Il balletto classico preferito?
Onegin.
Il balletto contemporaneo prediletto?
Full-length Artifact di William Forsythe.
Il Teatro del cuore?
L’Opéra di Parigi.
Un romanzo da trasformare in balletto?
Una biografia di una personalità interessante.
Mentre un film da cui ricavare uno spettacolo di balletto?
Call me by your name.
Il costume di scena indossato che hai preferito?
Onegin.
Quale colore associ alla danza?
Nero, Bianco, Nudo.
Che profumo ha la danza?
Per me ha un profumo fresco, di disciplina e sogni, di sforzo e grazia.
La musica più bella scritta per balletto?
Quella di Prokofiev per “Romeo e Giulietta”.
Il film di danza irrinunciabile?
Black Swan.
Due miti della danza del passato, uomo e donna?
Mikhail Baryshnikov e Gelsey Kirkland.
Il tuo “passo di danza” preferito?
Grand allegro.
Chi ti sarebbe piaciuto essere nella vita tra i ruoli del grande repertorio classico?
Basilio.
Chi è stato il genio per eccellenza nell’arte coreografica?
William Forsythe.
Tornando indietro, se incontrassi Tersicore, cosa le diresti?
Continua a condividere la tua passione per la danza.
Tre parole per descrivere la disciplina della danza?
Dedizione, passione, resilienza.
Come ti vedi oggi allo specchio?
In pace, ma spinto da uno scopo!
Michele Olivieri
Foto di Robin Joris Dullers
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