Ai giovani che danzano,
Sara Zuccari mi ha chiesto di scrivere per voi un messaggio che vi dia coraggio.
Il mio messaggio, cari ragazzi, è che siate voi a dare coraggio a chi vi sta accanto. Siate voi il nostro coraggio.
Siete voi i privilegiati che studiate, tra le tante materie, la danza per passione.
Siete voi che crescete con rigore e disciplina grazie alla danza perché lei vi aiuta a vivere con consapevolezza e saggezza.
Siete voi coscienti che la danza aiuta a diventare persone complete.
Siete voi che ricevete dalla danza momenti di felicità e di fedele alleanza.
Vi darò dei suggerimenti, se vorrete accettarli: ricordate sempre che la danza non è uno sport è un’arte e come tale deve donare, comunicare, cercare la bellezza, l’armonia globale, la totalità dell’esere umano.
Studiate la storia e inserite in essa la nascita del balletto, delle danze storiche, di carattere, studiate della danza moderna e di quella contemporanea.
Cercate di trovare, attraverso il contesto sociale, il perché di un gesto, di un costume, di un ritmo. Studiate la letteratura, leggete le poesie, guardate i grandi pittori della storia e cercate nei loro quadri il movimento che trasmette emozione, capirete molto.
Ogni giorno, per almeno un’ora, fate gli esercizi, quelli che ricordate del balletto o di qualsiasi danza. Sappiate che ogni movimento ha un significato: trovatelo.
Cercate di riconoscere ogni muscolo del vostro corpo e capire come usarlo.
Imparate il legato, la coordinazione, dividete i tempi, contate e cercate il ritmo.
A fine esercizi ascoltate una musica che vi piace, mettere in rapporto i vostri movimenti con quello che la musica vi ispira, con ciò che il vostro cuore e la vostra testa vogliono raccontare. Il tutto inviarlo nello spazio infinito anche da quattro metri per quattro di stanza.
Dimostrate così di amare la danza e comunicherete a chi vi sta accanto la vostra forza e la vostra capacità di aiutarli.
Vi abbraccio e ho molta fiducia in voi.
Margherita Parrilla
www.giornaledelladanza.com
Photo Credits Antonio Agostini