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Storia e Cultura

Héctor Zaraspe compie 90 anni, il celebre maestro della coppia Margot Fonteyn e Rudolf Nureyev

Héctor Zaraspe,  ha compito lo scorso giugno 90 anni,  originario dell’Argentina, è conosciuto a livello internazionale come coreografo di danza, maestro di danza classica e direttore artistico. Dopo undici anni di danza e insegnamento in Spagna, Zaraspe ha girato per la prima volta negli Stati Uniti nel 1964 con Antonio Ballet de Madrid; nel 1965, fu presentato a Rudolf Nureyev e Margot Fonteyn e divenne l’insegnante privato della coppia. E’ stato un grande maestro  di danza per Nureyev, Fonteyn e Carla Fracci nel film Sono un ballerino. Ha anche coreografato brani per John Paul Jones (con Bette Davis e Robert Stack), Spartacus (con Kirk Douglas) e 55 Days in Peking (con Charlton Heston e Ava Gardner). Insegnante invitato da compagnie molto prstiggiose, come Les Grandes Ballets Canadiens, National Ballet of Holland, Congreso Internacional de Ballet a Colonia, Germania e Cape Town, Sud Africa, e la New York Metropolitan Opera, Zaraspe ha anche insegnato al Teatro Colón (Buenos Aires) , Teatro dell’Opera di Amburgo, Ballet Internacional de Caracas, Ballet Theatre Français e Ballet Grand Theatre (Ginevra). Ha ricevuto numerosi riconoscimenti e borse di studio, tra cui tre premi dalla Commissione Fulbright, un finanziamento dall’UNESCO dove lui e Fonteyn hanno fondato la ...

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Misty Copeland

Misty Copeland la prima étoile nera dell’American Ballet Theatre contesa dalla moda

Segni particolari: bellissima, ambiziosa, di grande talento e dalla pelle color nocciola. Ma non solo. Misty Copeland è la seconda afroamericana ad avere ottenuto un ruolo da solista all’American Ballet Theatre. E l’unica, finora nella storia, ad essere diventata Prima Ballerina della prestigiosa istituzione nel 2015. Un simbolo, l’incarnazione di un sogno. E’ stata identificata come una delle cento donne più influenti del mondo dalla rivista TIME. Si  è schierata dalla parte dei più deboli, promuovendo la danza come un’alternativa per molti giovani ruandesi in povertà. Si è battuta per la necessità di rendere il balletto classico meno snob e più inclusivo. Ed è un volto conteso dalla moda e dalla maggiori testate fashion internazionali. Seguitissima star di Instagram con un profilo quasi due milioni di follower. Misty Copeland: dalla difficile infanzia vissuta nelle camere di un motel al riscatto sociale Misty Copeland nasce a Kansas City, Missouri, il 10 settembre 1982, ma cresce nella comunità San Pedro di Los Angeles, California. I suoi genitori sono Sylvia DelaCerna e Doug Copeland. Suo padre è di origine tedesca e afroamericana, mentre sua madre è di origini italiane e afroamericane, adottata da genitori afroamericani. Misty è la più giovane di quattro figli dal secondo ...

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Natalia Makarova la stella russa della seconda metà del XX secolo compie 80 anni

Artista straordinaria, tra le più grandi ètoiles russe della seconda metà del XX secolo. Natalia Makarova nasce a Leningrado il 21 Ottobre del 1940 ed inizia i suoi studi presso l’Accademia Vaganova di San Pietroburgo, dove si diploma nel 1952 al Kirov Ballet. Proprio qui fa parte di una classe speciale, in cui gli alunni, grazie allo straordinario talento, completano il corso in sei anni, invece dei soliti nove. Natalia diventa presto una delle migliori ballerine e vince la medaglia d’oro alla Competizione Internazionale di Balletto di Varna nel 1965. Natalia Makarova, dopo la sua formazione, entra a far parte del Kirov Ballet (ora Mariinsky Ballet), dove è presto promossa al grado di preside Acquisisce fama internazionale ballando Giselle a Londra, durante un tour del Kirov Ballet. Cinque anni dopo, chiede asilo politico in Inghilterra. Dopo Rudolf Nureyev e prima di Michail Barysnikov, anche la grande ballerina russa sceglie l’occidente. Proprio in occidente la sua carriera inizia con l’American Ballet Theatre, dove debutta come Giselle. Con questa compagnia, balla non solo i grandi ruoli classici, ma anche i ruoli nei lavori di Antony Tudor, George Balanchine, Jerome Robbins e Glen Tetley, tra gli altri. Nel 1972 si è trasferisce al Royal ...

