Il 1 aprile 2015 il Teatro Comunale di Vicenza ospiterà Once Upon a Time – Trilogy, interessante ed emozionante progetto ideato dalle coreografe Francesca Foscarini e Sara Wiktorowicz, in co-produzione con Fondazione Fabbrica Europa, Giardino Chiuso/Orizzonti Verticali, Kilowatt Festival, Fondazione Teatro Comunale di Vicenza e in collaborazione con Arteven e VAN Associazione Culturale. Il sodalizio artistico tra l’americana Wiktorowicz e la bassanese Foscarini, danzatrici free lance e coreografe indipendenti, nasce nel 2005 quando le due artiste si incontrano in occasione di OperaEstate Festival, manifestazione di spettacolo dal vivo che si svolge annualmente nella città di Bassano del Grappa, all’interno di un workshop guidato da Wiktorowicz. Once Upon a Time – Trilogy è creazione interdisciplinare, una ricerca in cui danza, video, musica e luci, in continuo dialogo tra loro portano sulla scena le esperienze di donne di differenti generazioni, che esprimono attraverso il corpo, ricordi, desideri, esperienze e relazioni. Il punto di partenza è la figura della nonna, che racchiude l’intero ciclo di vita di una donna, che è stata bambina, ragazza, madre e infine appunto nonna. Una donna completa, che guarda con nostalgia al suo passato per la consapevolezza di non poter più rivivere quella parte della sua vita, ma ...
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GD AWARDS 2015: la quinta edizione del primo concorso on-line ideato dal giornaledelladanza.com
Manca pochissimo all’inizio delle votazioni della quinta edizione del GD AWARDS, il primo concorso interattivo ideato dal giornaledelladanza.com, in cui i lettori sono chiamati a scegliere i protagonisti preferiti della danza della stagione appena trascorsa tra tre candidati, suddivisi in varie categorie. I candidati sono prescelti dalla giuria del GD AWARDS 2015, presieduta da Sara Zuccari e formata da: Sara Zuccari (Presidente di giuria) Alberto Testa (Presidente onorario) Lorena Coppola Alessandro Di Giacomo Leonilde Zuccari Valentina Clemente Quest’anno l’elenco delle categorie include: categoria miglior interprete, categoria coreografo, categoria compagnia di danza italiana, categoria compagnia di danza straniera, categoria giovani talenti, categoria diffusione della danza, categoria fotografo di danza, categoria personaggio dell’anno. I candidati di quest’anno, suddivisi per le categorie sopra elencate, sono: CATEGORIA MIGLIOR INTERPRETE Olga Esina Sergei Polunin Friedemann Vogel CATEGORIA COREOGRAFO Trisha Brown Akram Khan Wayne McGregor CATEGORIA COMPAGNIA DI DANZA ITALIANA Compagnia di Danza Virgilio Sieni MM Contemporary Dance Company Compagnia Opus Ballet CATEGORIA COMPAGNIA DI DANZA STRANIERA Ballet Nacional de Cuba Mark Morris Dance Group Momix CATEGORIA GIOVANI TALENTI Nicoletta Manni (Teatro alla Scala di Milano) Daniil Simkin (ABT) Valentino Zucchetti (Royal Opera House) CATEGORIA DIFFUSIONE DELLA DANZA Amanda Bennet (Prix de Lausanne) Daniele Cipriani (Daniele Cipriani Entertainment) Luca De Fusco (Napoli Teatro Festival) CATEGORIA FOTOGRAFO DI DANZA Pierluigi ...
Read More »Lindsay Kemp: il carisma e la grazia di un maestro
Dopo il grande successo riscosso al Teatro Brancaccio di Roma Lindsay Kemp prosegue il suo tour, prossima tappa il 25 marzo al Teatro Politeama di Genova. Negli anni ‘70 e ‘80, Lindsay Kemp e la Lindsay Kemp Company hanno suscitato scalpore, meraviglia e scandalo in ogni parte del mondo… lasciando comunque una profonda influenza sul modo di fare teatro ovunque. Sempre giocando con un incrocio di stili, mescolando teatro musicale, mimo e danza, tradizione e sperimento, la magia degli spettacoli di Kemp ruotava intorno al Suo personalissimo carisma come interprete… non importava se in ruoli di donna, uomo, elfo, marionetta o altro. Trascendeva sempre ogni genere e ogni categoria. Non ha mai smesso di fare proprio questo, spontaneamente, nelle sue regie e nelle sue performance. E oggi, superati abbondantemente i settanta anni, continua la sua danza senza tempo e senza età… e può farlo, perché ha sempre danzato seguendo molte ispirazioni ma soprattutto la propria libertà creativa. “Kemp Dances” è una serie di “invenzioni e reincarnazioni”… cioè, nuove creazioni frammiste ad alcuni dei suoi ‘pezzi classici’ ricreati oggi. Un mosaico spettacolare ed emozionante di personaggi e racconti fantastici, realizzato in scena insieme a quattro collaboratori nuovi o di lunga data, ...
