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Tag Archives: Mikhail Baryshnikov

Il primo ballerino Angelo Greco “allo specchio”

Il balletto classico preferito? Don Quixote. Il balletto contemporaneo prediletto? “Petite Mort” di Jiří Kylián. Il Teatro del cuore? War Memorial Opera House San Francisco. Un romanzo da trasformare in balletto? “Via col vento”. Mentre un film da cui ricavare uno spettacolo di balletto? “Funny girl”. Il costume di scena indossato che hai preferito? Tutti i costumi indossati nel balletto “Romeo e Giulietta”. Quale colore associ alla danza? Rosso. Che profumo ha la danza? Ha un profumo delicato. La musica più bella scritta per balletto? Tchaikovsky “Swan Lake”. Il film di danza irrinunciabile? “Billy Elliot”. Due miti della danza del passato, uomo e donna? Mikhail Baryshnikov, Carla Fracci. Il tuo “passo di danza” preferito? Saut de basque. Chi ti sarebbe piaciuto essere nella vita tra i ruoli del grande repertorio classico? Romeo. Chi è stato il genio per eccellenza nell’arte coreografica? Kenneth MacMillan. Tornando indietro, se incontrassi Tersicore, cosa le diresti? Le direi Grazie. Tre parole per descrivere la disciplina della danza? Amore, dedizione, coraggio. Come ti vedi oggi allo specchio? Mi vedo sempre uguale, solo un po’ invecchiato… ma con tanta voglia di fare! Michele Olivieri Foto di © Chris Hardy www.giornaledelladanza.com © Riproduzione riservata

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“Les Étoiles pour homme” di Daniele Cipriani al Ravenna Festival

Les Étoiles pour homme, che chiuderà il Ravenna Festival il 13 luglio al Palazzo Mauro De André (ore 21,30) lancia un guanto di sfida a George Balanchine che sosteneva che Il balletto è donna! A dispetto di quanto asseriva il grande coreografo, i protagonisti di questo gala internazionale di danza, con la direzione artistica di Daniele Cipriani si declinano tutti al maschile. Con un titolo che prende in prestito la descrizione usata comunemente nel branding dei profumi: pour homme, e con qualche goccia di spirito (in tutti i sensi), questa edizione speciale – un progetto in esclusiva per il Ravenna Festival – inonderà la platea di un bouquet molto particolare in cui la nota olfattiva dominante sarà la danza maschile e il suo seducente accordo tra forza e grazia. Calcheranno il palcoscenico la stella internazionale Sergio Bernal (Sergio Bernal Dance Company), Davide Dato (Opera di Stato di Vienna), Lloyd Knight (Martha Graham Dance Company), Matteo Miccini e David Moore (Balletto di Stoccarda), i poeti della danza Sasha Riva e Simone Repele (Riva&Repele), nonché la “divina” Tatianna Youbetyabootskaya (al secolo Andrea Fabbri, unico danzatore italiano della troupe en travesti Les Ballets Trockadero de Monte-Carlo). Con loro, i danzatori della MM Contemporary ...

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Nijinsky (balletti): storia, personaggi, curiosità e trama

Il più celebre balletto dedicato a Nijinsky, andato in scena nel 2017 presso l’Hamburg State Opera con la regia di Thomas Grimm porta la firma coreografica di John Neumeier. La sua danza è una lucida pennellata, le forme e l’uso dello spazio si sviluppano espressivamente in crescendo, trasformando pagine di vita in sculture viventi che poggiano sulla fragilità dell’animo. Un corpo vivido, un’architettura che ha definito i limiti della follia, i tormenti, la guerra, la pazzia, i silenzi, i fantasmi, le costrizioni umane. Le inquadrature, come in un film, tratteggiano nettamente il personaggio di Nijinsky dove il tormento viene rivissuto mediante flashback evocativi in cui i danzatori illuminano le zone oscure della mente, tamponando le sfumature del male oscuro. Il ballerino protagonista si fonde in totale simbiosi con Nijinsky descrivendo l’azione col pensiero, attento al gesto, al suo valore, ai suoi significati, ai suoi modi. Lo spettacolo, diventato negli anni un cult, rimane ad oggi opera magistrale nel racchiudere i sentimenti e i deliri di uno dei più grandi ballerini di tutti i tempi, il cuore e l’anima dei Ballets Russes, narrati da Neumeier con ritmo compulsivo e incalzante, a tratti poetico e malinconico, spingendo lo spettatore più empatico ad ...

