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Il “Fantastico” mondo di Galyn Gorg

Galyn Gorg 1

Galyn Gorg è nata a Los Angeles. Attrice e ballerina statunitense; è figlia d’arte, infatti il padre è regista di documentari e la madre attrice. Cresciuta alle Hawaii, si è laureata in “Liberal Arts” al “Santa Monica College”. Ha esordito in Italia durante il varietà televisivo “Fantastico 6” nel 1985 con Steve La Chance, con cui formò una coppia di ballerini di grande successo. Galyn ha poi preferito il cinema e la Tv, recitando in svariati film e telefilm come “Storie incredibili”, “I segreti di Twin Peaks”, “Willy, il principe di Bel Air”, “Xena – Principessa guerriera”, “Crossing Jordan”, “CSI: Miami”, “Lost”. Quando è libera dal suo lavoro, si dedica al sociale in organizzazioni come l’UNICEF, Pachamama Alliance, The Herb Alpert Foundation, Yoga for Youth, The International House of Blues Foundation e World Festival of Sacred Music.

 

 

Carissima Galyn, piacere di ritrovarti a nome del pubblico italiano. Come è nato il tuo amore per la danza? 

 

La mia passione e il mio amore per la danza sono iniziati fin da bambina sulla Grande Isola delle Hawaii. Mia madre mi portava con lei, alle sue lezioni di danza e fui incoraggiata a partecipare. Era un corso di danza dell’Africa occidentale ed io ero l’unica bambina presente. Questo fu il mio primo “esordio” con il mondo della danza e me ne innamorai subito. Mia madre notò immediatamente questa passione e mi iscrisse ad una scuola di ballo. Così ebbe inizio il mio incredibile viaggio nell’arte coreutica.

 

 

Raccontaci il tuo percorso artistico? A che età hai iniziato, dove hai studiato danza e con quali maestri? Ti aspettavi, da giovane, tutto quello che ti sarebbe accaduto intraprendendo la carriera professionale di ballerina?

 

Ho preso parte alla mia prima lezione di danza all’età di dodici anni. La danza era qualcosa di magico, una profonda passione che illuminò il mio spirito. Inoltre, i miei genitori erano direttori di un gruppo teatrale per giovani nelle Hawaii, dove ebbi l’opportunità di esibirmi e creare personaggi vivacemente colorati. Ci trasferimmo a Los Angeles e di conseguenza ebbi l’opportunità di ottenere diverse borse di studio presso le principali Scuole e Accademie di Hollywood. Non credevo che in seguito sarei diventata una ballerina professionista in televisione, film, spot pubblicitari e stage ad un’età così giovane.

 

 

Un cattivo insegnante può causare anche danni seri a un danzatore o una danzatrice, cosa ne pensi a tale proposito?

 

È un peccato che i giovani, a volte, siano assoggettati da cattivi maestri. Durante la mia formazione di danza ho sperimentato diversi insegnanti “cattivi”. Questi docenti erano sleali in modo molto subdolo. Sottolineavano continuamente solo i difetti, umiliandomi, e pubblicamente paragonandomi ad altri ballerini in maniera avvilente. Di conseguenza, non avevo voglia di danzare nella fila davanti della sala o essere in primo piano. Questa angoscia mi ha fatto mettere in discussione le mie capacità. Tuttavia, ho avuto la fortuna di avere dei genitori sempre favorevoli e alcuni insegnanti meravigliosi che hanno creduto nel mio talento. Mi hanno sostenuta e incoraggiata. Ora so, che quei maestri sleali erano solo persone frustrate e infelici, che proiettavano le loro insoddisfazioni su di me e sugli altri giovani ballerini. Tutta questa negatività ha alimentato ancor di più il fuoco per l’arte che era dentro di me. Sapevo di avere qualcosa da condividere e nessuno poteva fermarmi. L’amore per la danza era molto più forte.

 

 

Qual è il sacrificio più grande che richiede la danza ma in generale scegliere la carriera artistica dato che tu sei anche attrice?

