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Storia e Cultura

Ciao Raffaella Carrà: la danza la sua più grande passione!

All’inizio la sua passione fu la danza, passione che poi durante la sua carriera è rimasta sempre nel suo cuore. Per seguire la sua vocazione di ballerina, a otto anni lascia Bellaria Igea Marina, cittadina romagnola dove i suoi gestiscono un bar, e arriva a Roma a seguire le lezioni dell’Accademia Nazionale di Danza diretta da Jia Ruskaja. Una cosa è certa, Raffaella Carrà fa parte della vostra vita, con le sue canzoni, i suoi balletti, la sua risata, il suo caschetto alla “Carrà” e i suoi show televisivi è passata attraverso la tv entrando di diritto  nella casa di tutti gli italiani! Raffaella Carrà una bambina destinata al successo Raffaella Carrà, nome d’arte di Raffaella Maria Roberta Pelloni è nata a Bologna il 18 giugno del 1943, suo padre era romagnolo, gestiva un bar di Bellaria, una cittadina della riviera adriatica all’epoca in provincia di Forlì, oggi in provincia di Rimini, sua madre, Iris Dellutri era, invece, siciliana. I suoi genitori si separarono poco dopo le nozze e Raffaella ha trascorso gran parte della sua infanzia nel bar del padre e con l’amata nonna. A soli otto anni lasciò la riviera romagnola, per proseguire gli studi direttamente a Roma, prima presso l’Accademia ...

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Eleonora Abbagnato: vita, successi, carriera di una stella della danza italiana a Parigi

  L’11 giugno prossimo la grande étoile Eleonora Abbagnato, fiore all’occhiello della danza italiana, saluterà il suo pubblico all‘Opera di Parigi dopo una lunga e strepitosa carriera. Stentiamo quasi a credere che la splendida interprete, che tutto il mondo ci invidia, possa dare un addio alle scene. Il Giornale della Danza rende quindi omaggio all’Abbagnato ripercorrendo i momenti più salienti della vita, della carriera e gli amori della celebre danzatrice italiana. Eleonora Abbagnato: dalla Sicilia alla conquista del mondo Nata a Palermo il 30 giugno del 1978, Eleonora si imbatte nella danza per caso. La madre aveva un negozio d’abbigliamento, il padre è un dirigente del Palermo, così come lo zio. Eleonora da bambina era solita frequentare la scuola di ballo di Marisa Benassai. In questo modo conosce e si innamora della danza profondamente. “Avevo appena tre anni e mia madre, che aveva un negozio a Palermo, mi lasciava sola e io invece di giocare spiavo le bambine della scuola di danza di Marisa Benassai”, ricorda. Da lì in poi la sua carriera è solo in ascesa. Ad 8 anni Eleonora è già sulle punte, a 11 va in tv grazie a Pippo Baudo. A 12 anni si trasferisce a Montecarlo, ...

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Ismael-Ivo

Ismael Ivo, l’addio al celebre coreografo e danzatore brasiliano

                       “Per fare il coreografo bisogna tenere gli occhi rivolti al futuro. La coreografia è un pensiero interiore”, diceva Ismael Ivo, talento puro della creazione, già direttore della Biennale Danza di Venezia, co-fondatore del viennese ImPulsTanz e direttore del Balé da Cidade de São Paulo. Tra le tremende vittime del covid-19 covid-19 figura purtroppo anche il celebre coreografo brasiliano. Il famoso danzatore è morto a soli 66 anni. Imael Ivo era stato ricoverato oltre un mese fa in un ospedale di São Paulo, la città dove era nato nel 1955. Ismael era una delle figure che maggiormente, negli ultimi 40 anni, ha segnato il mondo dell’arte inteso come danza e coreografia. Ismael Ivo: l’intensa carriera nel mondo della danza Di origini modeste, padre muratore e madre addetta alle pulizie, Ismael Ivo aveva si forma in recitazione e danza al Ruth Rachou Dance Center della sua città natale prima di essere chiamato nel 1983 come danzatore nella compagnia di Alvin Ailey a New York. Fin da adolescente si interessa alla danza e ben presto capisce la sua vocazione. Ottiene borse di studio in scuole di danza moderna ed entra a far ...

