale di Milano – Cortina 2026 – è il profondo e affascinante legame tra danza e sport: due universi che condividono passione, disciplina, forza e bellezza del movimento. Attraverso spettacoli, incontri, masterclass e performance urbane, OnDance mette in scena un dialogo unico tra atleti e danzatori, celebrando il corpo come strumento espressivo, tecnico e poetico. Un viaggio inedito tra gesto atletico e arte coreografica, dove la preparazione fisica incontra l’anima dell’espressione artistica. «Siamo arrivati all’ottava edizione di OnDance e non potrei esserne più felice e orgoglioso», dichiara Roberto Bolle. «Ogni anno l’entusiasmo ...

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Il coreografo Dimitris Papaioannou “allo specchio”

Il balletto classico preferito? Nessuno. Il balletto contemporaneo prediletto? 1980 di Pina Bausch. Il Teatro del cuore? Théâtre de la Ville di Parigi. Un romanzo da trasformare in balletto? Autobiografia del Rosso di Anne Carson. Mentre un film da cui ricavare uno spettacolo di balletto? Teorema di Pier Paolo Pasolini. Il costume di scena indossato che hai preferito? Abito nero (Materia Prima). Quale colore associ alla danza? Colore della pelle. Che profumo ha la danza? Sudore. La musica più bella scritta per balletto? Qualunque di Čajkovskij. Il film di danza irrinunciabile? Saturday Night Live. Due miti della danza del passato, uomo e donna? Vaslav Nijinsky e Pina Bausch. Il tuo “passo di danza” preferito? Non ne conosco nessuno. Chi ti sarebbe piaciuto essere nella vita tra i ruoli del grande repertorio classico? Qualsiasi ruolo maschile con i collant da danza. Chi è stato il genio per eccellenza nell’arte coreografica? William Forsythe. Tornando indietro, se incontrassi Tersicore, cosa le diresti? Grazie ragazza! Tre parole per descrivere la disciplina della danza? Provare – Fallire – Ripetere. Come ti vedi oggi allo specchio? Più vecchio. Michele Olivieri Foto di Julian Mommert www.giornaledelladanza.com © Riproduzione riservata

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La Collezione Nureyev al “Centre national du costume et de la scène”

Il Centre national du costume et de la scène in Francia ospita dal 2020 una mostra permanente dedicata a Rudolf Nureyev, uno dei più grandi ballerini del XX secolo. La Collezione, che svela aspetti della vita personale e professionale di un artista che ha raggiunto un’eccezionale carriera internazionale, è presentata da un’interpretazione teatrale creata dallo scenografo e caro amico di Nureyev, Ezio Frigerio, assistito da Giuliano Spinelli. Questo omaggio alla memoria dell’artista è stato reso possibile grazie alla collezione di oggetti donati dalla Fondazione Rudolf Nureyev nel 2008 e per onorare la richiesta dell’artista di vedere il suo nome vivere sotto forma di un museo o di una galleria d’arte. Una collezione di circa cento oggetti tra cui mobili, strumenti musicali, opere d’arte, stampe, sculture, costumi indossati sul palco e fuori, fotografie e film svelano la vita artistica di Rudolf Nureyev e la sua estetica unica. Due volte all’anno, gli oggetti esposti vengono scambiati con altri della collezione, consentendo ai visitatori di scoprire nuove opere della Collezione Nureyev. Fondata come The Ballet Promotion Foundation, Rudolf Nureyev creò la sua Fondazione nel 1975. Inizialmente istituita con lo scopo di aiutare la sua famiglia rimasta in URSS, la Fondazione avrebbe anche distribuito ...

