Sembrava quasi risolta (in peggio) la situazione della Fondazione Arena di Verona, e invece in queste ore è arrivata nuova svolta nella vicenda: è stato infatti nominato commissario speciale Carlo Fuortes.
Tirano un sospiro di sollievo un po’ tutti in Fondazione, che in questi mesi aveva vissuto una situazione sempre più complessa: dopo l’arrivo della direttrice operativa Tartarotti (che già aveva amministrato una situazione di crisi sfavorendo il reparto danza) che aveva messo i lavoratori in allarme, dopo i mesi di non dialogo tra ex dirigenza (sindaco compreso) e lavoratori, la situazione di stallo (tra stipendi che non arrivavano e ipotesi di licenziamenti) aveva portato all’idea della liquidazione totale della fondazione. Liquidazione che avrebbe messo a rischio la stagione estiva, che voci davano per salva invece grazie a una privatizzazione che avrebbe assunto artisti, maestri e tecnici in base alle necessità di ogni spettacolo in cartellone.
Con la visita del Ministro Franceschini invece la situazione ha subito una svolta: il Ministro ha nominato Carlo Fuortes commissario speciale, scongiurando per il momento la liquidazione coatta. Nominato perché “manager culturale che ha già gestito con grande professionalità ed efficacia la situazione di crisi dell’Opera di Roma”, Fuortes continuerà il suo ruolo di Sovrintendente al Teatro Costanzi, mentre svolgerà il suo incarico in Arena gratuitamente, presso la quale il suo ruolo sarà di “garantire lo svolgimento della stagione estiva dell’Arena” e di “verificare entro il termine previsto dalla legge del 30 giugno 2016 le condizioni che permetteranno alla Fondazione scaligera di adempiere ai parametri stabiliti dalla legge Bray per accedere al percorso di risanamento o, in caso contrario, di avviare la sua liquidazione”.
G.Pieropan
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