
La danza classica è un linguaggio costruito su linee: linee del corpo, linee nello spazio, linee che raccontano emozioni.
Nel balletto accademico la purezza di queste linee non è solo un ideale estetico, ma un principio tecnico che guida ogni movimento, dal più semplice battement alla vertigine di un grand jeté.
Comprendere e coltivare questa purezza significa entrare nel cuore della grammatica del balletto.
Che cosa sono le “linee” nella danza classica?
Le linee sono configurazioni geometriche del corpo: l’allungamento degli arti, la proiezione della schiena, l’orientamento della testa, la direzione dei piedi. Ogni danza, ogni posizione, nasce dal modo in cui questi elementi si organizzano nello spazio. Una linea pura è: * allungata, ma non rigida * armoniosa, con un fluire continuo tra un segmento e l’altro * esatta, costruita su un equilibrio tra tecnica e naturalezza * intenzionale, mai casuale o sproporzionata. La purezza è ciò che rende la danza leggibile, elegante e universalmente riconoscibile.
1. L’importanza dell’allineamento
Il primo segreto delle linee classiche è un corpo ben allineato.
L’asse verticale — testa, spalle, bacino, ginocchia, caviglie — permette agli arti di estendersi con controllo e senza compensazioni. * Nel relevé, la linearità sale dal centro verso l’alto, creando una colonna che sostiene la leggerezza. * Nelle arabesque, la purezza emerge dall’opposizione: un braccio che si protende, una gamba che si estende dietro, il busto che si solleva senza spezzature. Quando l’allineamento è corretto, le linee risultano pulite, eleganti, senza distorsioni.
2. L’allungamento: la linea come energia
La linea classica non è statica: è energia che si proietta.
Non basta estendere braccia e gambe: bisogna mandare fuori il movimento. * Nelle posizioni di attitude, la gamba sembra disegnare un arco continuo. * Nei grand jeté, il corpo descrive un ponte sospeso. * Nel port de bras, le braccia non sono curve chiuse, ma traiettorie ampie che suggeriscono un orizzonte. L’allungamento è ciò che infonde al balletto la sua qualità “aerea”.
3. Proporzioni e armonia
La purezza delle linee nasce da un rapporto armonico tra: * inclinazione del busto * apertura delle braccia * altezza delle gambe * inclinazione della testa. Una linea è pura quando ogni parte sostiene il tutto.
Ecco perché nella danza classica si insiste tanto sulla posizione del collo, delle spalle, della mano: sono dettagli, ma determinano l’equilibrio visivo dell’intera figura.
4. L’espressività della linea
La linea non è soltanto una questione di estetica, ma di comunicazione.
La purezza delle linee permette alla danza di: * trasmettere eleganza e nobiltà * esprimere leggerezza o drammaticità * definire il carattere di un personaggio (Odette, Kitri, Aurora…) * creare emozioni riconoscibili nello spettatore. Le linee sono il vocabolario con cui il corpo racconta.
5. Tradizione e modernità: la linea come identità
La ricerca della purezza è uno degli aspetti che distingue il balletto classico da altri linguaggi contemporanei, più liberi e spezzati.
Eppure, anche oggi, è proprio la linea che: * connette i ballerini alla tradizione del repertorio * dona forma all’eleganza accademica * rappresenta il ponte tra forma e poesia. Senza purezza delle linee, il balletto perderebbe la sua firma visiva, la sua inconfondibile cifra estetica.
Conclusione
La purezza delle linee classiche non è un ideale da raggiungere una volta per tutte, ma un percorso:
un lavoro quotidiano sulla tecnica, sulla consapevolezza del corpo e sull’intenzione artistica. È ciò che trasforma un movimento in danza, un gesto in stile, un corpo in arte.
Michele Olivieri
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