 

In termini di sacrificio per essere una grande ballerina o attrice ci vuole notevole dedizione. Un vero artista deve coltivare il proprio talento, continuando sempre a perfezionare ed evolvere l’espressività. Bisogna studiare, prendere lezioni, sia in laboratori o partecipare allo sviluppo di progetti artistici. Se la propria passione è forte, allora la motivazione e la disciplina sono fondamentali per attraversare momenti difficili. Sono un artista e di conseguenza, quotidianamente, sul mio percorso cerco sempre di crescere, sviluppare e comprendere la mia arte a un livello più profondo. Posso ancora stupirmi, essere meravigliata, rattristata, delusa, gioiosa ed estasiata… L’autrice, Julia Cameron, che ha scritto, “The Artist’s Way” (Il percorso dell’ Artista), afferma: “…L’arte non è mai completa, semplicemente si ferma solo in luoghi interessanti…”.

 

 

Quali consigli possiamo dare ai tanti giovani che sognano fortuna nel mondo della della danza sia classica, moderna o contemporanea?

 

Il miglior consiglio che posso dare, è quello di inseguire la propria passione. Segui ciò che ti illumina come artista. Segui ciò che ti porta alla gioia più grande. E poi immergersi nella formazione personale con i migliori docenti, insegnanti, frequentare workshop di alto livello, accademie e balli intensivi. Ogni qual volta si presenta la possibilità di esibirsi, fallo. Se hai la possibilità di partecipare ad un’audizione per una compagnia classica, teatro, televisione o per un film, fallo! Anche se la paura è fortissima, fallo comunque. Valorizzare il proprio materiale attraverso i social media. Creare il proprio canale Youtube, scaricare l’App STOMP, Musical.y e creare coreografie per condividere in modo rapido. La più celebre agenzia di ballo a Hollywood, MSA, sottolinea l’importanza dei social quando rappresentano i loro clienti.

 

 

Qual è stato il momento decisivo per la tua carriera?

 

Posso dire che ballare per la televisione italiana è stato un momento cruciale della mia carriera. Essere la stella e l’attrazione principale dello show televisivo più popolare, “Fantastico”, con Lorella Cuccarini, Pippo Baudo e Beppe Grillo è stato un momento fenomenale. Lavorare con il coreografo Franco Miseria è stato meraviglioso. La coreografia che ha creato per me e per il mio compagno di ballo di grande talento, Steve LaChance, mi ha spinta sempre a lottare per la perfezione. Vivere a Milano e girare il “Sandra Raimondo Show”, è stato un altro punto culminante della mia carriera. Sandra Mondaini e Raimondo Vianello erano così professionali e gentili. In tutti i miei viaggi, l’Italia rimane uno dei miei luoghi preferiti per la cortesia e la generosità del popolo italiano.

 

 

Quali sono le maggiori differenze dalla danza in Italia a quella negli Stati Uniti?

 

In sala è lo stesso. Padroneggiare la tecnica e la coltivare l’espressione artistica. La mia esperienza durante le prove in Italia e negli Stati Uniti è stata molto simile. Ho trovato l’impegno per l’eccellenza in modo uguale in entrambi i paesi. Danzare in nazioni diverse significa anche essere influenzati dalla sua gente, dall’ambiente e dalle tradizioni culturali. I film di Hollywood, i video musicali, la televisione e il balletto classico hanno un forte impatto sul mondo della danza. I film del passato con Gene Kelly, Leslie Caron, Fred Astaire e Cyd Charisse hanno profondamente influenzato la danza in tutto il mondo. Mikhail Baryshnikov, Alessandra Ferri, Misty Copeland, American Ballet Theater, Alvin Ailey Dance Theater, Broadway, Fame, Flashdance, West Side Story, Step Up, Rize, Dirty Dancing, la musica Hip-Hop, Rap, R & B, Michael Jackson, MTV, coreografi come Pina Bausch, Katherine Dunham, Mark Morris, James King, anche YouTube, Facebook, oltre a programmi televisivi come Ballando con le stelle, Americas Best Dance Crew e So You Think You Can Dance, tutti continuano ad orientare la danza a livello mondiale.

 

 

Un’altra tua grande passione è la recitazione. Parlaci della tua carriera, oggi, come attrice?

