Nel mondo della danza vige una serie di semplici ma efficaci norme non scritte che regolano il comportamento del ballerino in sala e che potremmo definire il ‘galateo della danza’. Vediamo quali sono.
Puntualità. A lezione si arriva puntuali. La propensione e l’attenzione a essere in orario costituiscono un valore e una dimostrazione di rispetto per gli altri e per l’impegno preso. Implica precisione, ordine e organizzazione, e manifesta l’interesse per quello che si fa.
Costanza. Per migliorare e crescere tecnicamente, la presenza costante riveste un ruolo essenziale. Quindi sono da evitare più possibile le assenze, anche per rispetto nei confronti dei compagni e dell’insegnante che non dovranno quindi rallentare il lavoro che si svolge in classe.
Gentilezza e cortesia. All’ingresso in sala ci si saluta gentilmente, preferibilmente esibendo un bel sorriso, dimostrazione della gioia di partecipare alla lezione e di accoglienza verso i compagni e l’insegnante. Quando si deve rivolgere una domanda si aspetta che il maestro abbia terminato la spiegazione e si alza educatamente la mano in attesa di poter parlare.
Ordine e igiene. Lo spogliatoio e la sala si lasciano esattamente come si sono trovati entrandovi, le classi successive hanno diritto a essere accolti dallo stesso ordine. I capelli devono essere raccolti in chignon o coda, anche per facilitare l’esecuzione dei passi. L’abbigliamento deve essere adatto allo stile di danza che si pratica, comodo, ma ordinato, niente orecchini, bracciali e fronzoli vari.
Atteggiamento. Durante le pause dovute alle spiegazioni o all’attesa del proprio turno in diagonale o coreografia, mai e poi mai ci si siederà o si appoggerà la schiena contro il muro. Accomodarsi sul pavimento significa perdere energia e concentrazione, inoltre l’edificio sta in piedi da solo, non ha bisogno che il ballerino lo sostenga addossandosi alla parete.
Preparazione. Il ballerino ripasserà a casa il nuovo pezzo di coreografia spiegato dall’insegnante durante la lezione precedente, in modo da arrivare preparato in sala e permettere di procedere speditamente con il programma o con il resto della coreografia.
Rispetto degli spazi. Generalmente ogni ballerino ha il suo posto in sala o alla sbarra e deve rispettare lo spazio degli altri. Alla prima lezione in una nuova classe, l’allievo deve attendere che sia il maestro a indicargli il suo posto.
Buona educazione. Niente caramelle, chewingum e affini, in sala danza non si rumina. La buona educazione però va oltre, non si giudicano i compagni e non si sgomita per ottenere un posto in ‘prima fila’ durante l’esecuzione della coreografia. Sarà l’insegnante a stabilire la posizione dell’allievo che dovrà rispettare le decisioni prese.
Il vero ballerino, quindi, comprende queste regole e le applica anche fuori dalla sala, nel mondo esterno, trasformandole in un vero e proprio stile di vita.
Ricordiamoci sempre che il danzatore non si riconosce solo dal fisico, dalla postura e dai movimenti leggeri, ma soprattutto dai suoi modi gentili, educati e rispettosi, perché la danza plasma il corpo e soprattutto la mente, e ci rende esseri umani migliori.
Stefania Napoli
www.giornaledelladanza.com