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Giampiero Gencarelli: “la danza è la mia compagna di vita”

Giampiero Gencarelli: “la danza è la mia compagna di vita”

 

Coreografo di “Domenica In” su Rai 1 condotto da Pippo Baudo con Manuela Zero e Chiara Francini nella stagione 2016/2017, Giampiero Gencarelli si specializza a Londra, Mosca, Lubjana e negli Stati Uniti con i migliori Maestri e Professionisti del settore Danza. Consegue il diploma FIPD e partecipa a competizioni a livello europeo e mondiale. Collabora come coreografo con la produzione della trasmissione “Ballando Con le Stelle”, Rai 1, condotto da Milly Carlucci e a “La febbre del sabato sera“ con Samanta Togni, Simone Di Pasquale, Stefano Masciarelli e Hoara Borselli.

Com’è incominciata questa passione diventata poi una professione?

Mi ricordo che da bambino rimanevo letteralmente inchiodato davanti al televisore durante il momento dei grandi balletti televisivi; vedevo quei danzatori come dei “super eroi” e nel mio cuore ero consapevole che quello era tutto ciò che volevo essere nella mia vita, non ho mai avuto dubbi. Avevo solo 7/8 anni e vivevo in un paesino della Calabria, quindi le possibilità da questo punto di vista erano praticamente nulle all’epoca, parliamo di circa 30 anni fa. Ho iniziato a muovere i primi passi in un scuola locale con il ballo di coppia, dal Latino Americano al Boogie Woogie, dal Rock acrobatico al Valzer. La mia fortuna è stata la lungimiranza dei miei genitori che hanno creduto nella mia passione, non smetterò mai di ringraziarli per avermi sostenuto. Sin da subito hanno iniziato a farmi studiare nelle grandi città; trasferte in macchina, con papà alla guida e mamma al suo fianco, ed io bambino dal finestrino dell’auto “sognavo” grandi traguardi stringendo tra le braccia il mio borsone. Non è stato per niente semplice, non era così usuale sentir dire da un ragazzino: “da grande voglio fare il ballerino”. Con il tempo ho iniziato a viaggiare da solo, con una valigia sempre pronta tra competizioni, stage e lezioni tra Londra, Mosca, Usa e chi più ne ha più ne metta.

Cosa rappresenta per te la Danza?

La mia passione, la mia emancipazione, una compagna di vita costante, dico sempre che forse sono nato ballerino e non sono mai stato altro nella vita. La danza è stata per me un linguaggio che mi ha aiutato anche a crescere nella società in quanto ero un bambino estremamente timido e silenzioso ma sul palcoscenico potevo essere ciò che volevo, “Uno, Nessuno, Centomila” direbbe Pirandello, sul palco ero libero da giudizi, pregiudizi e timori io, la musica e la sensazioni di pienezza vitale che mi dava il Movimento.

Analizziamo brevemente le differenze tra fare danza in televisione ed in teatro.

Questo è uno di quegli “enigmi esistenziali” nella vita di ogni danzatore, quando si diventa professionisti e dunque ci si affaccia al Mondo del Lavoro. Credo sia opinione oggettiva che la base comune di partenza debba essere una buona tecnica data da studi giusti, mirati e costanti ed un innato carisma. Facciamo spettacolo, regaliamo emozioni e dunque la capacità di trasmetterle anche ad un pubblico “estraneo” alle nozioni tecniche è fondamentale. Avendo tali requisiti, credo che un danzatore possa accedere indistintamente nell’uno o nell’altro mondo, sono due situazioni emozionali totalmente diverse; il teatro è uno scambio diretto di energie tra il performer e lo spettatore, i movimenti e l’interpretazione devono essere “amplificate” per raggiungere anche chi sta seduto in ultima fila, nella televisione lo scambio performer/spettatore è filtrato dalla telecamera ma credetemi non è cosi semplice sapersi muovere con disinvoltura davanti ad essa si passa da primi piani, a totali e bisogna essere sempre pronti ad inseguire con il focus dello sguardo anche lo spostamento di inquadratura. Dal punto di vista tecnico gli stili maggiormente usati in teatro sono il classico, neo classico e contemporaneo, ma riscuotono sempre più successo i Musicals mentre il televisivo si muove su stili detti “commerciali” (anche perché si utilizzano spesso musiche Pop e dunque facilmente riconoscibili ed apprezzabili da un pubblico più vasto) tra cui hip hop, Jazz Funk ma sempre con un’ottima base Modern.