 

Sì, sono molto appassionata di recitazione e improvvisazione. L’esibizione dal vivo sul palcoscenico davanti ad un pubblico è una delle esperienze a me più care. Nel mondo dello spettacolo ho avuto l’opportunità di lavorare con alcuni artisti meravigliosi, come ad esempio, Will Smith, Keanu Reeves, Amy Poehler, Patrick Swayze, Cuba Gooding Jr., anche con registi come Irvin Kershner, Kathryn Bigelow, Francis Ford Coppola, Stephen Hopkins e produttori come Sam Raimi, Rob Tapert, JJ Abrams, e Bryce Zabel per citarne alcuni. Attualmente i miei agenti teatrali si stanno concentrando su ruoli cinematografici e televisivi con personaggi pittoreschi e grotteschi. Ad esempio, un’indovina, una mistica, una regina aliena, una strega selvaggia, uno spirito mistico, una cameriere impertinente, ecc.

 

 

Sei stata prima ballerina in una tra le più importanti trasmissioni televisive italiane e cioè “Fantastico 6”, hai mai sentito il peso di essere un esempio per chi ti guardava e ammirava?

 

Essere a “Fantastico” è stata un’esperienza incredibile, con la popolarità dello show, la stampa, gli ammiratori e la notorietà improvvisa. I fans italiani venivano da me per un autografo e una foto, e quando era possibile, io ero molto disponibile, anche perché mi sembrava di creare in loro tanta felicità. Credo che chiunque abbia avuto successo è anche per merito loro. Ad un certo punto della nostra vita, senti il bisogno di essere amato ed apprezzato. Ho sempre pensato che essere sotto gli occhi del pubblico, è una grande opportunità per infondere positività nella la vita della gente. Ho spesso donato il mio talento esibendomi in eventi nel corso degli anni, al fine di contribuire ad uno scopo che ritengo sia importante e cioè rendere il mondo un posto migliore per tutti noi.

 

 

Il tuo partner più famoso sotto i riflettori italiani, è stato sicuramente Steve LaChance in diretta dal mitico Teatro delle Vittorie, cosa ricordi di Steve artisticamente? Formavate una coppia in scena perfetta…

 

Steve LaChance è un incredibile artista, coreografo maestro e ballerino. Sono stata veramente molto fortunata ad averlo come partner durante la produzione di “Fantastico”, il “Sandra Raimondo Show” e il film “Body Beat”. La storia di come è diventato il mio partner è a causa di mia madre. Dopo che Pippo Baudo mi scelse come showgirl per “Fantastico”, bisognava trovare un partner che ballasse con me. Ma la domanda era, chi? Avevo lavorato con Steve a Hollywood prima di Fantastico, in un video musicale (The Jacksons) dove Steve era un assistente di un noto coreografo (Michael Peters). Mia madre suggerì ai miei agenti italiani (Guido De Angelis e Giuseppe Giacchi), di prendere in considerazione Steve LaChance. Appena videro Steve pensarono subito che fosse il partner giusto. Successivamente, Franco Miseria e Pippo Baudo approvarono la scelta su di lui. Fummo un’accoppiata perfetta. Il resto è storia. Lavorare con Steve è stato straordinario soprattutto per la sua impeccabile professionalità e la sua passione per l’arte della danza. Ballavamo in diretta televisiva ed era la prima volta che facevo sollevamenti coreografati a pezzi. Di conseguenza, ero un po’ nervosa. Steve mi rassicurò che non aveva mai fatto cadere una partner e che ero al sicuro, quindi mi rilassai, ed ebbi fiducia in lui e tutto andò bene. Quando riguardo alcuni brani di danza ballati insieme… mi risulta subito evidente la magia che siamo stati in grado di creare sul palcoscenico e davanti alle telecamere.

 

 

Tuoi partner nel programma erano anche Lorella Cuccarini e Manuel Franjo. Eravate un quartetto molto amato e seguito dagli italiani?

