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La connessione emotiva con la coreografia: il passo fondamentale del danzatore

Nel mondo della danza, chi balla non è mero esecutore di movimenti eleganti e tecnicamente perfetti. Deve possedere la capacità di connettersi con il personaggio che interpreta, trasmettendo emozioni autentiche al pubblico. Questa connessione emotiva è il passo fondamentale per trasformare una semplice esibizione in un’esperienza artistica.

Il ballerino deve comprendere a fondo la storia, il contesto e le motivazioni del personaggio o il messaggio che il coreografo vuole esprimere. Questo processo di ricerca permette di interiorizzare il significato della coreografia e comunicarla in maniera efficace.

Fisicamente, il danzatore deve adattare il proprio corpo per incarnare il significato di ciò che balla. Deve lavorare su gesti specifici, posture e movimenti. Mentalmente, deve immergersi nella psicologia del personaggio, visualizzando i pensieri e le emozioni che guidano i passi, anche se sono apparentemente lontani da quello che pensa di sapere di se stesso.

L’espressività infatti è ciò che dà vita al personaggio e senso alla coreografia. Il danzatore deve trovare un equilibrio e creare sinergia tra tecnica e capacità espressiva.

Il beneficio che se ne ricava non è legato solo al successo della performance, ma riguarda il ballerino stesso che viene coinvolto totalmente nell’esperienza della danza.

Ha la possibilità di uscire da sé, dimenticare i problemi quotidiani e le difficoltà e, anche solo per pochi minuti, trasformarsi in altro da cui può imparare a conoscersi più profondamente e rigenerarsi.

Quando il sipario si alza, infatti il danzatore deve lasciarsi alle spalle la propria identità e storia, deve sviluppare una profonda sensibilità emotiva anche attraverso l’auto-esplorazione che consente di riconoscere e dare nome alle emozioni attraverso il movimento.

Tutto ciò richiede lavoro, dedizione, attenzione, conoscenza di sé, instancabile curiosità e passione, i cardini su cui si fonda la danza. Perché la danza, tra le altre cose, è conoscenza e scoperta del sé profondo.

Stefania Napoli
 www.giornaledelladanza.com

© Riproduzione riservata

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