I benefici per il fisico…
Recenti studi internazionali hanno identificato i benefici che la danza porta ai pazienti over 60 (in realtà vale per tutte le età), dimostrando che, a prescindere dallo stile praticato, è utile per migliorare forza e resistenza muscolare, agilità, equilibrio e coordinazione, e prevenire osteoporosi e rischi cardiovascolari. Obesità e diabete. Patologie neurodegenerative. Ecco l’elenco dei benefici, e non sono pochi. 1) Aiuta il cuore. Uno studio italiano ha dimostrato che le persone con insufficienza cardiaca che praticano il ballo come attività fisica migliorano la salute cardiaca, la respirazione e la qualità della vita in modo significativo rispetto a chi, per esempio, va in bicicletta o usa il tapis roulant per fare esercizio. 2) La perdita di peso è un altro beneficio del ballo, se praticato con costanza. Uno studio pubblicato sul Journal of Physiological Anthropology ha dimostrato che la pratica costante di danza di tipo aerobico permette di perdere chili di troppo, alla pari del ciclismo e dello jogging. 3) Dà iniezione di energia: secondo una ricerca pubblicata sul The Scholarly Publishing and Academic Resources Coalition, un programma settimanale di ballo può migliorare il rendimento fisico ed aumentare i livelli d’energia negli adulti. 4) Flessibilità muscolo-tendinea, forza e resistenza. La maggior parte delle lezioni di danza inizia con un riscaldamento che include diversi esercizi di stiramento. Quando si balla, bisogna sforzarsi per aumentare la capacità di movimento di tutti i gruppi muscolari. E l’elasticità è una delle caratteristiche da non sottovalutare e che aumentano ballando. È come oliare le serrature. Danzare inoltre aumenta la forza, poiché costringe i muscoli a opporsi a gravità e peso corporeo. In molti tipi di ballo, incluso il jazz e la danza classica, sono presenti salti in aria che richiedono grande resistenza dei principali muscoli delle gambe.
… e per l’anima
C’è poi il punto 5, che riguarda positività e felicità. Se si osserva una persona mentre balla, è quasi sicuro vederle un gran sorriso sul viso. Divertirsi mentre si balla è del tutto normale. 6) Elimina lo stress e la depressione. È stato dimostrato che uno dei benefici del ballo è quello di aiutare a prevenire lievi forme di depressione e di migliorare l’autostima della persona che lo pratica. Da sottolineare che la depressione sta diventando un problema crescente tra gli adolescenti e gli adulti di qualsiasi età. Uno studio pubblicato sull’International Journal of Neuroscience dimostra che il movimento del ballo regola i livelli di serotonina e dopamina nel corpo. Infine, ballare è un’attività sociale che contribuisce a superare il senso di isolamento tipico delle persone depresse e di chi vive solo. 7) Autostima. La danza aiuta ad essere più sicuri di sé. Diversi studi hanno dimostrato che i forti legami interpersonali e la socializzazione con i compagni di ballo contribuiscono ad aumentare la propria autostima e ad avere un atteggiamento positivo. Ballare, inoltre, offre molte opportunità di conoscere nuove persone.
I benefici per il cervello
Il ballo, e siamo al punto 8, migliora anche la memoria. Secondo uno studio pubblicato sul New England Journal of Medicine, il ballo può aumentare la memoria e prevenire la comparsa di demenza man mano che si invecchia. L’attività aerobica sembra anche contrastare la perdita di volume dell’ippocampo, la parte del cervello che controlla la memoria. 9) Contrasta l’Alzheimer. Uno studio condotto su uomini della terza età, pubblicato sempre sul New England Journal of Medicine, ha dimostrato che ballare spesso aiuta a contrastare l’insorgenza dell’Alzheimer e di altre forme di demenza. È stato dimostrato anche che alcune persone affette da Alzheimer sono in grado di recuperare certi ricordi quando ballano musiche loro familiari. 10) Incrementa le capacità cognitive. Non solo fisico, ma anche mente. È stato dimostrato che ballare aumenta l’intelligenza perché richiede decisioni rapide (pochi secondi) e ciò preserva e migliora l’acutezza mentale. Prendendo lezioni di ballo, inoltre, vengono attivati nuovi automatismi fisici e attivate nuove connessioni neuronali. Le lezioni più difficili sono le migliori, poiché implicano una maggiore necessita di nuove connessioni neuronali.
Redazione www.giornaledelladanza.com