 

Lorella e Manuel sono entrambi ballerini di talento e persone meravigliose. Ho solo cose positive da dire su di loro. È stato davvero bello lavorare con Manuel, è sempre molto gentile. Recentemente l’ho ritrovato su Facebook. Dal mio primo incontro con Lorella sapevo che era una persona dolce. L’unico problema è stato che io parlavo molto poco l’italiano e lei parlava poco l’inglese. Sorridevamo, ridevamo con minime conversazioni. Lorella ed io eravamo entrambe molto concentrate a causa dei nostri impegni per le prove, apparizioni, stampa, interviste, servizi fotografici, ecc. Non ho visto Lorella per molti anni. Tuttavia, di recente ci seguiamo entrambe su Instagram e Twitter. Lei è favolosa! E sono felice di vedere che lei continua a cantare, ballare ed esibirsi con successo.

 

 

Cosa ti aveva spinta a lasciare l’America per arrivare in Italia?

 

Ero a Hollywood a lavorare come ballerina e attrice in spot pubblicitari, video musicali, film e programmi televisivi… Vidi un annuncio per un provino nel Variety Magazine (una rivista molto importante nel settore dello spettacolo) e decisi di presentarmi. Quando arrivai al provino, c’erano moltissime ragazze. La fila era lunghissima. Stavo per abbandonare, ma poi decisi di rimanere e aspettare il mio turno. Non ero di buon umore. Quando fu il mio momento entrai e venni sottoposta ad un provino tramite registrazione su nastro. Pensai di aver fatto una terribile audizione. Lasciai il luogo non pensando a nulla. Pochi mesi dopo ricevetti una telefonata da Guido De Angelis e Giuseppe Giacchi, (il mio team italiano), che mi informarono che dovevo recarmi in Italia. Presi un volo per Roma, accompagnata da mia madre, per incontrarmi con un uomo che non avevo mai sentito parlare. Il signor Pippo Baudo. Quella primavera dovetti volare in Medio Oriente per lavorare in un film che mi era stato proposto. Finito le riprese, ritornai subito a Roma (insieme a mia sorella Gentry e ad uno dei danzatori del Corpo di ballo) e iniziammo le prove per “Fantastico”.

 

 

Ancora oggi tutti si ricordano di te mentre cantavi la sigla del programma “Formula 6” mentre Lorella cantava “Sugar Sugar”. Quali emozioni riprovi oggi a ripensare a quei grandi successi del Sabato sera?

 

Dopo essermi esibita per Pippo Baudo e il coreografo Franco Miseria, sono stata informata che avrei preso parte come co-protagonista ad uno show dal titolo “Fantastico”. Non avevo idea di quello che stava per succedere. A fine primavera ritornai a Los Angeles, dove cominciai a tenere lezioni private di lingua italiana. In agosto presi un volo per Roma per iniziare le prove, incontrare Lorella, registrare “Formula 6” e montare la sigla. Non ero abbastanza consapevole di quanto tutto ciò sarebbe diventato grande. Dopo la messa in onda della prima puntata, ho cominciato a vedere la potenza di “Fantastico”. Gli altissimi ascolti televisivi e la popolarità sono stati sorprendenti. Improvvisamente diventai celebre e famosa e riconosciuta ovunque andassi. Dopo lo spettacolo del sabato sera dovevamo sgattaiolare subito fuori dal teatro per evitare di essere seguiti fino a casa. Essere dietro le quinte con persone di talento come Maradona, Claudio Baglioni, Duran Duran, Roberto Benigni, Amii Stewart, solo per citarne alcuni, è stata un’esperienza meravigliosa. In mezzo a tutto questo, mi ricordo che il mio obiettivo primario era l’esecuzione della coreografia, le emozioni e il temperamento di ogni pezzo di danza al meglio delle mie capacità. L’espressività creativa e artistica è stata la mia massima concentrazione.

 

 

Di Lorella Cuccarini cosa ricordi professionalmente. Eravate diventate amiche fuori dalla scena?

 

Dal mio primo incontro con Lorella, sapevo che era una persona molto gentile. A causa della barriera linguistica è stato difficile per noi comunicare. Ci guardavamo in faccia e sorridevamo con uno sguardo d’intesa per tutto di ciò che ci stava accadendo. Sarebbe stato bello per noi arrivare a conoscerci di più, ma stava succedendo tutto così in fretta che non c’era nemmeno il tempo materiale. Ho rispettato molto l’etica di lavoro di Lorella e anche la sua professionalità. Lei era concentrata e determinata a creare la più alta espressione artistica possibile. Ciò che è grandioso, è che recentemente ci siamo ritrovate su Instagram e Twitter.

