L’Art Village è l’accademia artistica più grande d’Italia. Nata come un’accademia di alta formazione professionale per giovani talenti, lavora sull’interazione espressiva fra danza, recitazione, musica e canto. L’interdisciplinarità di Art Village la rende uno degli spazi creativi e formativi più importanti su scala nazionale.
Situata e Roma, ad oggi è l’accademia di formazione artistica più grande d’Italia. L’Art Village è organizzata in uno spazio di circa 2.500 metri quadri, distribuiti tra sale prova, alloggi, studi e aree ristoro.
A disposizione degli allievi sono state create ben 12 sale polivalenti, pensate per le lezioni di danza, canto, recitazione e musica. Le sale sono provviste di attrezzatura didattica per ogni disciplina, strumenti musicali, impianti voce con casse e mixer. Un Auditorium da 200 posti è stato allestito appositamente per spettacoli, prove, concerti e audizioni.
Aree relax e ristoro, insieme ad un modernissimo complesso di alloggi con 30 posti letto per ospitare gli allievi, rendono l’Art Village a tutti gli effetti un’Accademia pensata per l’accoglienza del talento e l’immersione trasversale nella creazione artistica.
Per formare gli allievi in un’ottica di interazione disciplinare, l’Art Village ha radunato una schiera di maestri del settore. Luciano Cannito, coreografo e regista, giudice di “Amici” e fondatore del Roma City Ballet Company, è direttore artistico dell’Accademia.
Valentina Ferrari, cantante, attrice e performer, è direttore artistico del Corso di Musical Performer. Guido Tognetti, produttore musicale e Art Director di Claudio Baglioni e molti altri, è invece a capo del corso professione dell’arte, Art Direction e mestieri dello spettacolo. L’attore Giorgio Pasotti curerà infine degli stages di alta formazione cinematografica.
Luciano Cannito: “In Italia c’è un vuoto, e noi andiamo a riempirlo”
Un progetto articolato e dalle grandi ambizioni, che mira alla formazione di giovani talenti in una visione modernissima e concreta. Da una parte la contaminazione e l’intreccio di più espressioni artistiche, dall’altra l’esportabilità dei professionisti oltre i confini nazionali. Il percorso formativo dell’Art Village prevede infatti l’integrazione costante della lingua inglese, sia come materia d’esame che come bilinguismo ormai indispensabilead ogni professionista.
Il direttore artistico Luciano Cannito ha spiegato in esclusiva a VelvetMag perché sentiva il bisogno di abbracciare un progetto imponente come l’Art Village:
“Io non faccio cose che non siano di alta qualità, non le prendo neanche in considerazione nella mia carriera. Non perché voglia fare lo sbruffone, ma perché non posso permettermi di retrocedere anziché andare avanti. Ho una figlia e credo fortemente nella sacralità dell’istruzione e della formazione dei giovani, perché renderanno il mondo migliore in futuro. L’investimento è tutto lì.
Ci sono scuole di alta specializzazione chiaramente, ma questo tipo di studio dove un allievo affronta tutte le materie, gli consente di avere una padronanza del palcoscenico e delle arti dello spettacolo che è tipica di quello che per anni abbiamo invidiato al mondo anglosassone. I famosi artisti che all’estero ballano, cantano e recitano. Ecco, abbiamo pensato che questo fosse un tipo di formazione che in Italia manca. C’è un vuoto e noi andiamo a riempirlo, partendo da un centro grande che pensa in grande.“