Un ritorno, una prima per La Scala e una prima mondiale: Alexei Ratmansky apre la nuova stagione di ballo con l’originalità del suo stile, declinata in tre brani. Un grande e atteso ritorno è quello di Concerto DSCH: poesia, virtuosismi e profonda musicalità, con cui Ratmansky cattura, in una vivace coreografia, l’essenza della musica di Šostakovič.
Il debutto per la Scala è Russian Seasons, che fonde con grazia ed energia la tecnica classica con elementi coreografici tratti dal folclore della tradizione russa. Prima produzione per il New York City Ballet (2006), nasce infatti sull’omonima partitura di Leonid Desyatnikov, che in dodici sezioni per orchestra d’archi, violino solista e voce femminile, attraversa le stagioni e il calendario russo ortodosso.
Fiore all’occhiello della serata è Opera, nuova creazione coreografica e musicale, costruita apposta per i ballerini scaligeri, sulla partitura di Leonid Desyatnikov, considerato da molti il più celebre compositore russo vivente.
Per questo nuovissimo lavoro Ratmansky collabora con due specialiste come la costumista Colleen Atwood (tre gli Oscar al suo attivo) e la video designer Wendall Harrington e due ètoile scaligere, Roberto Bolle e Massimo Murru, che si alterneranno nelle recite.
Svetlana Zakharova è invece protagonista degli altri due titoli della serata: il virtuosistico e brillante Concerto DSCH su musiche di Shostakovich, e l’articolato Russian Seasons, novità per il pubblico scaligero, in cui Zakharova balla con Andrei Merkuriev, star del Bolshoj.
Nato sulle suggestioni melodiche della partitura omonima di Desyatnikov (in sospeso fra classicità e repertorio popolare), Russian Seasons si sviluppa in dodici scene, ciascuna delle quali offre a Ratmansky la possibilità di tratteggiare un’istantanea di vita quotidiana.
ORARI & INFO
17-19-20-29 dicembre
2-4-5-11-15-16 gennaio
feriali ore 20, festivi ore 15
Teatro alla Scala
Via Filodrammatici, 2 – Milano
Tel: 02 860775
biglietteria@teatroallascala.org
Michele Olivieri