Read More »E tempo di coreografe per l’English National Ballet. Parola di Una sempre Più moderna Tamara Rojo
L’English National Ballet ha annunciato in questi giorni la stagione 2015/2016, una stagione che vede il ritorno di alcuni grandi classici e di successi di questa in corso, ma che soprattutto porta la firma di una Tamara Rojo sempre più sicura di sé, (e come non esserlo, dopo aver dimostrato a quanti le sconsigliavano di accettare l’incarico per la cattiva situazione economica della compagnia?) e decisa nel combinare la tradizione ad alti livelli con l’innovazione, soprattutto nella convinzione che anche da una compagnia storica, benché senza un proprio teatro stabile, possa partire il cambiamento. Per questo, nella prossima stagione la direttrice è intenzionata a dimostrare di essersi meritati il premio come miglior compagnia ai National Dance Awards di quest’anno, ed ha deciso di dare spazio alle coreografe, che, come riportato in un recente articolo del Guardian, latitano sulle scene britanniche (a meno che non siano grandi nomi, però ormai di repertorio). Così il prossimo aprile 2016 vedremo in scena al Sadler’s Wells lo spettacolo misto She said, che unisce ben tre prime mondiali delle coreografe Aszure Barton, Annabelle Lopez Ochoa e Yabin Wang. La Rojo si è detta “elettrizzata” per il fatto che “queste tre coreografe di incredibile talento, che ...
Read More »La Mvula Sungani Company porta il rock al Teatro Olimpico di Roma
Un sodalizio artistico di grande impatto, quello tra la danza della Mvula Sungani Company e la musica rock, andrà in scena nei giorni 1 e 2 aprile al Teatro Olimpico di Roma trovando la sua più completa espressione nello spettacolo Il vestito di Marlene. È una pièce che nasce dall’incontro tra la ben nota compagnia di danza e la band Marlene Kuntz, che suoneranno dal vivo, dall’unione tra la phisical dance ed il rock, in una realizzazione coreografia su soggetto di Tom Cardinali. Il Vestito di Marlene, è tanto la veste di seta che accondiscende le flessuosità di un corpo femminile quanto la pelle che le costringe, le vessa o in estrema sintesi i lividi, lascito di un rapporto possessivo a farle da vestigia. Dalle muse delle notti insonni dei poeti alle prostitute complesse, spigolose, profonde di Egon Schiele. Da Marlene a Marlene senza che Marlene sia mai la stessa. Due anime, la danza e la musica, che si alternano nel ruolo di modella e sarto, di musa e cantore, alcove di un’anima comune. Un “Flash nevrotico” o una quiete ammaliante, confortante. Un passaggio/transito degli stati d’animo vittime del concetto tempo/umori. Un ritratto di donna che si esaurisce in un ...
Read More »Zerogrammi in scena con “ALCESTI (o del suono dell’addio)”
Un nuovo appuntamento attende gli appassionati della stagione Il Gesto e l’anima 2014 – 2015: giovedì 19 marzo la compagnia Zerogrammi porta sul palcoscenico del Teatro Nuovo ALCESTI (o del suono dell’addio) Suite Alcesti è una riscrittura dall’Alcesti di Euripide, un progetto alla cui realizzazione l’ensemble Zerogrammi è impegnata a partire dal 2014. Il racconto dell’eroina euripidea è declinato in due capitoli distinti e complementari diretti dal coreografo Stefano Mazzotta, due creazioni l’una evoluzione dell’altra che affrontano, passando per l’opera di Euripide, i temi dell’addio amoroso, del sacrificio e della morte, motivi ricorrenti nella letteratura di tutti i tempi. Ma esiste ancora posto per l’idea di sacrificio nella pedagogia contemporanea? Siamo ancora in grado di percepire la poesia struggente insita nell’addio, pur se disabituati al sentimento di lontananza? Cos’è Amore nell’era della società liquida? Alcesti interviene a dar corpo e suono a questi interrogativi, appellandosi alla poesia, lingua della bellezza e del dolore, lingua della salvezza e della speranza, lingua universale e capace di travalicare le epoche e le differenze culturali. Il primo capitolo dell’opera, “ALKESTIS (o del rumore dei pensieri)” ha debuttato in Germania nell’aprile 2014 in collaborazione con il Teatro Statale di Osnabrueck e con il suo corpo di ...
