Irlanda 1921. Sono gli anni della guerra civile, di un paese devastato messo a ferro e fuoco. In un clima teso e arroventato Jimmy Gralton aveva aperto nel suo paese, un locale, il Jimmy’s Hall, in cui si poteva danzare, istruirsi e fare sport, realtà palesemente in contrasto con la Chiesa, unica detentrice in quegli anni dell’educazione e dell’istruzione.
L’uomo venne accusato di comunismo e costretto ad abbandonare il suo paese per fuggire negli Stati Uniti. Tornato nella sua Irlanda 10 anni dopo, Jimmy viene spinto da alcuni giovani del posto a riaprire il vecchio locale trovandosi di fronte a nuovi stimoli e a vecchi contrasti. Jimmy Gralton è realmente esistito, è stato un attivista socialista, definito dal Padre Sheridan Jimmy l’anticristo, per aver osato, con il suo centro di danza e cultura, sfidare il potere della Chiesa. Definire peccaminose le danze che vi si praticano è, per la Chiesa locale e per gli esponenti della destra, solo un pretesto per impedire la circolazione di idee ritenute pericolose. Chi frequenta la Pearse-Connolly Hall è spesso anche un buon cristiano che partecipa alla messa domenicale.
A dirigere il film in concorso al Festival di Cannes il regista Ken Loach, già vincitore di tre Gran premi della Giuria e di una Palma d’Oro, presente a Cannes per la quindicesima volta.
Alessandro Di Giacomo
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