 

 

Il vostro coreografo, uno tra i più celebri che hanno segnato e rivoluzionato la storia della televisione italiana, era Franco Miseria. Com’era lavorare con lui e cosa ti ha insegnato in particolare?

 

Vorrei iniziare con il dire che Franco Miseria è un grande artista e coreografo. Il programma “Fantastico” era molto intenso, anche perché lo spettacolo veniva trasmesso in diretta televisiva. Le prove iniziavano il lunedì mattina e la coreografia doveva essere pronta per la serata del sabato. Franco ha compiuto un’impresa straordinaria sotto un enorme pressione. Ricordo che durante una prova generale, Franco mi mostrò una coreografia che voleva che io facessi e che terminava con un grande portamento. Ricordo di aver pensato “come posso fare questo?” Franco era molto concentrato sulla sua missione e la perfezione dettagliata che voleva fosse eseguita in ogni sua coreografia. Per essere onesti, a volte ero frustrata con lui e ho pensato che fosse prepotente.Tuttavia, durante le prove ho cominciato a capire che mi stava spronando, costringendomi oltre la mia zona di comfort come artista e come ballerina. Ciò a volte può essere un metodo arduo e impegnativo. Di conseguenza può causare instabilità, paure e mancanza di sicurezza, ecc. Franco, invece, con generosità voleva di più da me ed era determinato a farlo. Il suo metodo artistico tirò fuori il mio, quello che non ho mai conosciuto o avuto la possibilità di esprimere. Sono eternamente grata a lui per la sua guida e i preziosi consigli. Sono cresciuta e fiorita come artista/ballerina. Recentemente ci siamo ritrovati su Facebook e riguardato alcuni dei pezzi di danza provenienti da Fantastico siamo entrambi d’accordo sulla loro spettacolarità.

 

 

Mentre a Pippo Baudo cosa devi in termini di riconoscenza artistica?

 

Ho molta gratitudine per Pippo. Ricordo ancora il nostro primo incontro. Fui informata dai miei agenti che avrei incontrato una famosa star della televisione italiana e che doveva approvarmi come showgirl/ballerina in “Fantastico”. Rammento come Pippo mi mise subito a mio agio facendomi sorridere allegramente. Mi chiese se parlavo un po’ di italiano mentre in quel momento non ero a conoscenza della lingua. Il mio primo incontro con Pippo fu un successo. Mi è piaciuto subito, abbiamo avuto un ottimo rapporto professionale. Riflettendo, sono grata per la sua mentalità aperta. Sono metà afro-americana e metà caucasica. Mia madre è di colore. Lei era con me al primo incontro con Pippo Baudo e lo ringrazio per questa sua apertura mentale soprattutto perché la razza non influenzò la sua decisione inerente la mia partecipazione a “Fantastico”. Pippo Baudo è stato un vero pioniere e questo incredibile successo l’abbiamo creato tutti insieme sotto la sua sicura guida.

 

 

Nel cast c’era anche un giovane Beppe Grillo, ora diventato leader politico italiano….

 

Sì, Beppe Grillo. Mi ricordo di lui come una persona molto divertente e piena di vita. Qualunque cosa si possa pensare di Beppe Grillo, è necessario ammettere che egli vive la sua vita con passione, convinzione e determinazione. Lui ha opinioni sui vari problemi del mondo e non ha paura di renderli noti. Rispetto assai questa qualità in ogni essere umano, date le gravi sfide che il nostro mondo si trova ad affrontare.

 

 

Tra tutti i personaggi televisivi italiani che hai frequentato in quel periodo, quale ti è rimasto particolarmente impresso?

