MilanOltre Festival giunge alla 29ª edizione, ospitando tra il 21 settembre e il 7 ottobre presso il Teatro Elfo Puccini 13 nomi tra il Canada e l’Italia.
Primo fra tutti la Compagnie Virginie Brunelle, in scena il 21/22 settembre con Complexe des genres (secondo premio all’Aarhus International Choreography Competition nel 2011) e il 23 settembre in prima nazionale con Foutrement. Due aspetti ben distinti del rapporto uomo/donna: da un lato la questione dell’identità, dall’altro la tentazione e l’infedeltà. Due facce della stessa medaglia, quella delle vive emozioni, sulle quali la cifra stilistica della coreografa approfondisce in maniera marcata.
Al vigore della compagnia canadese segue l’ironia franco-egiziana di Radhouane El Meddeb. Il 25 settembre va in scena in prima nazionale Au temps où les Arabes dansaient…, produzione de La Compagnie de SOI, datata 2014. Quattro danzatori (solo uomini) cantano, ballano e mimano le attrici del cinema arabo degli anni ’40-’70, ricordando lo scintillio di quel periodo d’oro ormai perduto nelle disgrazie della contemporaneità.
La Vetrina Italia propone la Compagnia Enzo Cosimi (26 settembre) con Sopra di me il diluvio, Premio Danza&Danza 2014 Produzione Italiana dell’anno, in cui Paola Lattanzi si erige a emblema di speranza per l’Uomo di oggi; Fattoria Vittadini (28 settembre) con Unraveled Heroes: sette performer esploratori di un viaggio reale e fantastico allo stesso tempo; la Compagnia Simona Bucci (1 ottobre) con Enter Lady Macbeth, manifesto della Donna come capro espiatorio della condizione umana soggiogata dal potere.
Dal 29 settembre al 4 ottobre tutta l’attenzione si rivolge alla Compagnie Marie Chouinard, altra rilevante personalità artistica québecchese. In prima battuta il 29 e 30 settembre irrompe bODY_rEMIX/gOLDBERG_vARIATIONS (creazione per il Festival Internazionale di danza contemporanea della Biennale di Venezia nel 2005), infuocando in dieci danzatori la ricerca di una libertà virtuosistica nonostante protesi, imbracature, corde, carrelli ne costringano il movimento danzato.
Il 2 ottobre vi è una doppia performance: Soft virtuosity, still humid, on the edge, altrettanto votata al gioco di deambulazione del corpo, e Henri Michaux: Mouvements, il cui titolo è tratto dal poeta/pittore e dall’opera letteraria omonimi, originalissima fonte d’ispirazione per la partitura coreografica. Infine, il 3 e 4 ottobre Étude no 1 e 24 Prélude By Chopin, anch’essi presentati in ogni data contemporaneamente. Nel primo caso danza e musica assumono un connotato “metallico”, per le placchette di ferro applicate alle scarpe dell’unica performer e l’esecuzione live del compositore elettroacustico Louis Dufort; nel secondo caso, invece, il connubio scivola tra le note appassionate e ribelli dei 24 Preludi di Frédéric Chopin, scandenti un lavoro coreutico dinamico e solenne.
Si da il via, così, alla Vetrina Italia Domani_Under35InScena. Ad aprire e chiudere la serata del 3 ottobre è Nai Long Song con, rispettivamente, Episodio (sulle note de La sagra della primavera di Igor Stravinskij) e Pulviscolo; nel mezzo Ci sono cose che vorrei davvero dirti, una lettera in danza di Giovanni Leonarduzzi/Compagnia Bellanda dedicata al figlio, e II Change della barese Francesca B. Vista, ispirato alla tecnica divinatoria dell’I Ching, il celebre libro dei mutamenti.
Il 4 ottobre si susseguono OneWomanClichèShow: Episodio I di Ilenia Romano (danzatrice per Adriana Borriello, Roberto Zappalà e Roberto Castello), un sorridente modo di esorcizzare lo stereotipo dell’essere un “cliché vivente”; Moving in a metric space di Donatella Morrone, dove la mutevolezza del corpo sottolinea la relazione tra lo spazio interno ed esterno ad esso; infine, In divenire del duo artistico Alkin Andrea Reggioli/Karoly Paul Maldovan (provenienti e sostenuti da DansHaus Più di Susanna Beltrami e Naba Milano), in cui la danza e le arti visive dialogano sull’evoluzione relazionale con gli altri.
Conclude il festival la Compagnia MK del coreografo Michele Di Stefano. Il 5 ottobre sono di scena S U B .IV, una danza solitaria in progress interpretata da Roberta Mosca (a lungo performer della William Forsythe Company), e H E Y, prima assoluta di un lavoro corale in collaborazione con MilanOltre. Un’altra prima assoluta, datata 6 ottobre, è quella di Giuda, dove il pubblico e il danzatore condividono la visione della performance ma non l’ascolto: gli spettatori, infatti, sono dotati di cuffie audio in cui ascoltano la partitura musicale negata all’artista, impegnato dunque a ripetere una sequenza meccanica di movimenti. Chiude il Focus Italia nella serata del 7 ottobre Robinson, una produzione 2014 votata a ritrarre il personaggio di Defoe in un intenso passaggio di reinvenzione di se stesso.
ORARI & INFO
21 settembre – 7 ottobre
Ore 18:00 – 20:00 – 20:30 – 21:00
Teatro Elfo Puccini
Corso Buenos Aires, 33
20124 Milano
Tel.: (+39) 02 00660652
E-mail: miol@elfo.org
Sito web: http://www.milanoltre.org/
Biglietteria: Dal lunedì al sabato dalle 10:30 alle 19:00
Marco Argentina
Foto © Marie Chouinard