Il balletto classico preferito?
Giselle.
Il balletto contemporaneo prediletto?
In The Middle, Somewhat Elevated di William Forsythe.
Il Teatro del cuore?
Il Teatro Mariinsky di San Pietroburgo.
Un romanzo da trasformare in balletto?
Guerra e Pace di Tolstoj.
Mentre un film da cui ricavare uno spettacolo di balletto?
Madame X diretto da David Lowell Rich.
Il costume di scena indossato che hai preferito?
Grand pas Classique.
Quale colore associ alla danza?
Tutti i colori dell’Arcobaleno.
Che profumo ha la danza?
Chanel N°5.
La musica più bella scritta per balletto?
Tutti i balletti di Tchaikovsky.
Il film di danza irrinunciabile?
Due vite, una svolta diretto da Herbert Ross.
Due miti della danza del passato, uomo e donna?
Mikhail Baryshnikov e Natalia Makarova.
Il tuo “passo di danza” preferito?
Grand jeté en avant.
Chi ti sarebbe piaciuto essere nella vita tra i ruoli del grande repertorio di balletto classico?
Romeo.
Chi è stato il genio per eccellenza nell’arte coreografica?
Marius Petipa.
Tornando indietro, se incontrassi Tersicore, cosa le diresti?
Grazie per avermi donato questa splendida arte.
Tre parole per descrivere la disciplina della danza?
Perfezione estetica. Espressività fisica e interiore. Mezzo per sublimare la nostra vita.
Come ti vedi oggi allo specchio?
Un uomo felice di esistere perché esercito la professione che adoro.
Michele Olivieri
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