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Jiří Kylián: vita e carriera del celebre coreografo della danza internazionale

  Jiří Kylián è tra i più celebri ed influenti coreografi del dopoguerra. Nasce a Praga il  21 marzo del 1947. Kylian studia danza nella sua città d’origine, frequentando lezioni di danza classica, danza moderna, folk e jazz, e studiando parallelamente al conservatorio. A vent’anni, vince una borsa di studio alla Royal Ballett di Londra. Questo getta le basi a Jiri Kylian di costruirsi sin da subito un promettente futuro creativo. Debutta quindi al Nederlands Dans Theater e diventa prima co-direttore artistico e poi unico della compagine maggiore d’Olanda. Appena trentenne Jiří Kylián scrive il proprio nome tra i grandi della danza e del balletto del Novecento, coreografando in giro per il mondo Nel 2008 la Regina Beatrice dei Paesi Bassi gli conferisce la prestigiosa medaglia d’onore per l’arte e la scienza, coronando un rapporto senza tempo tra il coreografo di Praga ed i diciassette milioni di abitanti dei Paesi Bassi. Per ben due volte Jiří Kylián consegue il prestigioso “Prix Benois de la Danse” nel 1993 e nel 1999 in qualità di coreografo. Sublime è il suo omaggio a Wolfgang Amadeus Mozart del “Petite Mort“, composta per il Salzburg Festival del 1991 per il bicentenario dalla morte del compositore ...

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Versailles torna a risplendere il Petit Trianon, il Teatro di Maria Antonietta

                                Una splendida notizia per il mondo dell’arte, della cultura e della danza. A Versailles il Petit Trianon, un complesso di edifici costruito per Madame Pompadur, rifugio di Maria Antonietta dalla corte indiscreta, tornerà a nuova luce. Proprio in questo luogo simbolico e suggestivo la Regina amava trascorrere il suo tempo, rilassarsi e passeggiare. La nobildonna si godeva una vita libera dalle costrizioni che la rigida etichetta di corte le imponeva. Sempre qui fece costruire il suo piccolo teatro personale, il Petit Théâtre de la Reine, stanca degli allestimenti temporanei che le erano concessi nella galleria del Grand Trianon e nell’Orangerie. Il progetto fu affidato all’architetto Richard Mique e terminò nella primavera del 1780. Si tenevano all’interno spettacoli teatrali e di balletto.   Il théâtre de la Reine si trova nel complesso del Petit Trianon, nel parco del castello di Versailles nascosto tra gli alberi di noce del Jardin Français e gli alti alberi del Jardin Alpin L’esterno molto semplice dell’edificio contrasta con le decorazioni molto sofisticate dell’interno, tappezzato di seta e velluto blu con sculture dorate. Il Petit Trianon fu inaugurato nel 1780, dieci ...

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Jacopo-Tissi

Jacopo Tissi, orgoglio italiano e primo ballerino del Boshoi

Da Landriano a Mosca in punta di piedi, coronando il sogno della propria vita. Jacopo Tissi è il giovane ballerino italiano che tutto il mondo ci invidia. Ha realizzato il suo obiettivo diventando solista principale del Teatro Bolshoi di Mosca, sotto la guida Makhar Vaziev. Viso da bravo ragazzo, fisico da danseur noble, Tissi è nato a Landriano, in provincia di Pavia nel 1995. A soli dieci anni è entrato nella Scuola di ballo del Teatro alla Scala, dove si è formato con lode nel 2014, poi è stato al Balletto di Vienna diretto dall’attuale direttore del Corpo di ballo del Piermarini, Manuel Legris. Jacopo Tissi: l’intensa e precoce carriera del primo ballerino italiano che fa parte del teatro Bolshoi, la Mecca della danza Jacopo dal Teatro alla Scala è giunto al Bolshoi di Mosca dove nel 2017 è diventato primo ballerino. Ha avuto la grande opportunità di lavorare nella compagnia del Bolshoi grazie al Maestro Makhar Vaziev, già direttore del ballo scaligero, che, lasciata l’Italia per Mosca, dopo alcuni mesi ha voluto offrire a Jacopo la possibilità di continuare con lui il lavoro iniziato nella città meneghina, riconoscendo così al giovane artista un grande talento. Prima di allora Jacopo ...

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Timofej Andrijashenko il nuovo Principe del Teatro alla Scala

                        Talento, tecnica perfetta, eleganza e intensità. Timofej Andrijashenko è il giovanissimo primo ballerino del Teatro alla Scala, ha ricevuto la prestigiosa carica solo due anni dopo dall’arrivo in compagnia. Il danzatore lettone, classe 1994, inizia a studiare danza all’età di soli nove anni presso l’Accademia Nazionale Statale di Riga. Si trasferisce poi in Italia per continuare la sua formazione al Russian Ballet College di Genova, diretto da Irina Kashkova, che crede subito nelle sue potenzialità. Famosa alle cronache è anche la relazione sentimentale tra Timofej e la prima ballerina del Teatro alla Scala, la bellissima Nicoletta Manni. I due giovani artisti si sono conosciuti nel 2012, al Teatro Manzoni di Milano, e da allora non si sono più lasciati. Conosciamo più da vicino il talentuoso primo ballerino scaligero. Timofej Andrijashenko è tra i giovani ballerini più promettenti del panorama internazionale Nel 2009, a 14 anni, prende parte al Concorso Internazionale di Danza Città di Spoleto, alla sua 24esima edizione. Qui vince una borsa di studio che gli consente di perfezionare i suoi studi di danza presso il Russian Ballet College di Genova, dove si diploma nel giugno 2013 con ...

