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Fabio Molfesi: dai grandi varietà televisivi ai palcoscenici internazionali

 

Fabio Moltesi la danza in televisione

Fabio Molfesi, non ancora al termine degli studi, vince il 1° premio al Concorso Internazionale “Nati per la Danza” promosso da Rai 3. Conseguito il diploma, viene scritturato dalla Rai per il programma “Fantastico 4” nel ruolo di primo ballerino al fianco di Heather Parisi con la quale parteciperà ad altre produzioni come Serata d’Onore, Serata da Campioni e Fantastico 9. Richiesto da Franco Brusati sarà nel cast di “Il buon Soldato” al fianco di Mariangela Melato. Poi nuovamente primo ballerino in Rai con Beppe Grillo in “Te lo do io il Brasile”. In seguito collabora, per produzioni sia classiche che contemporanee, con affermate compagnie quali Ater Balletto, il Ballet National de Zaragoza, la Deutche Oper am Rhein e grandi coreografi quali: G. Tetley, W. Forsythe, A. Amodio, A. Ailey e P. Bortoluzzi. Invitato dal “Ballet Français de Nancy”, sarà l’acclamato interprete di brani  firmati da S. Lifar, A. De Mille, M. Petipa, J. Cranko, B. Cullberg, G. Balanchine, M. Bejart, J. Neumeier, J. Kyliàn. Viene richiesto dal Palladium Theatre di Londra e si produrrà al fianco di Rudolph Nureyev nel “Canto di un compagno errante” di Bejart. Nel 1988, danza il ruolo di étoile nel balletto “Four Schumann Pieces” di H. Van Manen, nel Theatre des Champs-Elysées di Parigi. Tra gli altri eventi Fabio Molfesi ha preso parte alle produzioni dell’Arena di Verona e del Teatro Nuovo di Torino, danzando al fianco di Carla Fracci in “Romeo e Giulietta” e in titoli quali Cenerentola, La Bella Addormentata, Il Candelaio e Pierino e il lupo di Ricardo Nunez. Danza con il Balletto di Lecce per “Romeo e Giulietta” e con il Balletto Nazionale di Cipro nella composizione “Renaissance”. In seguito avvia la carriera di docente parallelamente a quella di coreografo. Nominato direttore artistico della scuola comunale Pomigliano Danza continuerà le sue collaborazioni con il Connecticut Ballet Theatre, per interpretarvi “Les Silphides” di M. Baryshnikov. Su invito del maestro Carlo Pesta sarà Coreografo e Maitre de ballet per il Balletto di Milano al Teatro Coccia di Novara. I successivi impegni lo vedranno Direttore artistico del Centro Nazionale d’Arte Coreografica di Casalnuovo di Napoli e successivamente docente e coreografo ospite del Centro Studi Coreografici di Milano. Tra i riconoscimenti acquisiti figurano il Premio Positano, Danseur de l’année (Francia), Premio Dance Magazine (USA), Premio Rudolf Nureyev (USA), Premio Speciale Cultura Albatros (Italia) e successivamente tre Premi Speciali alla Carriera ricevuti dall’Unicef Campania, dal Teatro Nuovo di Torino e dal Villaggio della Danza al Teatro Mediterraneo di Napoli.

Ciao Fabio, da cosa è nato l’amore per la danza nella tua vita?

Ho una sorella più grande di me che faceva Danza, e con lei ho scoperto il mondo meraviglioso che rappresenta.

Raccontaci il tuo percorso artistico? A che età hai iniziato, dove hai studiato danza e con quali maestri?

Ho iniziato a tredici anni da Mara Fusco. I miei maestri sono stati la stessa Fusco, Ricardo Nunez, Yvette Chauvirè, Jorge Garcia.

Come descriveresti la tua esperienza televisiva negli anni d’oro del varietà?

Inebriante e molto laboriosa, per 7 minuti di balletto facevamo 9 ore di sala prove tutti i giorni.

Il mondo della danza è da sempre affascinante, come ti senti di descriverlo per la tua esperienza?

È un  mondo che cambia in continuazione, oggi tutti noi sentiamo il peso di questa inutile crisi, che fa sprofondare l’Arte e quindi con essa la Danza. È un mondo comunque magico!!

La tua partner più famosa è stata sicuramente Heather Parisi, cosa ricordi di lei artisticamente?

Un talento unico, innegabile, irripetibile, la show-girl numero uno al mondo!!! Per me è stata anche una sorella, abbiamo avuto un legame unico, tutt’ora molto saldo e forte.

Quali emozioni riprovi oggi a ripensare a quei grandi successi del sabato sera con milioni di italiani incollati davanti alla televisione?

In quel periodo, ricordo che alla terza puntata avevo difficoltà a prendere i mezzi pubblici, venivo letteralmente assediato dai fans… una cosa molto piacevole e nuova per me. La danza televisiva era al top.

Hai avuto la fortuna di lavorare, al cinema, in coppia con la splendida Mariangela Melato, di Lei cosa conservi artisticamente?

La grande umanità, nei miei confronti fu amorevole come una madre e mi spronava a dare il meglio di me stesso… immensa artista!

Ti ha affascinato l’esperienza cinematografica?


Molto. Con dispiacere rifiutai diversi film che mi furono proposti… la Danza è stata sempre al primo posto.

Ti aspettavi, da giovane, tutto quello che ti sarebbe accaduto intraprendendo la carriera professionale di ballerino?

Certamente no, ma cercavo e lavoravo per sentirmi unico, sapevo di avere talento e lavoravo duro per distinguermi. Ho capito a quindici anni cosa volevo veramente.

