L’Internationale Tanzmesse di Düsseldorf è un festival biennale, una piattaforma di scambio e confronto nel campo della danza contemporanea. Compagnie e artisti presentano i loro lavori e coreografi, danzatori, agenzie e istituzioni culturali creano una vivace rete di cooperazione.
La variopinta piazza internazionale ospiterà più di duecento performer in cinquanta spettacoli tra il 25 e il 28 agosto. L’apertura sarà affidata alla viscerale e fiera eleganza della compagnia Philidanco che presenterà Repertory di Christopher Huggins (Capitol Theater, 25/8, ore 18.30). La stessa sera i francesi della Retouramont, arrampicandosi sui muri del teatro, faranno emergere dal buio enormi cariatidi in un’abissale danza tra cielo e terra.
La long performance night del giorno successivo incalzerà nell’indefinibile viaggio fra i generi e nell’inconfondibile sense of humor della Sol Picó Cia de dansa (Capitol Theater, 26/8, ore 21.00). Poi, sulle note dal vivo del grande Leonard Cohen prenderà corpo il lungo concerto visuale ideato dal coreografo danese Palle Granhøj che, in Dance me to the End on/off Love, esplora il concetto di dance-concert (Capitol Theater, 26/8, ore 23.00).
Fra le highlights del festival ricordiamo ancora la Silesian Dance Theatre in Panopticon or/and a parable of the Poppy di Jacek Łuminśki (Düsseldorfer Schauspielhaus, 27/8, ore 19.30); la Compagnie Thor in To the Ones I Love di Thierry Smits (Capitol Theater, 27/8, ore 21.00). Sabato si chiuderà con la cruda e caotica 100 Wounded Tears coreografata da Jozef Frucek e Linda Kapetanea della Dot 504 (Düsseldorfer Schauspielhaus, 28/8, ore 19.30) seguita dall’interessante accorpamento delle tre performance: Loan Sharking della RubberbanDance Group di Victor Quijada; Downshifting della Spellbound Dance Company di Mauro Astolfi e Dialogue II della Shang Chi Move di Shang Chi Sun (Tanzhaus nrw, 28/8, 20.30).
INFO
Tel. +49 (0)221-226 57 98
Maura Dessì
Foto di Lois Greenfield, Marie-Françoise Plissart