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Storia e Cultura

Manuel Legris, il nuovo Direttore del Corpo di Ballo del Teatro alla Scala

Manuel Legris, dallo scorso dicembre, è il nuovo Direttore del Corpo di Ballo del Teatro alla Scala, succedendo a Frédéric Olivieri. Il talentuoso artista vanta un’intensa carriera da ballerino e da direttore artistico. Nato a Parigi nel 1964, ha studiato alla Scuola di Danza dell’Opéra ed è entrato nel Corpo di Ballo del Teatro nel 1980. Nel 1986 è nominato étoile da Rudolf Nureyev, all’epoca Direttore del Balletto dell’Opéra. Ha interpretato tutti i grandi ruoli del repertorio classico e di quello moderno. Legris porta in dote alla Scala una profonda esperienza, intelligenza, tecnica, classe e cultura del mondo della danza. Ha dalla sua ben 23 anni di presenza sulle scene dell’Opéra di Parigi e siamo già certi che non deluderà gli addetti ai lavori. Del resto Legris aveva avuto modo di mettere in luce le proprie capacità già come direttore alla Staatsoper di Vienna. Proprio qui era stato chiamato nel 2010 da Dominique Meyer che adesso, nuovo sovrintendete a Milano, lo ha voluto alla Scala. Manuel Legris è un vero e proprio enfant prodige: nel 1976, all’età di undici anni, è ammesso alla Scuola di Danza dell’Opera di Parigi Entra nel corpo di ballo a sedici anni nel 1980. Nel 1981 è ...

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Nicoletta Manni la stella del Teatro alla Scala

Nicoletta Manni è tra le etoile più brillanti nel firmamento della danza classica, prima ballerina del Teatro alla Scala dal 2014. E’ considerata la ballerina italiana più nota della sua generazione grazie anche ai migliaia di follower su Instagram. Nicoletta nasce il 28 agosto 1991 a Galatina, ed inizia la danza a soli due anni a mezzo a Copertino nella scuola diretta dalla madre. La madre di Nicoletta infonde infatti alla figlia il culto della danza, avendo due scuole di danza, una in provincia di Lecce e l’altra in provincia di Brindisi. Nicoletta a soli 11 anni supera con il massimo dei voti gli esami della Royal Academy of Dance, e a 13 anni viene ammessa alla scuola di ballo dell’ Accademia Teatro alla Scala di Milano, dove si diploma nel 2009. Nicoletta Manni a soli 17 anni è ingaggiata dallo Staatsballett di Berlino Qui resta fino al dicembre 2012 danzando in pezzi classici e contemporanei. Nel 2013, su invito del direttore Makhar Vaziev, partecipa alle audizioni per il Corpo di Ballo del Teatro alla Scala e si classifica al primo posto. Debutta ben presto in importanti ruoli quali Myrtha, Giselle, Odette/Odile nel Lago dei Cigni. Nell’aprile 2014, a soli ...

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Don Lurio, l’indimenticabile signor Dadaumpa delle gemelle Kessler

Don Lurio, nome d’arte di Donald Benjamin Lurio, è stato tra i più grandi ballerini, coreografi, conduttori e cantanti. Un grande artista a 360 gradi. Nacque a New York nel 1933. Nel 1957 esordisce nella tv italiana nello show Crociera d’estate. Oltre alle sue doti di ballerino, deve soprattutto la sua popolarità alle indimenticabili apparizioni vicino alle altissime gemelle Kessler. Ha lavorato in numerose trasmissioni: Canzonissima, Giardino d’inverno,  Studio Uno,  Sabato sera – Hai visto mai? – Formula due – Chi? – Pronto chi gioca?, solo per citarne alcune. Nel 1992 è stato ospite di Partita doppia,  mentre tra le sue apparizioni più recenti si annovera quella dello studio di “Quelli che il calcio“. Ha recitato anche in “Pugni, pupe e marinai”, nel 1961, con Ugo Tognazzi. Don Lurio: il popolarissimo ballerino della tv italiana Di origine italiana, Don Lurio iniziò a studiare danza a Brodway con Bob Fosse e Jack Cole. Don Lurio era alto circa 160 cm ed aveva una corporatura molto esile, tipica di un ballerino classico. In Europa approdò con il suo tour in Francia con Roland Petit, a Parigi allestì le coreografie di Appuntamento mancato di Francoise Sagan. Già in Francia era considerato un punto di riferimento per ...