Read More »GD Web TV: “Dancing with Maria”
Ecco il trailer di Dancing with Maria, documentario d’esordio del goriziano Ivan Gergolet dedicato a Maria Fux. A più di 90 anni, con molte sfide e traguardi alle spalle, la danzatrice e coreografa argentina, continua a insegnare a danzare e a vivere perché «finché c’è un cuore che batte ed entra aria nei polmoni, si può continuare a gioire». www.giornaledelladanza.com
Read More »“ALBUM – Toi, mon miroir”: è possibile attraversare lo specchio in cui si è riflessi?
Stasera, 14 marzo 2015, PianoBe Artistic Research presenta ALBUM – Toi, mon miroir, performance di danza e arte digitale, regia e coreografia di Sara Lupoli, su musiche originali di Vito Pizzo, interfaccia digitale di Carmine Spizuoco (CtrlaltLab). In scena le danzatrici Elena Cocci e Marianna Moccia. La performance è realizzata in collaborazione con Città della Scienza -“Teatro Galilei”, Korper Napoli e con il sostegno di Klap, Maison Pour la Danse -Marseille, ESDC “Rossella Hightower”-Cannes, ENSDM – Marseille, Ciam, Marseille, Art Garage. Nel quotidiano sociale un’evidente estraneità fisica e psicologica separa nello spazio i corpi che sono alla ricerca incessante di percorsi e traiettorie sempre nuovi e diversi. Il perimetro di azione si riduce poco a poco limitando il gesto fino a creare un incontro involontario ma inevitabile con l’Altro. Le distanze si accorciano, così come le identità si mescolano, rendendo difficile distinguere quello che prima appariva così chiaro. Emerge un nuovo organismo, che si dilata e si contrae, respira e vive grazie alla fusione di due identità o a due parti della stessa. All’enormità dello spazio visibile si oppone un movimento intimista scandito ciclicamente dal ritmo del corpo. Lo specchio (miroir) è luogo di confronto dove il Dentro e il Fuori perdono ...
Read More »Al Teatro San Carlo di Napoli la vittoria dei precari: “Assunti”
Si conclude per il meglio la delicata vicenda che ha visto protagonista i rapporti di lavoro tra il Teatro San Carlo ed i lavoratori precari che da anni lavorano al suo interno, tra cui quattro danzatori. A darne comunicazione è stato il legale difensore dei ballerini: “I ballerini e i coristi precari che erano stati discriminati sono stati finalmente convocati dall’ufficio del personale della Fondazione del teatro San Carlo per essere assunti. Grazie al coraggio di poche persone oggi è stata scritta una bella pagina di giustizia del diritto del lavoro, ed è raro che ciò accada. Questo ci lascia ben sperare per i diritti delle persone e per il nostro Paese”. I ragazzi avevo fatto ricorso ad una denuncia nei confronti del Teatro per “discriminazione”, non essendo più stati chiamati a lavorare dopo aver rifiutato un accordo con cui l’ente chiedeva loro di rinunciare, in cambio di 100 euro, a tutti i diritti pregressi per poter avere nuovi contratti a termine. In merito alla questione era intervenuto anche il capo della Direzione Territoriale del lavoro, Giuseppe Cantisano: “Quegli accordi sono una cosa mai vista, il diritto all’assunzione deriva dalla posizione in graduatoria, non certo dalla transazione”. L’assunzione, che arriverà ...
Read More »Intervista in esclusiva per il GD.com a Marco Bellone il nuovo direttore del Teatro Massimo di Palermo
Come e da dove nasce la tua passione per la danza? La mia passione per la danza è nata quasi per caso. Avevo 13 anni e come tutti i miei coetanei mi piaceva il calcio, ma oltre a questo frequentavo anche una scuola di danza a Palermo. Proprio quando, ormai avevo intenzione di abbandonarla, la mia insegnante, complice di mia madre, mi propose di provare a fare l’ audizione all’Accademia Nazionale di Danza di Roma. A quel punto in me scatta una strana determinazione e, nonostante l’ età, accettai a un’ unica condizione, cioè quella che se l’avessi superata i miei genitori fossero obbligati a lasciarmi andare a Roma per proseguire gli studi. Parlaci della tua formazione? Come ho detto ufficialmente iniziai i miei studi di danza classica a Roma presso l’ Accademia Nazionale di Danza, dopo il secondo anno decisi di provare ad entrare alla Scuola di ballo del Teatro Alla Scala di Milano. Anche lì and bene, quindi mi sono trasferito e ho proseguito i miei studi a Milano fino al 2000 quando mi diplomai. A carriera già iniziata, decisi anche di prendermi un anno per specializzarmi in danza contemporanea presso l’ Aterballetto di Reggio Emilia. Quali sono le ...
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