Il 24 e il 25 aprile, presso il Teatro Olimpico di Roma, l’Aterballetto dedicherà al compositore russo Igor’ Fëdorovič Stravinskij due coreografie edite da Mauro Bigonzetti.
L’Aterballetto, fra le compagnie di danza italiane più apprezzate in Italia e all’estero, porterà sul palco Le Sacre e Les Noces, sublimi manifestazioni del genio di Stravinkij.
Le Sacre, balletto rappresentato per la prima volta a Parigi il 29 maggio 1913 al Théâtre des Champs-Elysées dai Balletti Russi di Sergej Djaghilev con la coreografia di Vaclav Nižinskij, verrà reinterpretata da Bigonzetti che ne parla così: Nasciamo conoscendola, per anni si deposita, usa il nostro corpo come un vaso ed arriva poi il giorno in cui… il vaso è colmo e la coeografia è pronta per essere messa in scena.
Lo stesso Stravinkij la descrive come la forza di un’idea che si insinua, si deposita e alla fine emerge I had only my ear to help me. I heard and I wrote what I heard. I am the vessel throught wich Le Sacre passed.
Le sacre di Bigonzetti, è un’esibizione travolgente, un tripudio di energia prmordiale ed esotica nata dall’unione dei movimenti corporei e della musica. Grazie anche al corpo di ballo tecnicamente ed espressivamente capace, riesce ad entrare in empatica con il pubblico.
A tenere il pubblico incollato alla poltrona ci sarà anche Les Noces, coreografia ideata dieci anni più tardi rispetto alla Sacra, per gli storici Balletti Russi di Djaghilev su coreografia di Bronislava Nijinska.
La coreografia si strutturava in una serie di quadri, e raccontava il tipico matrimonio russo con la benedizione della sposa, la sua partenza dalla casa dei genitori e la festa delle nozze. Bigonzetti prende spunto da questi festeggiamenti per riflettere sull’istituto del matrimonio, mettendo in luce l’ambiguità del patto formale fra amanti che corre il rischio di soffocare la spontaneità pur di sancire l’indissolubilità del vincolo coniugale di fronte agli altri.
Evidenzia il paradosso che intercorre tra l’esistenza dell’amore eterno e l’obbligo dell’ufficializzazione del patto d’amore.
L’oggetto che fa da tramite per tutto il tempo è un tavolino, che man mano si trasforma in una passerella, in un altare, in una mensa, in un letto, a seconda delle esigenze narrative.
Les Noces, spiega lo stesso Bigonzetti, è un balletto astratto, formale con una gestualità rigida e precisa. Il gesto è pulito rigoroso per sottolineare la forza del rito che si sta compiendo.
Sulla scena predominano il bianco e il nero con qualche punta di rosso. Il gesto, la danza sono puliti per sottolineare la forza e l’importanza del rito che va in scena, ed anche i costumi sono quasi stilizzati, precisi nelle loro mille pieghe.
Una serata tutta dedicata a Stravinskij che porta in scena la grande forza espressiva di questi due balletti e la potenza dell’incontro mitico tra maschile e femminile, nella rievocazione stilizzata di due riti antichi.
INFO & ORARI
24 aprile ore 21.00 e 25 aprile ore 17.00
Teatro Olimpico
Piazza Gentile da Fabriano 17, 00196 Roma
Tel. 06.32.65.991
E-mail biglietti@teatroolimpico.it
Alessia Fortuna
Foto Le sacre di Rolando Paolo Guerzoni e Les Noces di A. Anceschi