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Mario Marozzi: una petizione per sostenerne la nomina a Direttore del corpo di ballo dell’Opera di Roma

M.Marozzi

L’appuntamento è fissato per sabato 26 ottobre alle ore 18 in Viale Mazzini a Roma dove avverrà l’incontro tra l’étoile Mario Marozzi ed i promotori dell’iniziativa Mario all’Opera. L’evento è unico nel suo genere in Italia ed è nato per sostenere la candidatura di Marozzi a Direttore del Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma, nomina che solitamente avviene con altre modalità e non per sostegno pubblico. La petizione Mario all’Opera nasce con l’hashtag  #marioallopera  prima sul web, che ancora una volta si conferma come principale e indiscusso strumento di informazione e diffusione, per poi prendere forma in questo primo incontro tra Mario Marozzi, chi vorrà sostenerlo, e quanti vorranno sapere quali sono i progetti che l’étoile vorrebbe realizzare qualora fosse alla guida del corpo di ballo dell’ente lirico capitolino. Noi del giornaledelladanza.com abbiamo incontrato proprio Mario Marozzi che ci ha regalato qualche anticipazione:

 

Ci spieghi com’ è nata l’idea di questa petizione per sostenere la tua candidatura a Direttore del corpo di ballo dell’Opera di Roma?

Tutto è iniziato da un incontro tra amici. Mi sono ritrovato insieme ad alcuni colleghi e chiacchierando sul nostro futuro io ho espresso il desiderio di poter continuare a lavorare in qualche modo all’interno del teatro in cui sono nato e cresciuto. Alcuni dei presenti, a mia insaputa, hanno deciso di mettere in atto questa iniziativa per promuovere la mia candidatura a direttore del corpo di ballo ritenendomi adatto a ricoprire questo ruolo visti i miei trascorsi in teatro. È stato formato un vero e proprio comitato di cui fanno parte professionisti della danza e del mondo della comunicazione che si sta muovendo alla ricerca di un ampio consenso popolare, apportando così un cambiamento anche nella modalità di scelta di una figura così importante all’interno di un ente lirico.

Il mandato dell’attuale direttore, Micha Van Hoecke, non è ancora scaduto ma a quanto pare già si pensa al dopo. Si vuole semplicemente iniziare a promuovere la tua persona con largo anticipo oppure si cercherà di mettere in atto un “golpe”?

(Prima di rispondere a questa mia domanda ovviamente ironica Mario Marozzi ha sorriso) Assolutamente nessun golpe, ci mancherebbe! Questa petizione non è contro qualcuno, non è pensata per chiedere di sollevare dall’incarico l’attuale direttore per far prendere a me il suo posto. Il contratto di Micha Van Hoecke è prossimo alla scadenza e quindi, in un futuro non troppo lontano, si verificherà l’esigenza di trovare il direttore del corpo di ballo. È in questa ottica che è nata l’iniziativa #marioallopera, perché quando si dovrà decidere per un nuovo direttore si tenga presente il mio nome, la mia esperienza, il mio curriculum vitae.

Di cosa ha bisogno oggi il Teatro dell’Opera di Roma?

Ha bisogno di tante cose, forse troppe. In questo particolare momento storico, vista la gravissima crisi economica che stiamo attraversando, c’è un grande bisogno di trovare risorse economiche. C’è bisogno di una ristrutturazione, di un cambiamento importante, e ritengo che per farlo ci sia bisogno di una figura giovane. Io ho 50 anni ed ho da poco terminato di ballare, penso di avere la giusta forza per affrontare le problematiche che possono esistere all’interno di un teatro. Sono arrivato all’Opera di Roma all’età di 10 anni e ci sono rimasto per i successivi 40, penso che questo sia un mio punto di forza perché conosco il teatro profondamente, nel vivo, ho vissuto con tanti direttori ed ho visto in cosa hanno fatto bene e in cosa hanno sbagliato. Da questa esperienza voglio partire per andare avanti.

Parliamo nello specifico delle esigenze del corpo di ballo

La compagnia ha poi bisogno di essere rinnovata, di avere più giovani, di lavorare con coreografi internazionali, in poche parole di diventare una compagnia di rilievo europeo. Bisognerebbe assegnare alcune cariche perché da quando sono andato via io non c’è più un’étoile, ad eccezione ovviamente degli ospiti. Adesso si metterà in scena il Lago dei cigni e manca una figura interna al teatro che possa ricoprire il ruolo di Sigfried, un ente lirico importante come l’Opera non può permettersi queste mancanze.

Qualora diventassi davvero tu il prossimo direttore del corpo di ballo quale sarebbe la prima cosa che faresti?

Inizierei col parlare al corpo di ballo a cui prospetterei un lungo e duro lavoro. In molti danzatori noto quasi un disamore, una perdita di entusiasmo. I ballerini vanno seguiti e rispettati. Cercherei di farli confrontare con grandi nomi internazionali perché la danza è un’arte che si tramanda in sala, toccandola con mano ed osservandola da vicino. Io ho avuto la possibilità di aver visto e lavorato da vicino con grandi nomi come Vassiliev, Nureyev, Peter Schaufuss, che mi hanno insegnato moltissimo, da cui ho preso esempio. Mi piacerebbe portare a Roma molti coreografi ospiti ma anche uno residente, e mi viene in mente ad esempio Bigonzetti, un grandissimo maestro e talento italiano riconosciuto in tutto il mondo.

Perché dovrebbero scegliere Mario Marozzi come direttore del corpo di ballo dell’Opera di Roma?

Non mi piace elogiarmi per cui cercherò di dare un giudizio il più possibile onesto. Se fossi un esterno e guardassi la candidatura di Mario Marozzi terrei in considerazione alcuni fattori tra cui: una grande esperienza di danzatore sia all’interno del teatro che a livello internazionale, l’ aver vissuto l’ente per tantissimi anni e quindi la conoscenza  profonda di tutte le sfaccettature, e poi cercherei di prendere esempio dalla storia, che ci insegna che chi ha ricoperto ruoli importanti all’interno di un teatro, finita la carriera di danzatore, rimane nello stesso ente lirico con altre mansioni come maître de ballet, direttore etc. Tuttavia l’elemento principale su cui vorrei che si puntasse per la mia candidatura è la meritocrazia. Tutto quello che ho ottenuto nella mia carriera l’ho sempre raggiunto alla luce del sole, senza scorciatoie, solamente perché me lo sono guadagnato con lavoro e sacrificio.

 

INFO

26 Ottobre ore 18

Viale Mazzini 117, Roma

 

Alessandro Di Giacomo 

www.giornaledelladanza.com

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