Sei un coreografo tra i più apprezzati in Italia. Come si intraprende questa carriera artistica?

Credo che la figura del coreografo non sia la naturale evoluzione della figura del danzatore, è un talento del tutto diverso a mio parere, il coreografo non è solo colui che fa una sequenza di passi come si potrebbe credere. Egli deve avere un’ottica d’insieme, creare il disegno più efficace nelle varie situazioni richieste, avere una visione insieme coreutica e registica. Bisogna studiare tanto ed intendersi anche di luci, regia, scenografie, costumi, storia della televisione e stili di danza in genere.

Raccontaci qualche curiosità e/o aneddoto da coreografo.

Ricordo Domenica In. Dovete sapere che dietro le telecamere ne succedono di tutti i colori. I miei compagni di viaggio (produzione, autori ecc), si divertivano a riprendermi mentre seguivo con lo sguardo il balletto che nel frattempo andava in onda, è naturale che io seguissi lo svolgimento con un trasporto anche fisico che mi portava a riprodurre e suggerire dei movimenti, diventava una performance parallela nel Backstage. Spero che quei video siano stati distrutti. Comunque per me l’ultima esperienza di Domenica In, al fianco di un Maestra come Pippo Baudo, che ha fatto la storia della tv e soprattutto del balletto in tv, oltre che un’esperienza creativa unica è stata una vera e propria scuola che mi ha arricchito tanto. Sono soddisfatto ed orgoglioso.

Il tuo rapporto con le danzatrici e i danzatori, parliamone.

Sono un coreografo “sui generis”, ho un rapporto che definirei “simpatico” e ciò non toglie assolutamente nulla all’autorevolezza della mia figura anzi mi rendo conto che creando subito una sinergia basata sulla serenità in sala prove rende molto più efficace il risultato finale. Ho le idee abbastanza chiare su quello che devo fare, e non ho bisogno di creare regimi rigidi e reverenziali. Rispetto dei ruoli ma con il sorriso, mettiamola così.

In quale ambito della Danza ti senti più a tuo agio e perché?

Mi sento molto a mio agio con le musiche latine, per ovvi motivi dato che sono un “latinista” professionista, adoro la fusione della tecnica latina con Hip Hop e danza Moderna in generale. È una commistione che si rivela efficace soprattutto nei passi a due dove si possono sfruttare al meglio le nozioni di Partnership proprie del ballo di coppia, si scoprono delle dinamiche di movimento molto interessanti davvero.

I tuoi lavori maggiori che ti hanno reso entusiasta e gratificato

Non vorrei sembrare ripetitivo, ma credo sia l’esperienza di Domenica In su Rai 1, condotta da Pippo Baudo, un’esperienza lunga (durata da ottobre 2016 a maggio 2017), creativa ed articolata: ogni settimana erano richieste performance molto diverse l’una dall’altra, dal passo a due all’assolo, ai gruppi più o meno numerosi, una bella squadra di lavoro: Pippo, la showgirl Manuela Zero talento e bellezza incredibili, la produzione, gli autori, una vera famiglia, ho trovato amici che credo mi porterò dietro a vita.

I tuoi progetti futuri, quali sono?

Continuerò a lavorare in ambito televisivo, ho in programma il concerto di un noto cantante del panorama musicale italiano, per scaramanzia non dico ancora nulla, ma sarai il primo Massimiliano a saperlo appena ufficializzeremo le notizie. Ovviamente stage e giurie in giro per l’Italia, la direzione artistica della mia accademia in Calabria, con totale dedizione e con l’impegno di offrire l’opportunità di studiare bene anche ai giovani che non hanno la possibilità di spostarsi.

Il tuo più grande sogno nel cassetto.

Tanti cassetti si sono aperti. Il mio sogno rimane sempre e comunque quello di continuare ad emozionarmi ed emozionare con la mia professione, continuare a sperimentare nuove forme ed evolvermi sempre. Non esiste mai un obiettivo definito ma la danza è una bella energia in continuo divenire. Grazie di cuore a te Massimiliano in primis ed a tutti i lettori. Giampiero

 

Massimiliano Raso

www.giornaledelladanza.com

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