Un corista della Scala è risultato positivo al Coronavirus e il teatro milanese ha disposto di prolungare lo stop alle attività fino al 2 marzo. Ma a far temere i vertici del teatro e le autorità sanitarie non è tanto la sospensione degli spettacoli e delle prove, quanto i tempi del contagio.
Il dipendente infatti è assente per malattia sin dal 13 febbraio, oltre una settimana prima della scoperta del focolaio lombardo. La Scala ha diramato un avviso urgente a tutti i dipendenti e le maestranze: chiunque abbia lavorato per la messa in scena de Il Trovatore il 12 febbraio o sia venuto in contatto con il collega dovrà sottoporsi agli accertamenti. Il corista non è ricoverato e ha superato la fase acuta della malattia. La notizia arriva poche ore dopo l’appello del sindaco Sala al premier Conte: “Riapriamo Milano”. Invece si prospetta uno stop più lungo per il teatro simbolo.
Redazione www.giornaledelladanza.com