Lutto nel mondo della danza per la morte, di Mario Porcile.
Genova, aveva 92 anni e nel giugno scorso era stato colpito da un ictus. Un grave lutto nel mondo della danza e della cultura. Figlio ‘degenere’ di un chirurgo, laureatosi in legge per rispettare la volontà paterna, Porcile è stato in realtà sin dalla giovinezza attratto dal mondo dello spettacolo e in particolare del balletto.
Nel 1955 è stato il fondatore del Festival del Balletto di Nervi, una delle più importanti manifestazioni di danza a livello internazionale. Alla guida del Festival Porcile è rimasto per decenni regalando al pubblico spettacoli emozionanti (si pensi all’edizione del 1964 che propose il Bolshoi e la Compagnia di Bejart) e portando alla ribalta giovani artisti destinati a imporsi come stelle di prima grandezza: basta ricordare Paolo Bortoluzzi e Carla Fracci.
Considerato uno dei maggiori esperti di balletto a livello mondiale, Porcile godeva della stima delle più celebri star: e questo gli ha permesso, nel corso degli anni, di ospitare a Nervi nomi prestigiosi come la Fonteyn, Nureyev, la Chauvir e Vassilev che lo ha definito ”l’unica persona che capisce gli artisti fino in fondo”. Oltre al Festival di Nervi, Porcile ha organizzato spettacoli o festival di danza in molte altre città, da Verona a Venezia, da Napoli a Parigi. Insignito di onorificenze internazionali (si cita il titolo di ‘Commandeur dans l’ordre des arts et des lettres’ attribuitogli dal ministro francese Jack Lang), ha avuto riconoscimenti ovunque.
Amante dell’arte, Porcile era anche un cultore della pittura, della scultura e un appassionato collezionista di statuette di presepi.
Sara Zuccari
Direttore www.giornaledelladanza.com