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Raffaele Paganini, il grande ballerino e coreografo italiano

“Alla danza non importa da dove vieni o quanto hai. Tu donale il tuo cuore e lei ti riempirà la sua l’anima”. Con questa frase carica di emozione il grande ballerino e coreografo italiano Raffaele Paganini descrive la sua passione per la danza, un’arte a cui lui ha dedicato tutta la sua vita. Settimo di undici fratelli, Paganini nasce a Roma il 28 settembre 1958 in una famiglia di artisti. La madre è una cantante lirica, il padre danzatore classico. Segue le orme del padre ma inizia a danzare a 14 anni, età piuttosto tarda per un ballerino di danza classica. Raffaele Paganini è tra i danzatori italiani più noti al pubblico L’artista studia alla scuola di ballo del Teatro dell’Opera di Roma ed entra, dopo soli quattro anni, a far parte del corpo di ballo dell’Ente come ballerino solista. Alla danza Raffaele Paganini ha dato cuore e anima. Una vita intera trascorsa sulle punte. Diviene prontamente Étoile ed è ospite di numerose compagnie internazionali fra le quali: London Festival Ballet, Ballet Theatre Francais de Nancy, Balletto dell’Opera di Zurigo. Ma anche al Ballet Concerto de Puerto Rico, Teatro alla Scala di Milano, Teatro San Carlo di Napoli. Inoltre, dal 1988 ...

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Natalia Osipova, l’étoile russa dall’immenso talento interpretativo

  Natalia Petrovna Osipova è la prima ballerina presso il Royal Ballet di Londra e il Teatro Michajlovskij di San Pietroburgo. L’étoile mondiale, è fra le interpreti più amate dal pubblico londinese che la segue agli spettacoli del Royal Ballet al Covent Garden. Un fenomeno di bravura tecnica e un gran talento interpretativo. Natalia Osipova è stata definita dalla critica “la ballerina degli estremi”. Nel mondo del balletto, si potrebbe dire che è un fenomeno naturale: tutto ciò che fa, lo porta ad un livello molto alto e sublime. La sua tecnica impeccabile, i sui giri e i suoi balzi estremi stupiscono tutti coloro che la vedono ballare. Natalia Osipova nasce a Mosca il 18 maggio 1986 Inizia la sua formazione di ballerina all’età di otto anni presso la scuola di ballo di Mikhail Lavrovsky, completando gli studi nel 2004 presso la scuola del Balletto Bol’šoj, sotto la tutela sia di Marina Kotova che di Marina Leonova. A 18 anni Natalia Osipova viene promossa membro del corpo di ballo del Balletto Bol’šoj. Nel 2005 danza il ruolo di Kitri in Don Chisciotte nella produzione di Alexei Fadeyechev. Riscuote un grande successo di critica, venendo promossa ballerina solista nel 2006. Nel ...

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Liliana Cosi: una vita consacrata alla danza

Liliana Cosi è tra le più grandi étoile della danza italiana. Milanese, nasce nel 1941. Compie i suoi studi alla Scuola di Ballo del Teatro alla Scala sotto la guida della direttrice Esmée Bulnes e si diploma nel 1958 quale miglior allieva, ricevendo un premio dal Sovrintendente Antonio Ghiringhelli  per le mani di Wally Toscanini. Viene subito assunta nel corpo di ballo della Scala con contratto a tempo indeterminato e partecipa a tutti gli spettacoli d’opera e balletto. Nel 1963 si aprono i primi scambi culturali tra il Teatro Bolshoi di Mosca e il Teatro alla Scala di Milano. La Cosi viene inviata per un corso di perfezionamento. Liliana Cosi: l’étoile italiana e l’attivismo politico Di ritorno in Italia decide di frequentare un periodo di studi a Parigi agli Studi Vaquer del maestro Franchetti. Nello stesso anno incontra il Movimento dei focolari e vi aderisce pienamente. Sarà la stessa fondatrice Chiara Lubich a incoraggiarla di continuare comunque il suo lavoro artistico cercando di viverne la spiritualità dell’Unità. “Avevo deciso di smettere, di rompere con la danza. Troppe invidie, troppe gelosie, troppe angherie. E’ stata Chiara Lubich a convincermi a non abbandonare la Scala. Avevo 21 anni. Entrai tra le focolarine”, afferma all’Adnkronos Liliana ...

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