Ritorna a Verona il corpo di ballo dell’opera di Vienna, che, dopo il successo della scorsa stagione, presenta un nuovo programma dedicato ai grandi maestri della coreografia.
Quest’anno Manuel Legris, direttore che sta facendo un grande lavoro di perfezionamento dei balletti tradizionali e di continuo aggiornamento della compagnia, ci mostra la freschezza e l’eccellenza con cui i ballerini affrontano i grandi coreografi e i loro personalissimi stili.
Si comincia dal balletto più classico con l’inedito, per il pubblico italiano, Pas de cinq del Lago dei Cigni di Nureyev, balletto presentato a Vienna nel 1964, e che fu successivamente “ritoccato” per l’Opéra di Parigi (ed è questa la versione della Scala).
Facciamo poi un passo nella tradizione che riprende la tecnica accademica ma la colora con un movimento più ampio e attento a ogni minimo contrappunto musicale: si tratta di Balanchine, chiaramente, di cui verrà presentato l’Allegro Brillante, che è, per stessa ammissione del coreografo, un concentrato (di circa un quarto d’ora) delle conoscenze di Balanchine sul balletto: una coreografia difficile, in cui risaltino la forza e l’ampiezza dei movimenti, insieme alla precisione estrema dei gesti sulla partitura di Tchaikovsky.
Rimaniamo in America, ma passiamo decisamente alla modernità con il coreografo Jerome Robbins, e il suo Other dances: coreografia creata su musiche di Chopin per la Makarova e Baryshnikov (come coda di Dances at a Gathering), per esaltare le capacità dei ballerini (fino al virtuosismo) e la semplicità e il romanticismo sia del balletto sia della partitura musicale, senza dimenticare le influenze folk (non a caso sono tre mazurke e un valzer).
Infine abbiamo due coreografi contemporanei: Neumeier e va Manen.
Di Neumeier sarà presentato Vaslav, un breve balletto su Nijinsky creato nel 1979 su musiche di Bach (alcune scelte dallo stesso Nijinsky per un suo balletto), e divenuto poi base di partenza del balletto intitolato Nijinsky, che ha debuttato ormai 14 anni fa (con, fra gli altri, i fratelli Bubenicek nel ruolo del celebre ballerino).
Di van Manen, un interessante coreografo contemporaneo, infine, una creazione commissionata da Kyliàn per il Nederlands Dans Theater: Black Cake, un delizioso balletto ambientato durante una festa in cui gli invitati danzano e bevono, bevono e danzano, creando un intreccio di relazioni tra uomini e donne di forte sensualità (non mancano riferimenti a paso doble e tango) e musicalità (non a caso le musiche sono un intreccio di Tchaikovsky, Stravinskij, Janacek, Mascagni e Massenet).
Una festa nella festa, in un percorso tra celebri coreografi, per una serata di grande danza.
ORARI&INFO
29 e 30 maggio 2014, ore 21.00
Teatro Ristori
Via Teatro Ristori, 7, 37122 Verona.
Tel.: 045-6930001
Greta Pieropan
www.giornaledelladanza.com