“Non solo bolero”: non solo balli popolari, non solo balli astratti, ma danza acrobatica sì, e tanta. Lo spettacolo predetto, ideato e diretto dal noto coreografo italo-africano Mvula Sungani, il 26 agosto passerà nel Teatro Ariston di Sanremo nell’ambito di una tournée nazionale del CRDL, che dopo tale data riprenderà in novembre, toccando più città fra cui Roma in dicembre, nel Teatro Italia, per concludersi il 31 gennaio prossimo.
Questo spettacolo è infatti un inebriante gioco pirotecnico di azzardati acrobatismi, in cui grandeggiano tutti gli elementi del corpo di ballo della compagnia di Mvula Sungani, non solo i due rodati protagonisti, la giovane Emanuela Bianchini prima ballerina del predetto ensemble, e l’arcinoto ballerino televisivo Kledi Kadiu.
La carriera della Bianchini, sotto la guida dell’oculato Mvula Sungani, è stata tutta un crescendo tecnico e spettacolare, per cui è infine giunta a ballare per la compagnia di Raffaele Paganini, ed ora col suddeto ‘divo’ televisivo albanese.
Ma non va dimenticato che in tante delle pregresse coreografie di successo dello stesso Sungani – pensiamo ai due drammatici lavori “Bernarda Alba” (da García Lorca) e “La città degli angeli” dal film di Wenders “Il cielo sopra Berlino” – la Bianchini ha messo in luce, accanto alle qualità tecnico-acrobatiche iscritte nello stile eclettico di Sungani, capacità interpretative indubbie, che andando al di là della sola bravura accademica e formale, penetravano nella verità dei personaggi letterari, facendoli rivivere nella danza.
Lo spettacolo odierno, creato dal coreografo di origini africane, parte dal celeberrimo Bolero di Ravel e, in nome della continuità delle culture segnatamente mediterranee, opera una unificazione musicale – brani della “Carmen” di Bizet, dei “Carmina Burana” di Orff, della tradizione etnica del sud dell’Europa – e soprattutto coreografica, in un grande affresco in cui, alla brillantezza dei protagonisti, fanno da sfondo solisti del corpo di ballo altrettanto valenti. I costumi sono di Giuseppe Tramontano, scene e multimedia di MM Productions.
Paola Pariset