 

Non posso che non citare Lorella Cuccarini ed Heather Parisi. Sono entrambe grandi personaggi televisivi italiani, dedite all’eccellenza. Io le rispetto molto. Il mio debutto al Teatro Delle Vittorie insieme a queste due talentuose donne è stato meraviglioso anche per la loro accoglienza. Heather era già stata a “Fantastico” e parlava inglese, è stata generosissima nel darmi immediatamente preziosi suggerimenti. Di recente ci siamo ritrovate su Twitter. I social media ci tengono tutti collegati. Ho anche la necessità e il desiderio di ricordare con affetto gli insuperabili e compianti Sandra Mondaini e Raimondo Vianello: due professionisti complementari, artisti incredibili e intrattenitori leggendari.

 

 

Perché poi dopo Fantastico hai lasciato la danza televisiva per la carriera di attrice?

 

Dopo “Fantastico”, c’erano in programma le riprese del film, “Beat Body” con Steve. Abbiamo girato il film a Los Angeles. Mentre ero ancora in America firmai con un’agenzia teatrale molto celebre ad Hollywood. Come conseguenza di questo, la mia carriera di attrice professionista cominciò a nascere. Mi lanciai da subito in ruoli televisivi e cinematografici lavorando con registi importanti, produttori ed attori di chiara fama.

 

 

Oggi frequenti ancora il mondo della danza o l’hai abbandonato?

 

La danza è parte della mia vita. Io continuo a fare danza, eseguo e studio balletto, modern-jazz, brasiliano e attualmente gli stili dell’Africa occidentale. Quando è richiesto, mi esibisco in eventi live e in sedi teatrali. Recentemente ho creato una coreografia che mi ha portato allo svolgimento di Workshop e seminari intensivi di danza. Il mio agente/manager è attualmente in trattativa con un contatto italiano per quanto riguarda la possibilità di un mio rientro artistico in Italia per svolgere delle lezioni di danza ed esibirmi dal vivo. Ho appena lanciato un canale su YouTube (Galyn Gorg), focalizzato su contenuti di danza orientale. Sulla base delle risposte che sto ricevendo, i miei fans sembrano avere un grande apprezzamento per la mia danza e le immagini teatrali, che sono pubblicate nei social media.

 

 

Hai tempo di seguire a teatro i musical, gli spettacoli di danza contemporanea e le grandi compagnie del repertorio classico?

 

Sì, quando è possibile assisto a spettacoli di grandi compagnie di danza. Recentemente sono andata a teatro a vedere le compagnie di Alvin Ailey, del Joffrey Ballet, Viver Brasile, Dance Theater di Harlem, Mark Morris e Shen Yun, solo per citarne alcuni. Ultimamente sono diventata una grande ammiratrice del lavoro artistico dell’indimenticabile coreografa Pina Bausch.

 

 

Non torni mai in Italia?

 

Se si presentasse l’occasione giusta sarei molto contenta di rientrare in Italia.

 

 

Nel tuo tempo libero ti dedichi anche alle cause umanitarie. Questo ti rende onore. Quali sono i problemi che ti stanno più a cuore?

 

È molto importante per me per contribuire a rendere il nostro mondo un posto migliore. È mia responsabilità fare quello che è nelle mie forze e possibilità. Donare il  talento e le competenze per aiutare i giovani, quando mi è possibile. Assistere alla costruzione, all’autostima e alla fiducia nei giovani è fondamentale per creare un equilibrio, affinché diventino adulti sani. Inoltre, una delle organizzazioni con cui lavoro, “The Pachamama Alliance” è consultabile sul mio sito (www.galyngorg.com).

 

 

Possiedi ancora un sogno nel cassetto nel mondo dello spettacolo?

 

Sì. Il mio sogno è realtà! Essendo parte del mondo dello spettacolo è la mia vita. I progetti di recitazione, danza e orientamento che sto sviluppando continuano ad ispirarmi. La mia visione artistica è forte. Creare bellezza, ispirazione e vita per rendere felice il nostro mondo è la mia primaria missione. L’Italia è una parte del mio cuore. Sarò sempre grata al popolo italiano per la loro gentilezza, la generosità e la sensibilità. Seguitemi su facebook / twitter: gorg Galyn / instagram: gorg Galyn / Youtube… Vi aspetto!

 

 

Michele Olivieri

 

www.giornaledelladanza.com

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