Dopo lo straordinario successo riscosso nelle passate edizioni, anche per il 2015/2016 Nexo Digital e Pathé Live danno appuntamento a tutti gli appassionati e non solo con la nuova grande stagione del balletto del Bolshoi di Mosca al cinema. Questa brillante iniziativa, riproposta ogni anno per rispondere all’ampio raggio di riscontri positivi ricevuti, ha permesso ad un folto pubblico, del settore e non, di avvicinarsi all’affascinante mondo del balletto russo che ha sempre fatto della perfezione assoluta e dell’eleganza estrema i suoi inconfondbili caratteri storici.
Le attese degli spettatori non saranno tradite neanche quest’anno vista la partenza davvero memorabile. Il primo appuntamento infatti, domenica 11 ottobre, alle ore 17.00, è con uno dei più grandi balletti classici mai rappresentati, Giselle, in una produzione finora mai vista. Così questo amato dramma, interpretato in modo intenso e profondo a partire dalla coreografia di Yuri Grigorovich, torna a vivere sul palcoscenico del Bolshoi e in diretta via satellite nelle sale di tutto mondo; per l’elenco delle sale italiane sarà utile la consultazione del sito www.nexodigital.it.
Fu la leggenda popolare tedesca delle Villi, all’interno del poema De l’Allemagne di Heinrich Heine, ad ispirare l’autore e poeta francese Théophile Gautier che diete vita a Giselle, un testo dalla trama esemplare dove amore, gelosia, morte e perdono si intrecciano in modo appassionante e coinvolgente. La protagonista, Giselle, è un’affascinante ragazza che s’innamora di Albrecht, credendolo un giovane contadino proprio come lei, di nome Loys. In realtà egli è il conte di Slesia, già promesso a Batilde, figlia del duca di Curlandia. Hilarion, il guardiacaccia, innamorato di Giselle, scopre il segreto di Loys; così durante una battuta di caccia ne svela la vera identità a Giselle. La bella Giselle, sconvolta dal dolore, impazzisce e muore…
La storia poi prosegue con il secondo atto, dove Albrecht e Hilarion s’incontrano davanti alla tomba di Giselle per pregare insieme. Allo scoccare della mezzanotte però appaiono le Villi, giovani fanciulle morte infelici perché tradite o abbandonate prima del matrimonio, che tentano di punire i due uomini per vendicare la morte di Giselle. Quest’ultima però perdona l’amato Albrecht e lo aiuta a vincere la maledizione delle Villi.
L’ultima rappresentazione originale di Giselle all’Opéra National de Paris risale al 1868: solo in seguito, con l’arrivo di Marius Petipa, fratello del Lucien Petipa – primo interprete del balletto assieme a Carlotta Grisi (1841) – venne adattata alla tradizione della scuola russa. Merito del successo del balletto al giorno d’oggi va alla produzione dei Balletti russi di Sergej Diaghilev, nei primi decenni del XX secolo, e all’interpretazione ancor più intensa restituita dalla coreografia di Yuri Grigorovich. Il noto coreografo russo ha avuto un ruolo determinante nello sviluppo del balletto russo in generale, e nella più che trentennale esperienza al Bolshoi in particolare (dal 1964 al 1995). Oltre a Giselle infatti, molte sono state le coreografie create da Grigorovich per il Bolshoi: Ivan Il Terribile, Romeo e Giulietta, ma anche nuove versioni di capolavori quali La Bella addormentata nel bosco, Il Lago dei cigni e Don Chisciotte.
Trailer della stagione 2015-2016 del Balletto del Bolshoi di Mosca al cinema:
Leonilde Zuccari
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