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I cigni di Matthew Bourne compiono 30 anni

I cigni di Matthew Bourne compiono 30 anni era il 9 novembre del 1995 quando al Sadler’s Wells Theatre di Londra debuttava Swan Lake di Matthew Bourne. Per l’occasione il balletto ripartirà con una lunga tournée, anche italiana. La rilettura di Matthew Bourne, pur rimanendo fedele alle musiche di Tchaikovsky, trasforma il balletto in una vera e propria pièce teatrale che fonde sul palcoscenico danza, stile, ironia, spettacolo, sarcasmo e passione per creare un potente Lago dei cigni dei nostri tempi. La versione di Bourne è nota soprattutto per la sostituzione delle eteree figure femminili con un ensemble tutto maschile che presenta, al posto della fragile Odette, un Cigno maschio sensuale, forte e misterioso. Da qui il grande scalpore suscitato dalla lettura omossessuale dell’amore tra il Principe e il Cigno e dalla messa in scena delle dinamiche di una Corte che ricorda in molti aspetti quella anglosassone dei Windsor. Ma, al di là della trasgressione, è lo stesso Bourne a spiegare il senso di questa scelta: “L’idea di un cigno maschio ha per me un senso perfetto” – afferma Bourne – “la forza, la bellezza, l’enorme apertura alare di queste creature mi induce più facilmente a pensare alla muscolatura maschile ...

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Barbie Ballerina omaggio a Maria Tallchief con “L’Uccello di fuoco”

Barbie lancia una nuova bambola Barbie Inspiring Women creata per onorare Maria Tallchief. La linea Barbie Inspiring Women di Mattel celebra le donne pioniere della storia, catturandone la somiglianza in dettagli sorprendenti. Lo sviluppo della Barbie Maria Tallchief è stato guidato dalla figlia, la Dott. ssa Elise Paschen:  “Sono entusiasta che mia madre, Maria Tallchief, riceva una bambola Barbie Inspiring Women in suo onore. Mi ha incoraggiata a perseguire i miei sogni di poetessa e mi rende felice che la sua storia possa ispirare altre ragazze a scoprire e perseguire le loro passioni. C’è un valore immenso nell’onorare la propria eredità e al contempo abbattere le barriere attraverso il potere dell’autoespressione artistica, che sia attraverso la danza, la scrittura o un’altra passione, e spero che questa bambola infonda quel potere in tutti”. L’aspetto della bambola Barbie rispecchia il costume Firebird di Tallchief, un’esibizione rivoluzionaria che la presentò come una delle ballerine più impressionanti di tutti i tempi. Igor Stravinsky commissionò inizialmente Firebird per i famosi Ballets Russes nel 1910. Balanchine lo adattò per il palcoscenico di New York con nuove coreografie, scene e costumi dell’artista russo Marc Chagall. Il critico di danza del New York Times John Martin scrisse di ...

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Tutto pronto per la 19edizione di Danzainfiera 2025

Tutto pronto per la 19edizione di Danzainfiera prevista quest’anno dal 21 al 23 febbraio come sempre alla Fortezza da Basso di Firenze. Il claim scelto è DANCE BEYOND: una dichiarazione di indipendenza da ogni stereotipo. La ricchezza di espressioni di Danzainfiera risiede proprio nella doppia anima che l’ha resa punto di riferimento per le aziende di settore, ma al tempo stesso luogo annuale di incontro per chi di danza vive o sogna di vivere. Protagoniste da una parte le aziende e i brand di punta dell’abbigliamento, accessori e attrezzature per il mondo della danza; dall’altra palcoscenico per i tantissimi giovani che aspirano a diventare celebri attraverso un’audizione o un provino. I numeri di questa edizione, la 19 esima, sono imponenti: circa 7.500 presenze di ballerini sui palchi e nelle aule, più di 270 eventi tra lezioni, audizioni e stage, 16 talk alla UniCredit Area Meeting, 21 eventi sui palchi tra rassegne, contest, concorsi e gare, 16.387 posti in aula per seguire lezioni, stage, workshop, master, audizioni, 80 aziende in area Commerciale, 60 scuole in area formazione & spettacolo per un totale di 150 espositori di cui 47 dall’estero.   LA NOVITÀ: CALIMALA Tra le novità di questa edizione il bando e ...