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Bob Fosse, il coreografo dallo stile inconfondibile

Regista, coreografo, stella della danza moderna. Bob Fosse è universalmente considerato uno dei più importanti fautori dello stile jazz, caratterizzato da movimenti piccoli e stilizzati, le ginocchia in dentro, le spalle arrotondate. Spesso per le sue coreografie Fosse utilizza cappelli, bastoni e sedie. Molta influenza ha su di lui Fred Astaire, del quale diviene grande ammiratore. Grazie a questo suo stile di danza energico e vitale era considerato una leggenda vivente di Broadway, anche prima della sua morte, avvenuta nel 1987 a causa di un infarto, e molti tra i più grandi artisti attuali si ispirano al suo stile per le loro coreografie. Bob Fosse cambia per sempre il modo in cui il pubblico vede la danza sul palcoscenico e nell’industria cinematografica alla fine del XX secolo Visionario, intenso e incredibilmente guidato, Bob Fosse è un artista il cui lavoro è sempre provocatorio, divertente e abbastanza diverso da qualsiasi cosa mai vista prima. Le sue danze sono sessuali, fisicamente impegnative anche per i ballerini più addestrati, piene di gioioso umorismo e tetro cinismo. Attraverso i suoi film rivoluziona la presentazione della danza sullo schermo e apre la strada a un’intera generazione di registi di film e video, mostrando la danza ...

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Isadora Duncan

Isadora Duncan, la fondatrice della danza moderna che morì strangolata da una sciarpa

Cosa rende un essere umano alla stregua di un mito? Sicuramente una vita straordinaria che, se unita ad una fine tragica, non fa che accrescere l’oblio al di là della morte. Ed Isadora Duncan può essere considerata una figura davvero leggendaria. E’ l’artefice di una radicale rottura nei confronti della danza accademica e tra le prime interpreti della danza moderna. Abolisce nei propri spettacoli le scarpette da punta, che considera innaturali, danzando a piedi nudi, e gli artificiosi costumi indossati dalle ballerine del XIX secolo, come il tutù, preferendo indossare abiti semplici e leggeri, che ricordano il peplo dell’antica Grecia. Scelte davvero di rottura per l’epoca, che si coniugano con l’esigenza di favorire la libertà e l’espressività dei movimenti. Isadora Duncan: una vita sempre al limite Angela Isadora Duncan nasce a San Francisco il 27 maggio del 1877. Il padre abbandona la famiglia quando ha soltanto tre anni. La Dunkan trascorre gli anni dell’infanzia tra le note dei brani di musica classica, suonati dalla madre, insegnante di pianoforte. E’ educata fin da piccola allo spirito di libertà e d’indipendenza. Isadora Duncan ha un’esistenza movimentata, trascorsa in gran parte in Europa, alternando i successi artistici a delusioni personali ed eventi luttuosi, tra ...

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Anna Pavlova: la prima interprete struggente de “La morte del Cigno”

“La morte del cigno”, l’ assolo coreografico di Michel Fokine, fu composto nel 1901 appositamente per la straordinaria Anna Pavlova e messo in scena per la prima volta nel 1907 a San Pietroburgo. La Pavlova riuscì attraverso la danza ad esprimere anche le più sottili sfumature dell’animo e a trasfigurare il proprio corpo nell’immagine del cigno sofferente. Nessuna ballerina fu mai in grado di eguagliare la maestria con la quale la Pavlova interpretò questo, ma anche gli altri balletti di Fokine nei quali seppe conciliare tradizione e avanguardia. Tra il cigno morente e la Pavlova si stabilì una vera e propria identificazione, sia nell’immaginario collettivo che nella poetica personale della ballerina. Si dice infatti che nel parco della sua villa di Londra, la Pavlova accudisse un cigno a cui era affezionata e del quale studiava attentamente tutte le movenze per poterle riprodurre al meglio sulla scena. Da allora questa coreografia e la grande etoile mondiale hanno influenzato le moderne interpretazioni  anche non fedeli alla trama originale. La Pavlova fu una delle ballerine più famose degli inizi del XX secolo. Anna Pavlova divenne celebre per la sua grande leggerezza e la grazia delle sue interpretazioni Nata a San Pietroburgo nel 1881 da ...

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Fred Astaire e Ginger Rogers: la celebre coppia della commedia americana

Lui: “Di tanto in tanto, improvvisamente mi ritrovo a ballare, e non so come questo avvenga…” Lei: “Dev’essere una specie di malattia…” L’intenso dialogo di “Cappello a cilindro” nel 1935 sancisce Fred Astaire e G¡nger Rogers tra le più celebri coppie della commedia americana mai esistite. Il mitico Fred Astaire, il re del musical con il cappello a cilindro, che insieme a Ginger Rogers, la bionda e vivace ballerina, interpretarono ben dieci film. Pellicole che grazie alla tecnica perfetta e all’originalità ebbero grande successo facendoli  diventare dei miti della storia del cinema. Fred Astaire e Gingers Rogers: una coppia che ci ha fatto sognare Uno dei loro grandi successi è “Carioca” (1933) di  Thornton Freeland dove i due  ballano e recitano insieme per la prima volta. E vediamo Fred Astaire che veste il frac. Ha ancora in testa il cappello a cilindro e nella mano il bastone di cui si serve per le sue più sfrenate esibizioni coreografiche. Altro film con Ginger Rogers particolarmente riuscito è “Roberta” (1935) di William A. Seiter, incentrato sull’amore tra una principessa russa (Irene Dunne), diventata grazie alla rivoluzione disegnatrice di moda a Parigi, ed il suo padrone americano (Randolph Scott). Una commedia  poco interessante resa vivace dalla esuberante coppia danzante, vera ...

