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Torna un anno dopo la sua prima edizione Over The Top, contest coreografico e freestyle di hip-hop, curato dall’associazione sportiva Top Dance and Show di Novara in collaborazione con Progetto Just Dance di Goito Mantovano, associazione già impegnata in eventi di questa portata (Big-c di Goito Mantovano, American Campus di Villafranca, Hyper Week di Mazara del Vallo).
Dal 29 al 30 gennaio 2011 l’area del Palasport Stefano dal Lago di Novara ospiterà gare coreografiche e contests di freestyle, giudicati da ballerini e coreografi internazionali tra i più richiesti al momento e che metteranno a disposizione degli iscritti la loro esperienza e professionalità con stages di alto livello, ognuno nelle diverse specialità: Alex-A-Train dalla Svezia per il locking, Suzuki Hiroyuki-Hiro dal Giappone per l’house, Djidawi dalla Francia per il popping, Marion Motin dalla Francia per l’hip-hop.
Diverse le novità introdotte in questa edizione: oltre a un montepremi totale che sale dai quattro ai seimila euro, ci saranno il premio assegnato dalla critica giornalistica e la presenza di una rappresentanza delle migliori agenzie di spettacolo del Nord Italia allo show della categoria professional del 30 gennaio, per la scoperta di nuovi talenti da lanciare nel mondo dell’hip-hop.
L’intento del concorso è quello di creare un evento che diventi icona e punto di riferimento in Italia per gli appassionati e vuole contribuire a diffondere un genere che non si esaurisce solo nella danza, ma che ha dietro di sé una cultura e una storia da raccontare.
La manifestazione si preannuncia, quindi, come un appuntamento da non mancare per chi ama un genere la cui sempre maggiore diffusione in Italia e nel mondo è testimoniata dall’attenzione rivoltagli non solo da concorsi di danza, ma anche da altri settori generalmente poco attenti all’arte tersicorea, primi fra tutti cinema e televisione. Per questo non stupiscono i numeri di Over The top della passata edizione: 2000 spettatori presenti, 550 ballerini, 45 gruppi partecipanti dall’Italia e dall’estero; dati che promettono bene per la prossima.
E quando un evento di danza, anche se nel suo piccolo, riesce ad attirare a sé l’attenzione di tante persone, vuol dire che, al di là del genere che sceglie, una volta di più la danza compie ciò che è chiamata a fare: aggregare e creare contatti tra realtà diverse, in nome della condivisione di una stessa grande passione.
Programma e info:
Francesca Romana Famà