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Il Re Sole e la danza: il balletto all’epoca di Versailles

Luigi XIV fu tra i grandi promotori della danza accademica. Quando salì al trono di Francia, da grande appassionato di danza e abile ballerino, valorizzò molto il balletto. Grazie al Re Sole, infatti, venne ideato il “Ballet de la nuit” del 1653. Lo stesso Re Sole partecipò nelle vesti di Apollo alla messa in scena dell’opera che durava circa tredici ore. All’epoca alla Corte di Versailles la danza rivestiva un ruolo davvero importante. I cortigiani dovevano imparare dai 2 ai 4 balli ogni anno per poi avere un repertorio di 12 balli da poter utilizzare nelle varie feste. Anche il Re Sole ballava, anzi aveva una vera e propria passione per il ballo, si esercitava due ore al giorno Ballava in modo diverso dai cortigiani, doveva stare da solo, essere al centro della scena. In effetti è rimasto famoso il ballo che lo vede protagonista nel 1963. A soli 15 anni Luigi XIV ballò per ben 12 ore in 43 scene nell’arco di una notte! Il famoso “Ballet de la nuit” in cui c’erano effetti speciali straordinari: i carri che si alzavano, i cavalli alati e il Re che appariva alla fine vestito di pietre preziose e di piume di ...

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Lindsay Kemp: l’icona della danza contemporanea che ispirò David Bowie

Sperimentatore eccentrico e provocatorio, Linsay Kemp è un’icona della danza contemporanea. Artista poliedrico, inclassificabile, perfetto nei ruoli di ballerino, mimo, coreografo e regista. Kemp è stato fonte d’ispirazione per altrettante grandi personalità, che vanno ben oltre i suoi campi d’azione. Ne è un esempio l’influenza esercitata sulla musica di David Bowie e Kate Bush e anche sul cinema dell’amico e genio dell’avanguardia inglese Derek Jarman. Nel 1962 fondò la Lindsay Kemp Company e raggiunse la notorietà con Flowers (1969), pantomima ispirata a Notre-Dame-des-Fleurs. “Lo produssi con 500 sterline ricevute in eredità da una zia e da lì per 25 anni ho girato tutto il mondo, sempre attaccato per oscenità”, affermò il trasformista. L’abilità di Kemp era quella di coniugare gusto favolistico, eleganze figurative e morbidezze stilistiche. Nato sull’Isola di vicino Liverpool e cresciuto nel nord dell’Inghilterra, Lindsay Kemp sin dall’infanzia s’innamora della danza, del teatro, del cinema Orfano a soli due anni di padre, la madre si oppone e gli darà credito come artista soltanto quando lui otterrà l’esenzione dal servizio militare facendosi credere pazzo. Terminati gli studi si trasferisce a Londra dove frequenta la scuola del Ballet Rambert, quindi si perfeziona con grandi nomi della danza. Particolarmente significativa per Lindsay Kemp è l’esperienza formativa con il ...

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La storia del Moulin Rouge: il regno del can-can

Ha compiuto 130 anni lo scorso anno, ma il suo fascino è rimasto immutato nel corso del tempo. Il Moulin Rouge (letteralmente “Mulino Rosso”) è situato nel famoso quartiere a luci rosse di Pigalle, vicino a Montmatre, è uno dei più famosi locali di Parigi. Il locale divenne particolarmente famoso per la presenza di un mulino a vento rosso che si trova sul tetto della struttura. Il Moulin Rouge è universalmente noto per essere il luogo di nascita spirituale del can-can. Originariamente introdotto come danza seduttiva utilizzata dalle cortigiane che qui si trovavano per intrattenere i clienti, il can-can divenne una vera e propria forma di spettacolo. Attualmente il Moulin Rouge è principalmente un’attrazione turistica che offre spettacoli di musica e danza ai visitatori di tutto il mondo. L’interno è decorato con un raffinato stile fine secolo francese. Il Moulin Rouge nasce grazie a Charles Ziedler e Joseph Oller, allora proprietari dell’Olympia I fondatori pensarono di creare un cabaret sullo stesso stile del Moulin de la Galette a Pigalle, proprio ai piedi di Montmartre. Costruirono sopra un mulino, ovviamente finto, ma di colore rosso così che potesse colpire immediatamente per la sua stravaganza, divenendo l’emblema del locale. L’idea era quella ...

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L’affascinante storia dei Ballets de Monte-Carlo

I  Ballets de Monte-Carlo rappresentano una tra le più prestigiose manifestazioni artistiche del Principato. A Montecarlo, il culto della danza rappresenta una vera e propria tradizione di lunga data, nata dalla passione di un impresario geniale, Serge de Diaghilev. Questa sublime arte della bellezza e dell’effimero è oggi magistralmente rappresentata dalla nuova struttura dei Balletti di Montecarlo, che raggruppa la Compagnia, il Festival di Monaco Dance Forum e l’Accademia Principessa Grace, diretta da Jean-Christophe Maillot. Gli inizi dei Ballets de Monte-Carlo Le radici della danza dei Ballets de Monte-Carlo si deve ai Balletti russi. Nel 1909 a Monaco fa la sua comparsa l’arte della coreografia. Sergei Diaghilev presenta per la prima volta a Parigi i suoi Balletti russi. Si stabiliscono a Montecarlo che per due decenni diventa il loro laboratorio creativo. Diaghilev e i suoi collaboratori riformano il balletto dell’epoca in tutte le sue forme. Alla sua morte, avvenuta nel 1929, la compagnia si scioglie. In tanti, tra personalità e coreografi la fanno rinascere sotto diversi appellativi, ma nel 1951 scompare definitivamente. La nascita dell’attuale Compagnia dei Balletti di Montecarlo Nel  1985 nasce la Compagnia dei Balletti di Montecarlo (Ballets de Monte-Carlo) per volontà di S.A.R. la Principessa di Hannover ...

