In un solo, molto personale, Raffaella Giordano porta in scena Celeste appunti per natura, una scrittura compositiva che declina per analogia frammenti del mondo naturale: un cammino che si inscrive nel linguaggio del corpo, intraducibile altrimenti e l’io diventa solo il punto di origine della visione.
Le prime radici di questo lavoro scivolano in un libro, l’Estate della collina, di J.A.Baker bizzarro e misterioso scrittore inglese che racconta e descrive unicamente la natura. Il suo sguardo è posato sulla più piccola manifestazione, fino alla vertiginosa grandezza che la comprende.
Cosa è natura che ama creare, dove la morte. Simile al confine del mondo nel centro di un paesaggio inesistente, il desiderio di creare forme. Il silenzio è denso, leggere le note di un pianoforte, in lontananza. Come i fiori nel prato, fanno capolino i temi di sempre.
Il vestito come un cielo o come una terra, la campitura di colore dai contorni imprecisi, il segno di una
porosità dell’anima.
Usano le parole della stessa Raffaella Giordano: “Caro spettatore ti dono questo mio sentiero, specchio riflesso di un canto celeste”.
ORARI & INFO
23 novembre ore 21.00
TeatroBasilica
Piazza di Porta San Giovanni 10
Roma
www.giornaledelladanza.com
Foto di Andrea Macchia