Il balletto classico preferito?
Don Chisciotte.
Il balletto contemporaneo prediletto?
La bella addormentata di Mats Ek.
Il Teatro del cuore?
Opera National di Bordeaux.
Un romanzo da trasformare in balletto?
Il Gattopardo di Giuseppe Tommasi di Lampedusa.
Mentre un film da cui ricavare uno spettacolo di balletto?
Colazione da Tiffany.
Il costume di scena indossato che hai preferito?
Il tutù del passo a due di “Cenerentola”, coreografia di David Bintley.
Quale colore associ alla danza?
Il rosa e il bianco.
Che profumo ha la danza?
La danza ha il profumo della vita, quando balli puoi percepire e finalmente comprendere il sentore dell’esistenza.
La musica più bella scritta per balletto?
Romeo e Giulietta.
Il film di danza irrinunciabile?
Billy Elliot.
Due miti della danza del passato, uomo e donna?
Michail Barysnikov e Carla Fracci.
Il tuo “passo di danza” preferito?
Grand Jetè.
Chi ti sarebbe piaciuto essere nella vita tra i ruoli del grande repertorio di balletto classico?
Kitri.
Chi è stato il genio per eccellenza nell’arte coreografica?
Rudolf Nureyev.
Tornando indietro, se incontrassi Tersicore, cosa le diresti?
Le direi di ispirare nuovi balletti classici.
Tre parole per descrivere la disciplina della danza?
Arte, purezza, ineguagliabile.
Come ti vedi oggi allo specchio?
Vedo una trentenne prima di tutto mamma di due figlie piena di energia e di vita, poi vedo una ballerina talentuosa sempre pronta ad esibirsi per chi ama la danza.
Michele Olivieri
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