Se la scuola di Danza è il centro del cuore di tanti ragazzi, allora deve essere anche il centro del mondo: quel fulcro vivo e attivo delle loro passioni e dei loro sogni più puri, del loro tempo e del loro impegno. Ed è così che MAB, con una scelta precisa del presidente Silvio Beretta, ha voluto vederla: seconda casa di giovani, che nelle sale passano gran parte del loro tempo, anche a costo di enormi sacrifici, rinunce, che possono, oggi più che mai, chiamarsi scelte.
Nel 2022, il retaggio della pandemia, ancora innegabilmente presente e condizionante, si trasforma in un’eredità preziosa: dal problema erano nate soluzioni, diventate ora occasioni.
L’anno accademico delle scuole inserite nel piano di sostegno dall’associazione intitolata Maria Antonietta Berlusconi, grazie al Premio speciale Silvio Berlusconi, inizia con un corso intensivo, in collaborazione con una prestigiosa realtà newyorkese: il Ballet Hispanico, a novembre apre le porte agli allievi italiani.
Sotto la guida dei loro docenti e grazie alla loro professionalità, col coordinamento del direttore artistico in carica, l’americano Yarden Ronen, i giovani ballerini affronteranno un percorso di apertura internazionale, prima impensabile. “Tornare a scuola significa, aprirsi al mondo, in tutti i sensi artistici e geografici” Ricorda la general manager Gisella Zilembo.
Gli appuntamenti di novembre aprono letteralmente le danze per una serie di eventi di caratura mondiale in sinergia con le più importanti personalità ed istituzioni del mondo del Balletto, fino al prossimo luglio. Con un mix di attività in presenza nelle scuole, collegate insieme online con ogni parte del pianeta dove la Danza chiami, quelli che fino a ieri erano sogni, oggi diventano obiettivi concreti e realizzabili. Nel mentre, lo staff tecnico-artistico di Premio MAB è al lavoro per un rientro a teatro in grande stile, sotto la guida del direttore artistico associato 2022 il cui nome sarà annunciato a breve.
Redazione
Photo Cristiano Castaldi