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Quando la danza incontra l’arte: i dipinti più famosi al mondo

Un’arte così poetica e sublime come quella della danza non può che trovare nell’arte figurativa la forma di espressione più idonea. Danza e arte un binomio di grande raffinatezza ed espressività. La danza è un linguaggio che esprime il movimento della vita, che si manifesta attraverso un’armonia di forme e movimenti. Appare così chiaro di quanto anche a livello estetico l’universo del balletto sia un mondo particolarmente legato ed in sintonia con quello dell’arte. Danza e arte: da Canova, a Matisse a Mirò, a Picasso, a Severini, e Renoir La storia dell’arte è costellata di episodi legati a questa dimensione espressiva. In particolare, uno dei movimenti che hanno più ricorso alla danza come elemento chiave della composizione è l’impressionismo. Si tratta di una corrente pittorica che si è concentrata su quello che l’occhio realmente percepisce della natura e del mondo circostante, dunque delle “impressioni”. Non ci si sofferma a una costruzione perfetta della realtà da realizzare sulla tela. Appunto, gli artisti impressionisti sono stati molto colpiti dalla natura o dalle scene di vita urbana con le sue abitudini, i suoi momenti di svago.  Renoir ha celebrato la danza nelle opere “Bal au moulin de la Galette” del 1876 o Dance at Bougival” ...

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Alicia Alonso, il ricordo della prima ballerina assoluta ad un anno dalla morte

Alicia Alonso, nome d’arte di Alicia Ernestina de la Caridad del Cobre Martínez Hoyo nasce a L’Avana il 21 dicembre 1920 e muore nello stesso luogo il 17 ottobre 2019.  Ad un anno dalla sua morte il Giornale della Danza rende omaggio alla diva del popolo cubano, “prima ballerina assoluta” per la critica internazionale già dagli anni Trenta. Alicia Alonso ha fatto di Cuba uno dei luoghi più prestigiosi del balletto classico a livello mondiale Insieme al marito Fernando Alonso, appoggiata da Fidel Castro, nel 1948 ha creato il Balletto Nazionale di Cuba e l’Accademia portando la danza nelle fabbriche, nelle scuole e nelle zone dell’Havana più povere e disagiate per donare le borse di studio. Ma non solo. Seppur purtroppo cieca fin dalla giovane età, ha danzato fino a 70 anni. Dopo la sua morte, a 98 anni, i cubani le hanno reso omaggio nelle strade e nelle piazze della capitale. E i suoi ballerini l’hanno ricordata danzando in riva al mare, per le vie della città e nel teatro a lei intitolato. Alicia Alonso si affaccia al mondo della danza nel 1931 a L’Avana, presso la scuola di balletto della Sociedad Pro-Arte Musical, con Nikolai Yavorsky. Inizia a danzare a Cuba con ...

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Le scarpette da punta e la loro storia

  Le scarpette da punta, o punte emblema della danza classica, sono il modello speciale di calzatura usato dai ballerini per danzare in punta. Permette loro infatti di muoversi sulla punta dei loro piedi. Questo modello è solitamente indossato dalle ballerine. Anche i ballerini però lo indossano per determinati ruoli, oltre che per esercitarsi nel rafforzare le loro caviglie e migliorare il loro collo del piede. Storia delle scarpette da punta Le donne iniziano ad avere un ruolo nei balletti nel 1681: fino ad allora infatti i danzatori erano solo uomini. All’epoca, i costumi erano pesanti: i ballerini indossavano maschere, grosse parrucche e scarpe col tacco. Marie Camargo, nel 1750 fu la prima ad usare scarpe senza tacco, riuscendo così a eseguire salti e movimenti che altrimenti sarebbero stati impossibili. I tacchi sparirono del tutto dalle scarpe da balletto dopo la Rivoluzione francese. Le antenate delle scarpette da ballo moderne erano assicurate ai piedi tramite nastri e avevano dei sostegni sotto alle dita. Le prime ballerine a sollevarsi sulle punte nel 1795 facevano ricorso a un’invenzione di Charles Didelot. La sua “macchina per volare” sollevava le danzatrici in avanti, consentendo di stare in piedi sulle punte prima di sollevarsi da terra. Questo ...

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