Si è conclusa ieri, al Teatro Mercadante di Napoli, l’edizione 2013 del Grande Slam, organizzato, come ogni anno, da Movimento Danza, ente di promozione nazionale diretto da Gabriella Stazio, nell’ambito degli eventi previsti per la Giornata Mondiale della Danza, in collaborazione con il Teatro Stabile di Napoli.
Lo SLAM è il gioco delle arti in cui giovani artisti si esibiscono in brevi performance e competono tra di loro valutati da giurie popolari. Si tratta di un modo nuovo e coinvolgente di proporre l’arte e la cultura ai giovani poiché intende ricostruire in maniera inedita e rivoluzionaria il rapporto artista- pubblico, è un invito alla creatività dei giovani e un invito al pubblico a diventare critica viva e dinamica, a giudicare, a scegliere, a superare un atteggiamento passivo, a volte superficiale e disinteressato nei confronti dell’arte e della rappresentazione teatrale.
Le regole del “gioco” sono semplici ma, nel contempo, ferree: in ognuna delle discipline artistiche ammesse, danza, canto, poesia e teatro, ogni giovane artista si esibisce in una performance della durata massima di 3 minuti ed in qualsiasi stile. Nessun oggetto di scena può “disturbare” l’azione performativa che deve essere condotta da un unico performer. Per ogni disciplina sono previste due categorie: “Interpreti”, che prevede la presentazione di assoli appartenenti al repertorio della propria disciplina, e “Performers”, che prevede la presentazione di assoli autocomposti ed inediti.
Il gioco si suddivide in due fasi: fase eliminatoria, a cui vengono ammessi tutti i partecipanti al bando; finale, a cui accedono solo i finalisti ed in cui viene proclamato il vincitore del GRANDE SLAM. Il pubblico è il bacino da cui verranno sorteggiate le giurie, quindi è emotivamente e praticamente coinvolto nel processo e nel risultato del Grande Slam. Un unico vincitore finale per tutte le categorie e discipline.
Quest’anno l’unica disciplina artistica in concorso è stata la danza. Due le giurie composte da dieci elementi estratti a sorte tra il pubblico, una per la semifinale ed un’altra per la finale, entrambe sotto la direzione di un Master of Cerimony, nella figura di Amalia Salzano, coadiuvata da Annalisa Marino nelle fasi di computo dei voti.
Oltre alla giuria popolare, è stata istituita anche una giuria critica, composta da Manuela Barbato, Lorena Coppola e Raffaella Tramontano. Tutto sotto l’egida di Gabriella Stazio, che, oltre ad esserne l’organizzatrice, ha coordinato l’evento in tutte le sue fasi, con la maestria e l’esperienza che da sempre la contraddistingue.
Uno solo il vincitore assoluto: Antonio Palmiero; secondo e terzo classificato, rispettivamente, Salvatore Piras e Dalila Di Stefano.
Al vincitore assoluto sono andati due biglietti per il Napoli Teatro Festival che avrà inizio il prossimo 4 giugno. Ad alcuni degli altri partecipanti sono state assegnate borse di studio per Danzamaremito.
Un livello molto alto per una manifestazione come sempre frizzante e coinvolgente nella sua natura innovativa.
Rosa Belletti
Foto di Maurizio De Nisi