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Margot Fonteyn: un omaggio alla divina nel 106° dalla nascita

  Dame Margaret Evelyn Hookham, conosciuta con il nome d’arte di Margot Fonteyn (Reigate, 18 maggio 1919 – Panama, 21 febbraio 1991) è considerata tra le più grandi ballerine di tutti i tempi. Ha trascorso l’intera carriera come artista del Royal Ballet (ex Sadler’s Wells Theatre Company), ed è stata nominata prima ballerina assoluta. Essere riconosciute con tale titolo è un grande onore, tradizionalmente riservato solo a ballerine eccezionali. La Fonteyn fu designata nel 1979, come premio per il suo 60º compleanno. Il titolo fu ratificato dalla Regina Elisabetta II in qualità di patrona della compagnia inglese di balletto. I primi anni li trascorse in Cina, dove la famiglia si trasferì per seguire il lavoro del padre. All’inizio della sua carriera, Margaret trasformò il cognome Fontes in Fonteyn (lo stesso fece suo fratello) e iniziò a prendere lezioni di danza classica all’età di quattro anni, studiando sia in Inghilterra che in Cina. La sua formazione a Shanghai avvenne con il ballerino russo espatriato Georgy Goncharov, contribuendo al suo continuo interesse per il balletto russo. La compagna di Goncharov, Vera Volkova, divenne in seguito influente nella carriera e nella formazione di Fonteyn. Tornata a Londra all’età di quattordici anni, si formò ...

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Addio ad Alla Osipenko: leggendaria prima ballerina

Alla Evgenievna Osipenko (Leningrado, 16 giugno 1932 – San Pietroburgo, 12 maggio 2025) già storica prima ballerina del Teatro Accademico dell’Opera e del Balletto Statale Kirov (Mariinsky) e celebre maestra è venuta a mancare all’età di 93 anni. Fu la prima della sua generazione di stelle del Kirov ad incantare l’Occidente quando ballò a Parigi nel 1956. Tra le più grandi ballerine del XX secolo, ha saputo imporsi agli occhi del mondo per la tecnica eterea e l’arte espressiva. Aveva studiato alla Scuola Coreografica di Leningrado (attualmente Accademia Vaganova di San Pietroburgo) nella classe di Agrippina Vaganova (di cui è stata una delle sue ultime allieve). Dopo il diploma si era unita al Kirov Ballet nel 1950, fu promossa Prima ballerina nel 1954. Il suo repertorio includeva, tra i tanti lavori: La Bella Addormentata, Il Lago dei Cigni, La Bayadère, Chopiniana, Lo Schiaccianoci, Spartak, Il Fiore di Pietra, Raymonda, Don Chisciotte. L’interpretazione della Fata dei Lillà ne La bella addormentata, originariamente coreografata da Marius Petipa nel 1890 su musica di Pyotr Ilyich Tajkovskij, divenne uno dei suoi maggiori cavalli di battaglia. La forza drammatica e lo straordinario talento plastico di Osipenko si manifestarono nei ruoli appositamente messi in scena per ...

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Gala Fracci alla Scala: programma e ospiti del tributo

Prosegue il tributo della Scala e dei suoi artisti a Carla Fracci, che è stata e rimane una figura cardine della storia della danza, fonte di ispirazione per generazioni di giovani, non solo nel mondo del balletto. Appena insediato alla Direzione del Ballo, Frédéric Olivieri, che ha al suo attivo la realizzazione di molti e fortunati Gala nelle precedenti direzioni, prosegue la tradizione, istituita a partire dal 2022 da Manuel Legris per celebrare nel nome di Carla Fracci la danza e il balletto. Per la edizione 2025, Olivieri ha voluto incentrare il programma su brani che si rifanno direttamente ai ruoli creati per Carla Fracci o che la sua interpretazione ha reso immortali, che rivivranno attraverso i protagonisti di questa edizione: il Corpo di Ballo, i Primi ballerini, i Solisti, e gli ospiti internazionali Marianela Nuñez e Reece Clarke, stelle del Royal Ballet già acclamate sul palcoscenico scaligero, mentre sarà un debutto per Romina Contreras, principal dancer al Balletto di Santiago e ora in forza presso lo Czech National Ballet di Praga. L’Orchestra del Teatro alla Scala sarà diretta da Valery Ovsyanikov e per confermare il fil rouge tra Scuola e Compagnia, il programma vedrà impegnati anche gli Allievi della ...

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Fred Astaire: amato da Nureyev, Balanchine, Baryshnikov, Fonteyn

Il 10 maggio del 1899 nasceva Fred Astaire, nome d’arte di Frederick Austerlitz, il più influente danzatore nella storia dei musical. Rudolf Nureyev esclamò “Fred Astaire è il danzatore più grande del Novecento”. George Balanchine disse “È terribilmente raro. È come Bach, che ai suoi tempi aveva una grande concentrazione di abilità, essenza, conoscenza, una vastità di musica. Astaire ha la stessa concentrazione di genio; c’è così tanta danza in lui che è stata distillata”. Anche Mikhail Baryshnikov definì Fred Astaire “Il migliore. Senza dubbio” aggiungendo “Nessun ballerino può guardare Fred Astaire e non sapere che tutti noi avremmo dovuto dedicarci a un altro mestiere”. L’illustre danzatore Edward Villella, ebbe modo di affermare che Fred Astaire era “la personificazione del neoclassicismo all’interno di una popolare forma d’arte americana”. Mentre la meravigliosa étoile Margot Fonteyn dichiarò della “magia della magia” di Astaire, che faceva apparire “la danza più facile del camminare, più naturale del respirare”. Nel libro Astaire Dancing: The Musical Films pubblicato nel 1985, l’autore John Mueller riporta che il coreografo Jerome Robbins nel suo balletto I’m Old-Fashioned (la première ebbe luogo nel giugno 1983 al New York State Theater, Lincoln Center) integrò la messa in scena con una sequenza danzata da ...

