La storica compagnia di danza Aterballetto, fondata nel 1979, è stata nominata ambasciatrice nel mondo della città di Reggio Emilia in cui peraltro ha la sua sede. L’idea nasce dalla collaborazione tra Aterballetto ed il Comune di Reggio Emilia che hanno firmato una convenzione con cui si intraprende l’iniziativa che mira alla promozione della città all’estero ed in particolar modo nella città in cui la compagnia di danza si esibisce.
Il progetto è stato intitolato Invito a Reggio Emilia – La città di Aterballetto e si articola essenzialmente in tre punti di comunicazione e promozione : un depliant illustrativo della città, un dvd di presentazione del territorio, oggettistica ed eventi. Il dépliant presenta lo stesso layout dei materiali dell’Aterballetto e verrà distribuito gratuitamente agli organi di informazione presso i teatri ed i festival insieme al dvd che, della durata di circa 3 minuti, contiene materiale di presentazione della città di Reggio Emilia realizzato con l’ausilio di alcune citazioni coreografiche della compagnia emiliana.
Giovanni Ottolini, direttore della Fondazione Aterballetto, ha dichiarato: “La formalizzazione della collaborazione con il Comune di Reggio per questa iniziativa di promozione della città ci rende felici e orgogliosi. Nel video si possono notare citazioni dei diversi lavori realizzati da Aterballetto negli ultimi 6/7 anni nell’ambito dei principali eventi organizzati dal Comune di Reggio in luoghi di grande significato e bellezza della città, segno di un legame forte e continuo alla vita della comunità. Il coinvolgimento e la valorizzazione di Aterballetto nella sua città, compiuti con grande sensibilità dal Comune, sono stati rilevanti e molto apprezzabili, e in proposito non voglio tralasciare la collaborazione con Reggio Children.
Compagnia e Fondazione sono e si sentono nella città, ne sono parte e sono ben liete di proporre la loro città nel mondo, dove Aterballetto rappresenta a pieno, come riconosciuto a tutti gli effetti anche a livello ministeriale, la danza italiana”.
Alessandro Di Giacomo