Conoscevo, almeno per nome, sin dai tempi in cui studiavo all’ Accademia Nazionale di Danza a Minsk in Bielorussia il prof Alberto Testa. Il suo era per noi studenti il nome di un personaggio fondamentale della danza in Italia. Lo conoscevamo soprattutto per le sue famose Maratone di danza al Festival dei due mondi di Spoleto e nella sua qualità di critico di danza e come autore di importanti pubblicazioni.
Dal 2008 ho la bellissima opportunità di collaborare con lui in qualità di assistente alla Direzione Artistica del Concorso internazionale della danza “Città di Spoleto” e anche nella produzione dello spettacolo ” Il valore di una Vita – racconto danzato di Albero Testa”. Questo mi ha permesso di apprezzare ancor più le qualità di questo grande personaggio italiano: una grande conoscenza della danza e della sua storia, una professionalità indiscussa, aperto e “curioso” verso tutte le novità e i nuovi stili che il mondo della danza propone, un gentiluomo con una educazione ormai introvabile in questo mondo e nel mondo in generale.
Resto scandalizzata dal modo in cui il Prof. Testa è stato trattato e bistrattato da coloro ai quali, nel corso della sua lunga attività, tanto ha dato e trasmesso senza mai chiedere nulla in cambio. Questo mi conferma che nel mondo della danza italiana non esiste quasi più il rispetto e la cooperazione tra gli addetti ai lavori che sarebbe invece necessaria per superare questo momento critico dove vengono soppressi enti lirici, manifestazioni importanti e produzioni di spettacoli…
Irina Kashkova
Direttore Russian Ballet College.