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In esclusiva per il giornaledelladanza.com la lettera accorata degli allievi dell’Accademia Nazionale di Danza

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
Cari lettori,
a scrivere questa lettera è un gruppo di persone, un gruppo di aspiranti danzatori, gli studenti dell’ Accademia Nazionale di Danza che, questa volta, in via del tutto straordinaria, si servono delle parole per comunicare.
Questa è una sfida, una grande sfida per noi danzatori che abbiamo scelto la danza per esprimere il nostro mondo interiore perchè quello delle parole non è mai stato sufficiente a rappresentare tutto ciò per cui viviamo.
Le parole non si addicono alle necessità dei nostri corpi, alla forza delle emozioni che spinge gli stessi a muoversi, acorrere, a saltare, a danzare, a raccontare.
Con questa lettera vogliamo far sentire la voce della nostra protesta intrapresa il 3 dicembre 2012, vogliamo motivare la nostra decisione: fermarci, interrompere le nostre lezioni, “appendere al chiodo” le famigerate scarpette.
Bloccarsi è stato fondamentale e formativo, un sacrificio enorme per noi, ma necessario per far uscire la nostra voce fuori dalle mura dell’ Accademia, per far capire la gravità della condizione che tocca in modo incisivo la nostra Istituzione. La tanto desiderata Accademia, che ognuno di noi ha conquistato con tanti sacrifici e
tante rinunce, al momento non ripaga i nostri sforzi, le nostre rinunce, il nostro sudore.
I problemi sono tanti e vanno dalla mancanza di un Regolamento Didattico ad uno stato non idoneo delle aule in cui svolgiamo le lezioni; a tutto questo si aggiungono contrasti e mancanza di un rapporto attivo, ma soprattutto funzionale, tra le varie figure presenti in questo Istituto. Quest’ultime dovrebbero attingere alla
collaborazione reciproca, mettendo in secondo piano le discrepanze di natura personale, e, mosse da un obiettivo comune, unire le forze per rigenerare la nostra Accademia ed aspirare ad ottenere una nuova Accademia Nazionale di Danza.
Questa lettera concretizza la nostra richiesta di aiuto, la nostra sete di ricerca, la nostra necessità di scambi culturali che permettono, assieme ad una didattica effettivamente regolamentata, una crescita professionale propedeutica a quelle che saranno le future sfide lavorative.
La stessa lettera ha il fine di evidenziare quello che dovrebbe essere un diritto: il DIRITTO ALLO STUDIO.
Assistiamo in questo frangente di tempo ad un sistema che si frantuma giorno dopo giorno, i cui brandelli si identificano nelle stesse persone che adesso si trovano direttamente coinvolte in questa protesta e che vogliono essere le stesse a riemergere vittoriose.
Speriamo di riuscire ad ottenere un nuovo vigore e una nuova spinta per la nostra Accademia, la quale è l’unica Istituzione Statale del Compartimento dell’Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica del Ministero dell’ Istruzione, dell’ Università e della Ricerca deputata alla formazione coreutica, un punto di riferimento in Italia.
In conclusione, noi studenti dell’AND speriamo che le parole sentite, pensate e solo alla fine scritte su bianco, possano scuotere gli animi di voi lettori, possano essere un input per la mente di ognuno, parole capaci di ispirare a nuovi ideali, a generare nuovi brani da suonare e a nuovi movimenti da danzare in un’atmosfera più sana, serena, ma soprattutto più consapevole del fatto che se un essere lotta con il cuore, con l’anima, col corpo e con la mente, raggiunge le vette più alte, le cime irraggiungibili!
Cogliamo l’occasione per ringraziare tutto il nostro Corpo Docente, non solo per la qualità della formazione quotidiana, ma soprattutto per la collaborazione, la sensibilità, il supporto e la premura dimostrataci in questi duri mesi.
Grazie al Giornale della Danza.com e, in particolar modo, al suo Direttore Sara Zuccarinonché ex studentessa dell’Accademia, per l’attenzione, i consigli e la disponibilità dimostrata nei nostri confronti.
L’uomo da solo rimane solo, ma lo stesso assieme ad altri diventa qualcuno, o forse qualcosa, o forse qualcosa di più!
“Danzare la vita è quella sana follia che ti salva la vita”. R. G.
Roma, 31 gennaio 2013
Rossana, Manuela,
gli studenti e la Consulta degli Studenti
dell’Accademia Nazionale di Danza
Immagine anteprima YouTube

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