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Lo Schiaccianoci e la sua storia: il balletto cult di Natale

Lo Schiaccianoci di Petr Ilic Cajkovskij è una delle composizioni più eseguite nel periodo delle festività di Natale. Non a caso innumerevoli sono state le trasposizioni teatrali e cinematografiche di questo famoso balletto. Ma qual è la vera storia dell’opera Lo Schiaccianoci? Scopriamola insieme. Lo Schiaccianoci e la sua storia  E’ considerato tra i maggiori capolavori del balletto dell’Ottocento, testamento artistico di Marius Petipa. Tuttavia dell’originale storia de Lo Schiaccianoci rimane più che altro l’intreccio della vicenda. Petipa infatti decise di adattare la storia per il libretto utilizzando come base anche Il Racconto dello Schiaccianoci di Alexandre Dumas. La versione più poetica della storia di Hoffmann, in quanto stemperava gli elementi più inquietanti del racconto rendendo il tutto una deliziosa favola. Petipa aveva dunque trovato la giusta formula affinché il racconto di Dumas divenisse uno spettacolo di grande incanto. Elaborava un libretto in cui la vicenda rimaneva in secondo piano rispetto all’atmosfera fiabesca del Natale nella quale esaltare i sentimenti d’amore e gioia nostalgica. Per completare il progetto Petipa si rivolse a Petr Ilic Cajkovskij.  Tuttavia non sfuggiva a Petipa la raffinatezza timbrica e la suggestione ritmica del grande musicista ed infatti il secondo balletto, La bella addormentata, si rivelò un trionfo e convinse il musicista a tentare ...

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Teatro alla Scala storia dell’iconica istituzione milanese

Sta per andare in scena la prima di “A riveder le stelle” con l’orchestra, in platea, diretta da Riccardo Chailly. Per l’occasione vogliamo ripercorrere la storia del Teatro alla Scala di Milano che, proprio oggi, ospiterà i ballerini con assoli e balletti classici, tra loro Roberto Bolle e Nicoletta Manni. Per un 7 dicembre che non dimenticheremo. Saranno Rai 1, Radio3 e Raiplay a trasmettere A riveder le stelle, lunedì 7 dicembre a partire dalle ore 17, per quasi tre ore di programma, registrato nei giorni scorsi ovviamente senza pubblico. Ventiquattro i cantanti tra i maggiori del nostro tempo che, in arrivo da tutto il mondo con permessi speciali, hanno accettato l’invito. Ma non sarà un semplice Gala d’opera bensì uno spettacolo drammaturgico ideato dal regista Davide Livermore, con scene operistiche di Verdi, Donizetti, Rossini, Cilea, Giordano, Puccini, ma anche Bizet, Massenet, Wagner, scandite da testi di poesia e prosa interpretati da noti attori, inclusi alcuni estratti di balletto. Il Teatro alla Scala: storia dell’istituzione che nacque sulle ceneri del Teatro Ducale nel 1776 per volontà dell’Imperatrice Maria Teresa d’Austria La Scala nacque in seguito ad un incendio. Il nome deriva dal luogo sul quale il teatro fu edificato, su progetto dell’architetto neoclassico Giuseppe Piermarini. Il ...

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Luciana Savignano una stella nella storia tra balletto e danza contemporanea

L’étoile di fama mondiale e bellezza particolarissima. Luciana Savignano è la musa che ha ammaliato coreografi come Béjart, Mario Pistoni, Paolo Bortoluzzi, Roland Petit, Micha van Hoecke, solo per citarne alcuni. Considerata una stella pari a ballerini come Carla Fracci e Rudolf Nureyev, applaudita dalla critica europea, esaltata dalla nota critica di balletto e danza italiana Vittoria Ottolenghi. La Savignano si è imposta nel panorama mondiale della danza d’arte degli ultimi trent’anni per l’asciutta compostezza del gioco scenico, unito alla tensione drammatica e a una forte tecnica che le ha permesso di affrontare anche i grandi ruoli del repertorio classico: Giselle e il Lago dei cigni. Luciana Savignano nasce a Milano nel 1943 e si avvicina alla danza grazie al padre, che, da bambina, la porta a vedere Il Lago dei Cigni “Il mio corpo non era quello di una tradizionale ballerina quando cominciai, braccia troppo lunghe, piedi troppo grandi, eccessivamente alta. Senza contare che sono sempre stata timida. Solo in scena ho il mio riscatto, il pubblico”, ha affermato la Savignano al Giornale Off.  Si forma presso la Scuola di Ballo della Scala di Milano e si diploma in seguito ad un periodo di perfezionamento al Teatro Bolsohi di Mosca. Nel 1968 Mario Pistoni la sceglie ...

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