Sei stato primo ballerino in alcune tra le più importanti trasmissioni televisive, hai mai sentito il peso di essere un esempio per chi ti guardava e ammirava?

Sapevo di avere un seguito di telespettatori, ricevevo scatoloni di lettere alla settimana, sentivo una profonda responsabilità verso la Danza.

Il vostro coreografo, uno tra i più famosi che hanno segnato la storia della televisione italiana, era Franco Miseria. Com’era lavorare con lui e cosa ti ha insegnato?

Franco è stato in alcuni momenti un grande stimolo per me, il suo talento era innegabile… Oggi siamo due confermati professionisti e ci stimiamo.

Quali consigli possiamo dare alla moltitudine di giovani che vogliono cercare fortuna nel settore della danza?

Di lavorare duro, con determinazione e con infinita umiltà, senza polemiche!!! e lontani dai social.

Qual è stato il momento decisivo per la tua carriera?

Ce ne sono stati diversi. Avere successo a 18 anni è stato inebriante, ma poi in Francia ho ricominciato da zero, e quindi danzare ruoli importanti subito, essere scelto dai coreografi ospiti, quelli sono stati momenti decisivi ed estremamente importanti e formativi.

Tra tutti i personaggi televisivi che hai conosciuto nel passato, quale ti è rimasto particolarmente impresso?

Pippo Baudo, incredibile e poliedrico artista. In “Serata d’Onore” lui aveva occhi per tutto! un lavoratore a 360 gradi…

Un giudizio sulla danza in televisione ai giorni nostri e in particolare sui talent?

A parte Maria De Filippi, non c’è molta danza televisiva, io parlo di danza professionale. I talent sono un po’ le audizioni di una volta…

Danza accademica e danza moderna: può esistere un filo che lega le due parti o ritieni che si tratti di due atteggiamenti tersicorei che non possono comunicare tra loro?

La Danza è una, totale e completa. Bisogna studiare Classico, Contemporaneo e Modern per poter pensare di iniziare una carriera. Un autentico danzatore classico deve assolutamente saper danzare Contemporaneo e Modern.

Quali sono le maggiori difficoltà, non solo fisiche ma anche psicologiche, di chi si accosta alla danza in maniera professionale?

Indubbiamente la mancanza di contratti e quindi di lavoro influisce negativamente sulla psiche fragile del danzatore. La passione muove tutto in noi… ma non vedere un giusto riconoscimento è estremamente logorante.

Quanto tempo libero ha un danzatore? Cosa ami fare nel tuo tempo libero?

Ho pochissimo tempo libero. Mi circondo di alcuni veri amici e delle mie due famiglie, loro sono molto importanti.

Hai fatto parte di prestigiose ensemble di danza internazionali come il “Ballet Français de Nancy” e  il “Connecticut Ballet Theatre”. Quali insegnamenti hai tratto da queste collaborazioni e quali sono state le maggiori soddisfazioni?

Sono stato per tante stagioni Guest Artist con il “Connecticut Ballet Theatre” ed altre Compagnie. Serietà, duro lavoro e profondo rispetto sono determinanti per elevate carriere. Essere il protagonista assoluto in un balletto richiede grande responsabilità.

Un tuo ricordo personale del ballerino dei ballerini, Rudolf Nureyev, di cui hai anche ricevuto il prestigioso premio a lui intitolato?

Unico, grande, immenso Artista! Con lui la Danza maschile è diventata protagonista. Persona complessa e difficile, con me è stato di una dolcezza infinita.

E del Romeo e Giulietta con la divina Carla Fracci?

Un’operazione coreografica molto particolare e bella. Tante Guest, la regia prestigiosa di Beppe Menegatti, e lei, irripetibile!!!

Hai avuto anche l’onore di danzare “Les Silphides” coreografato da Mikhail Baryshnikov! Com’è stato lavorare con lui?

Molto interessante, altro grande Artista mondiale. Con lui un’esperienza unica!

Qual è l’arte che ami maggiormente dopo la danza?

La pittura in tutte le sue epoche.

Nel tuo repertorio, il ruolo che hai interpretato in cui ti sei emozionato particolarmente?

Indubbiamente “Romeo e Giulietta”, balletto dall’enorme spessore emotivo.

Quale coreografia hai amato maggiormente e perché?

Tutte le coreografie danzate e create per me.

Cosa è riuscita a regalarti la danza?

La Danza è la mia vita… mi ha regalato momenti unici, mi ha sollevato dai grandi dolori, mi ha reso migliore!

Come ti senti quando ti trovi solo a ballare in una sala di danza o sul palcoscenico?

Il palcoscenico l’ho abbandonato nel 2010 con una meravigliosa festa che mi hanno organizzato cari amici… indimenticabile serata! Oggi considero il mio lavoro una missione per tutti questi giovani così complessi ma adorabili. Desidero regalare la mia Arte, la mia conoscenza a tutti loro…

Quali sono i tuoi progetti e i prossimi appuntamenti?

Ho avuto il contributo dalla Regione Campania per iniziare a lavorare con la mia Compagnia la “DDCompany”, farò spettacoli con i giovani più promettenti.

Hai un desiderio o un sogno legato alla danza che vorresti realizzare?

Dirigo da anni il Centro Coreografico d’Arte Nazionale “DI DANZA” con sede a Casalnuovo di Napoli, e mi piacerebbe diventasse il Polo della Danza in Campania. Ho uno Staff di alta qualità!

Per concludere, un tuo pensiero per descrivere l’arte tersicorea?

…nasce in te… morirà con te…..

Michele Olivieri

Foto di Antonio Quaranta

www.giornaledelladanza.com

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