Al Teatro Bolshoi di Mosca si è tenuto l’appuntamento annuale con i Benois de la danse, prestigiosi premi assegnati non solo a ballerini e coreografi, ma anche a compositori e scenografi allo scopo di riflettere la grandiosa concezione che Diaghilev aveva del balletto come connubio di tutte le arti. Non a caso il nome del Premio è in onore dello scenografo dei Ballets Russes Alexandre Benois, e non a caso la statuetta è una creazione dello scultore Igor Ustinov, figlio dello scomparso attore inglese Peter Ustinov e discendente della famiglia Benois.
Quest’anno i Premi Benois sono stati assegnati a: Svetlana Zakharova (migliore ballerina), Edward Watson (migliore ballerino), Christopher Wheeldon (migliore coreografo), Joby Talbot (migliore compositore). Ma nel grande teatro moscovita era presente anche l’Italia (candidata al Premio anche la Prima ballerina del Balletto della Scala Nicoletta Manni) e la città di Positano poiché il Benois è gemellato con il Premio che la cittadina della costiera dedica a un altro personaggio cardine dell’esperienza dei Ballets Russes: Léonide Massine.
Dal matrimonio tra i due Premi è nato il Prix Benois-Massine Moscow-Positano (altra creazione originale di Ustinov) che il direttore artistico del Premio Massine, Daniele Cipriani, ha consegnato a Mosca alla danzatrice spagnola Ana Laguna, musa, e moglie, del coreografo svedese Mats Ek.
Sara Zuccari
Direttore www.giornaledelladanza.com