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Reportage dal “Prix de Lausanne” 2025

La 53a edizione del concorso internazionale di danza iniziata lunedì 3 febbraio al Beaulieu Lausanne, ha visto quest’anno 85 giovani ballerini di 23 nazionalità diverse prendere parte alla celebre competizione svizzera che nel tempo ha lanciato nel firmamento mondiale tanti giovani divenuti grandi stelle, basti pensare ad Alessandra Ferri, Carlos Acosta, Friedemann Vogel, Michel Gascard, Jean-Christophe Maillot, Miyako Yoshida, José Carlos Martinez, Benjamin Millepied, Miyako Yoshida, Marcelo Gomes, Sergej Polunin, Alina Cojocaru, Maria Kochetkova, Steven McRae, Madoka Sugai, Shale Wagman, Marco Masciari, Darcey Bussell, Matthew Golding, Hannah O’Neill, Sae Eun Park e moltissimi altri. La finale di sabato 8 febbraio 2025 ha incoronato nove vincitori tra cui in primis la medaglia d’oro assegnata meritatamente al sedicenne sud-coreano Youn Jae Park, in particolare per la sua sorprendente esibizione nella variazione classica tratta da “Flammes de Paris” (mentre per il contemporaneo ha presentato “Rain”). Youn Jae Park ha ottenuto inoltre una borsa di studio per “il miglior talento” dalla “Fondazione Rudolf Nureyev” da sempre al fianco dei giovani attraverso la partnership con il “Prix de Lausanne”. Le borse di studio sono state così distribuite dalla giuria: “Fondation Caris” a Youn Jae Park; “Jeune Espoir” ad Eric Poor (variazione classica “Delibes Suite”, esibizione contemporanea ...

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Nuove nomine al Balletto dell’Opéra di Parigi

  Annunciate oggi le nuove promozioni conferite dal Direttore Generale Alexander Neef all’interno del Balletto dell’Opéra di Parigi con due Premières Danseuses, un Premier Danseur e cinqueSujets su proposta del Direttore della Danza José Martinez. Al grado di Prima Ballerina salgono Marine Ganio e Hohyun Kang. Al grado di Primo Ballerino Andrea Sarri. Al grado di Sujets femminili Elizabeth Partington e Luna Pettinata. Al grado di Sujets maschili Mathieu Contat, Lorenzo Lelli, Mario Rubio. Tali nomine, con effetto dal 1° gennaio 2025, avvengono nel quadro dell’articolo 9 del Titolo IV dell’appendice “Personale artistico” del Contratto collettivo dell’Opéra Nazionale di Parigi, e più in particolare secondo le modalità di promozione previste dall’accordo sperimentale del 9 gennaio 2025 relativo alla promozione interna degli Artisti di danza classica al grado di “Sujets” e al grado di “Primo ballerino”. Questo accordo sperimentale, definito dal management in stretta collaborazione con i rappresentanti dei ballerini, prevede la promozione interna al grado di Primi Ballerini, Primo Ballerino e Sujets che si svolgeranno per designazione (fuori concorso) nella stagione 24/25.   Michele Olivieri   Foto: Hohyun Kang © Yonathan Kellerman OnP www.giornaledelladanza.com

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Svetlana Zakharova alla guida dell’Accademia Statale di Coreografia di Mosca

Svetlana Zakharova è stata nominata rettore ad interim dell’Accademia Statale di Coreografia di Mosca nota come “Accademia di Balletto del Bolshoi”, una delle istituzioni coreutiche più antiche del mondo, affiliata al “Balletto del Bolshoi”. Svetlana Zakharova sostituisce Marina Leonova (ex solista del Bolshoi) che ha diretto l’Accademia per oltre vent’anni, dopo le dimissioni di Sofia Golovkina (già prima ballerina del Bolshoi) che aveva guidato la scuola per quarantuno anni. Zakharova è la prima non moscovita a dirigere una scuola di Mosca in settantacinque anni. L’Accademia fu istituita a San Pietroburgo nel 1757 come succursale dell’Università di Mosca dal conte Ivan Šuvalov su ordine di Elisabetta I di Russia e divenne autonoma nel 1763 durante il regno di Caterina la Grande. Svetlana Zakharova ha studiato presso l’Istituto Coreografico di Kiev (classe di Valeria Sulegina). Ha continuato la sua formazione all’Accademia Vaganova di San Pietroburgo dove è stata ammessa direttamente alla terza classe, quella del diploma (diretta da Elena Evteyeva). Nel 1996 entra a far parte del Balletto del Teatro Mariinskij di San Pietroburgo e l’anno seguente viene nominata prima ballerina. Il suo ampio repertorio in questo teatro include i ruoli principali dei seguenti balletti, tra i tanti: “La Bella Addormentata”, “La ...

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