Sabato 4 settembre nella splendida cornice naturale della Spiaggia Grande di Positano avrebbe dovuto svolgersi come di consueto il Premio Positano “Léonide Massine” per l’Arte della Danza, con la direzione artistica del suo creatore, Alberto Testa, noto storico e critico di Danza.
Era già tutto pronto, ma purtroppo la manifestazione è stata annullata con grande rammarico di tutto il mondo coreutico.
Il Premio, considerato uno dei massimi riconoscimenti nel mondo internazionale del balletto in quanto dedicato interamente alla Danza nei suoi aspetti più specifici e ormai storicizzato, è stato ogni anno promosso dall’Azienda di Soggiorno e Turismo di Positano, in collaborazione con il Comune di Positano, la Regione Campania, la Provincia di Salerno e la Camera di Commercio di Salerno.
Così ricorda l’evento il Maestro Alberto Testa: «2 agosto 1969: si apre all’Hotel Royal, il premio Positano per la Danza (dieci anni dopo, alla scomparsa del maestro e coreografo Léonide Massine, il Premio si intitolerà al suo nome. C’eravamo già allora, con i nostri sogni e le nostre speranze. Un po’ raminghi ma con gli stessi intendimenti e l’identica volontà trasferivamo lo scibile del Premio l’anno dopo, felicemente, all’Hotel San Pietro. Nel ‘72 la manifestazione trovò la sua sede ideale a Palazzo Murat; piante esotiche, nell’aria profumi dolci e acri di fiori, un’intimità complice negli incontri esclusivi con le “stelle” della danza ed altre del cinema (una sera Franco Zeffirelli vi convogliò gli ospiti che erano Gregory Peck, Claudette Colbert, Liza Minnelli, Gore Vidal; in un’altra Nureyev e le Kessler; la Fracci come stella fissa brillò in quel cielo di estati calde e mondane). Che gente illustre dell’arte e del teatro, una tautologia, sia approdata e continui ad approdare a Positano è ormai assodato; che la migliore danza, quella dell’intelletto, delle avanguardie storiche e dei nuovi traguardi da Diaghilev a Nijinskij, da Picasso a Stravinsky, a Massine, “genius loci”, dalla Fonteyn a Nureyev, da Ezralov a Pendleton e a Lindsay Kemp sia stata omaggiata qui, forse non è noto a tutti. Sono stati premiati tutti, famosi e meno famosi o in via di diventarlo (molti attraverso questo riconoscimento si sono affermati nel mondo) e sono venuti tutti da Béjart a Vassiliev, Maximova, Makarova, Babilée, Versace, Carla Fracci, Luciana Savignano, Elisabetta Terabust, Luigi Bonino, Roberto Bolle, Giuseppe Picone a ritirare il premio ambito, ricordato dalle Enciclopedie e dai Dizionari, segnalato dalle agenzie teatrali e turistiche come appuntamento dell’anno nel corso delle oltre trenta edizioni e sì che la danza è stata definita arte elitaria. Il titolo di avvenimento, raffinato e popolare insieme, gli è stato mantenuto da quando gli invitati privilegiati di Palazzo Murat sono aumentati e sono scesi alla Spiaggia Grande per vedere più da vicino le Isole de li Galli ed immaginare, confuso tra i voli delle danzatrici, un guizzare di sirene…Infine, si fa il calcolo approssimativo che almeno cinquecento personaggi della Danza internazionale siano stati presenti a Positano: una cifra notevole…»
Sara Zuccari
Direttore del giornaledelladanza.com
Lettera ricevuta dalla redazione del giornaledelladanza.com da parte del Maestro Alberto Testa
Che cosa reca il ” Myth Festival ” a Positano ?
Nulla che sia minimamente avvicinabile alla notorietà che il “ Premio Positano “Léonide Massine” per l’ arte della danza” si è conquistata in oltre quarant’ anni nel mondo.
Un disturbo, una confusione, una proposta approssimativa dal punto di vista della danza se fosse giustamente considerata sotto l’ angolazione di autentico approfondimento tecnico e di cultura. Questo per denunciare, con il nostro grido di rammarico e di dolore, la soppressione immotivata, irresponsabile della famosa Manifestazione.
Una cosa semplice, e pur profonda, si dovrebbe capire e non è stata capita. Si è voluto sostituire UN PREMIO nello stesso periodo di tempo e nello stesso spazio ( la spiaggia grande delle Sirene di Positano con comunissimi, già troppo frequentati e abusati Gala di balletti visti un po’ ovunque, pura esibizione effettistica ), un premio unico nel mondo e nel suo genere che ha sempre voluto riconoscere talenti giovani e altri affermati, indicarli alla coscienza e alla conoscenza del mondo del teatro e del lavoro, scopo precipuo che nei trascorsi quarant’ anni di vita è servito a tanti giovani e a tante personalità celeberrime nell’universo della danza.
Chi scrive, e s’ indigna, ha lavorato duramente in tutto questo tempo per rendere famosa, anche turisticamente, una località benedetta dal Sole e da Dio e per proclamare una verità assoluta: se c’ è una cosa che non si fa con i piedi questa è la danza e se si vuole educare un pubblico occorre saper scegliere, avviarlo sui sentieri fioriti dell’ intelligenza, del gusto, della cultura.
Una vergogna per Positano, uno sfregio per l’ Arte della Danza.
Il Premio Positano è morto! Viva il Premio Massine!
Grazie per l’ attenzione e l’ ospitalità.
M. Alberto Testa