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La Péri (balletto): storia, personaggi, curiosità e trama

Balletto pantomimico-fantastico in due atti e tre scene, La Péri fu coreografato da Jean Coralli sulla partitura musicale di Johann Friedrich Franz Burgmüller e libretto di Théophile Gautier con Jean Coralli. La prima andò in scena nel 1843 al Théâtre de l’Opéra (Salle Le Peletier) di Parigi con Carlotta Grisi al fianco di Marius Petipa nel ruolo di Achmet, dello stesso Coralli nel ruolo del Marchand d’Esclaves, di J.B. Barret (Roucem) e Delphine Marquet (Nourmanhal). Il debutto al Palais Garnier dell’Opéra vide la luce nel 1931, in occasione di un gala benefico con la coreografia di Léo Staats, interpreti Camille Bos e Serge Peretti. La trama racconta una storia complessa basata su una favola persiana che narra di Iskender, il Re, il quale, rendendosi conto che i giorni della sua giovinezza erano finiti, vagò per l’Iran alla ricerca del Fiore dell’Immortalità. Quando giunse ai confini della Terra, trovò una Péri (serva dei Puri) addormentata nella sua veste di gioielli preziosi. Una stella brillava sopra la sua testa e nella sua mano brillava il Fiore. Iskender si chinò silenziosamente sulla Dormiente e, senza svegliarla, le prese il Fiore che ardeva tra le sue mani caldo come il sole di mezzogiorno. La ...

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UNESCO celebra la danza con il messaggio di Mikhail Baryshnikov

Il 29 aprile viene celebrata in tutto il mondo la Giornata Internazionale della Danza su indicazione del Comitato Internazionale della Danza all’interno dell’Istituto Internazionale del Teatro dell’UNESCO. La festa è stata istituita nel 1982 per il “Comitato Internazionale della Danza – C.I.D.” dell’Istituto Internazionale del Teatro (ITI-UNESCO). La data commemora la nascita di Jean-Georges Noverre (Parigi, 29 aprile 1727 – Saint-Germain-en-Laye, 19 ottobre 1810), autore delle “Lettere sulla danza e sul balletto” (Lettres sur la danse et sur les ballets, 1760), che fu il più rinomato coreografo della sua epoca, l’artefice del balletto moderno. Sin dalla sua creazione il Comitato per la Danza e l’International Theatre Institute (ITI) ha selezionato importanti personalità della danza affinché scrivessero ogni anno un messaggio per commemorare la Giornata internazionale della Danza. Questa giornata è una celebrazione per coloro che riconoscono il valore e l’importanza della danza come forma d’arte e rappresenta un campanello d’allarme per governi, politici e istituzioni che ancora non ne riconoscono il valore per le persone e gli individui, né il suo potenziale per la crescita economica. Quest’anno il Messaggio alla comunità artistica internazionale è stato affidato all’iconico Mikhail Baryshnikov, ballerino e coreografo, personalità di spicco della danza mondiale, e riflette sull’importanza della danza come espressione artistica in ...

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Le Pavillon d’Armide (balletto): storia, personaggi, curiosità e trama

Il balletto in un atto e tre quadri su coreografia di Michel Fokine si avvale della musica di Nicolai Čerepnin e del libretto di Alexandre Benois. Fu ispirato dalla novella Omphale di Théophile Gautier e rappresentato in debutto il 25 novembre 1907 al Teatro Mariinskij di San Pietroburgo, con scenografie e costumi dello stesso Alexandre Benois. Interpreti principali la leggendaria prima ballerina Anna Pavlova nel ruolo di Armide, l’altrettanto iconico Vaslav Nijinsky nella parte dello schiavo preferito di Armide e lo storico danzatore Pavel Gerdt in quello di René, visconte di Beaugency. Fu il primo balletto presentato dalla produzione dei “Balletti Russi” di Sergej Pavlovič Djagilev il 19 maggio 1909 al pubblico di Parigi riunito al Théâtre du Châtelet, con protagonisti Vera Karalli, Mikhaïl Mordkin e Vaslav Nijinski. La serata si rivelò trionfale, composta da tre balletti: Les Danses Polovtsiennes, Le Festin e ben appunto Le Pavillon d’Armide. La parte di Armide venne anche impersonata dalla grande prima ballerina Tamara Karsavina nel 1912. Una variazione femminile di “Le Pavillon d’Armide” è stata introdotta nel “Grand Pas” di Paquita. Il balletto è ambientato in epoca romantica e durante il regno di Luigi XIV. È da considerarsi uno dei primi balletti brevi, realizzati in ...

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