In continuità con il Festival Natura Dèi Teatri 2021, edizione all women, prende avvio il progetto triennale BESTIARIO | Femminile Animale, composto da dodici azioni realizzate da artiste e collettivi, invitat* da Maria Federica Maestri e Francesco Pititto, direzione artistica di Lenz, a una residenza creativa presso Lenz Teatro, in grado di generare ‘parentele’.
La prima azione sarà quella, a maggio, di Annamaria Ajmone con Il linguaggio della notte, una riflessione sul rapporto con l’Altro attraverso una meditazione sugli animali e sugli ecosistemi.
Lenz lancia BESTIARIO | Femminile Animale, 12 AZIONI | PARENTELE, un percorso fondativo del periodo 2022/2024, espressione di una ricerca artistica nata con l’intento di esplorare nuovi modelli performativi naturalculturali, ibridando filosofia, mitologia, scienze e arti. Dodici artiste e alcuni collettivi tra i più interessanti del panorama nazionale ed internazionale sono invitat* a co-produrre dodici progetti – articolati in residenze, produzioni, laboratori, seminari, presentazione spettacoli – che indagheranno temi come l’antispecismo, l’ecofemminismo, il superamento dei dualismi.
Natura Dèi Teatri, il Festival di Lenz, che dal 1996 ha intessuto relazioni tra realtà artistiche nazionali ed internazionali, torna in una nuova veste; quella del BESTIARIO | Femminile Animale, 12 AZIONI | PARENTELE, progetto triennale ideato per intensificare le azioni di ospitalità e co-produzione del teatro di ricerca, ora Fondazione, diretto da Maria Federica Maestri e Francesco Pititto.
Il progetto coinvolge dodici presenze tra artiste e collettivi chiamat* a intessere con Lenz una relazione di ‘parentela’ intesa come costruzione di legami artistici rilevanti basati su affinità, intenzionalità e affettività, piuttosto che su prossimità genetica. L’ambito di studi di riferimento è il corpus teorico della filosofa americana Donna Haraway e gli interrogativi posti dall’avvento del Chtulucene, era in cui, dopo aver drasticamente alterato gli equilibri del pianeta, tutti i tipi di relazioni hanno bisogno di essere radicalmente rifondate – relazioni tra esseri umani non animali, esseri animali, esseri vegetali, esseri spirituali.
I dodici Bestiari si articoleranno in residenze, produzioni, laboratori, seminari e presentazione di spettacoli: teoriche e pratiche, che ridisegneranno una cartografia interpretativa dei linguaggi contemporanei, al fine di rimodellare e rivivificare la grammatica performativa contemporanea del femminile.
In un periodo storico nel quale la definizione assume un’importanza rilevante ed il significante è fondamentale per assicurare al significato garanzia di esistenza, visibilità e rappresentazione, Lenz apre spazi di rappresentazione alle donne attive in ambito culturale, in cui condividere la proiezione immaginativa necessaria alla generazione di mondi nuovi.
La prima azione sarà quella condotta dalla danzatrice e coreografa ANNAMARIA AJMONE, attiva con performance realizzate in spazi atipici in Europa, Asia, Nord Africa e Stati Uniti, vincitrice nel 2015 del premio Danza&Danza come miglior interprete emergente e artista associata di Triennale Milano dal 2019, la cui ricerca si muove attorno al corpo inteso come materia plasmabile e mutevole capace di trasformare spazi in luoghi creando parallelismi e sovrapposizioni temporali.
La residenza a Lenz di Annamaria Ajmone porterà al live-sharing dell’azione performativa Il linguaggio della notte, una riflessione sul rapporto con l’Altro attraverso una meditazione sugli animali e gli ecosistemi in cui vivono, il cui titolo si ispira ad un altro lavoro di Ajmone – La notte è il mio giorno preferito – locuzione tratta da una lettera di Emily Dickinson e riferita al buio come spazio della presenza assentata dell’animale.
La sequenza danzata dalla Ajmone prenderà spunto dal saggio Sur la piste animale di Baptiste Morizot sulla portata filosofica del tracciamento delle piste animali, ovvero sull’avvicinarsi agli altri esseri viventi facendo attenzione ai loro segni, indizi, usi – lasciandosene investire e trasformare, fino a diventare indistinti da loro, nel tentativo di prenderne in prestito lo sguardo e intuirne le possibilità d’azione. Nello spettacolo di Annamaria Ajmone l’animale e il vegetale, l’organico e l’inorganico si fondono nello spazio oscuro di una foresta notturna non vergine, ma tecno-naturale, che include e trasforma i segni lasciati dai propri abitanti.
La prima parentela tra Annamaria Ajmone e Lenz si esprime su due piani paralleli, ma intimamente collegati: la dimensione reale dello spazio fisico con IL LINGUAGGIO DELLA NOTTE a Lenz Teatro e quella virtuale dello spazio digitale con lo streaming video di RADICAL CHANGE, creazione di Lenz del 2007, ispirata alle Metamorfosi di Ovidio, di cui Italo Calvino scrisse ‘Fauna, flora, regno minerale, firmamento inglobano nella loro comune sostanza ciò che usiamo considerare umano come insieme di qualità corporee e psicologiche e morali’.
Le altre artiste in dialogo con Lenz nel 2022 saranno: la musicista e performer Stefania ?Alos Pedretti, il collettivo di arte politica multidisciplinare Jan Voxel Digital Art e la danzatrice Monica Barone.
Con il progetto Bestiario | Femminile Animale Lenz intende diventare sempre più un luogo fisico e intellettuale volto a concretizzare slanci dell’immaginario, come le utopie realistiche contenute in termini quali sostenibilità, equità, accessibilità, femminismo, transfemminismo, intercultura vs appropriazione culturale, medicina di genere, intersezionalità, attivismo, rigenerazione.
PROGRAMMA
17-21 Maggio h 21 PARENTELA 1 < ANNAMARIA AJMONE_Il Linguaggio della Notte
21 Maggio h 10_24 RADICAL CHANGE > STREAMING VIDEO su canale Lenz Vimeo
Redazione